Nella squadra spagnola manca la giovane promessa e il grande campione impegnato al torneo di Melbourne in preparazione all’Australian Open, l’unico evento che veramente conta in questo mese di gennaio.
Questo non significa tuttavia che la squadra iberica non punti a vincere l’Atp Cup. Lo fa con due giocatori che forse non sono dei fuoriclasse della racchetta ma dei campioni sempre in grado di rendere al 100% quando si tratta di giocare sia per sé che per la loro Nazionale.
Tra Spagna e Norvegia la partita che tutti attendevano era quella che metteva di fronte i numeri 1 Roberto Bautista Agut a Casper Ruud.
Ha vinto il giocatore di Castellon de la Plana in una partita nella quale ha espresso un ottimo tennis e ha dimostrato di essere già pronto per i primi mesi della stagione: gioco aggressivo e sempre alla ricerca del punto, pochissimi errori gratuiti.
Ruud ha giocato bene solo a tratti, in particolare nel secondo set nel quale non sono mancate diverse discese a rete a dimostrazione che sta lavorando per essere sempre più un giocatore in grado di competere su tutte le superfici.
Il primo set è stato deciso da un break al settimo game, mentre nel secondo si è giunti fino al tie-break nel quale Roberto ha preso un vantaggiò iniziale che gli è servito per vincere la contesa senza la necessità di arrivare al terzo.
Da sottolineare che Bautista nel corso della partita non ha concesso palle break, mentre Casper ne ha salvate due ad inizio match e come dicevo gli è stato fatale il settimo game nel quale non ha espresso il suo miglior gioco.
Che Bautista scendesse in campo con la Spagna in vantaggio per 1-0 non era difficile da prevedere. Pablo Carreño Busta ha giocato una partita regolare e senza molti sforzi portando a casa un match che non poteva perdere. Troppa la differenza in campo con Viktor Durasovic che ha sicuramente mostrato di essere un player dal potenziale pittosto alto.
La classifica di n°345 gli va sicuramente stretta. Il buon ritmo che è riuscito a tenere e anche alcuni ottimi punti, a mio parere soprattutto nel secondo set fino al 3-3, mostrano che è un player che potrebbe fare una buona carriera almeno a livello Challenger.
La Georgia è sicuramente la nazionale meno forte del lotto. Sta giocando a Sidney grazie alla presenza di Basilashvili. Contro la Polonia, Nikoloz ha dato forfait e quindi la partita che doveva essere la più interessante non si è giocata.
Al suo posto è sceso il n°571 del Ranking Aleksandre Metreveli che è riuscito a vincere il primo set al tie-break. Nel proseguo Hubert Hurkacz ha registrato meglio i colpi e ha brekkato immediatamente. Da quel momento la differenza si è fatta sentire, non poteva essere diversamente, in modo netto. Il terzo set è stato un assolo di Hubi.
Il grande amico di Sinner è sceso comunque in campo con la sua squadra in vantaggio – forse per questo motivo nel primo set è sembrato poco centrato – perché il suo compagno di squadra Kamil Majchrzak aveva sconfitto in meno di un’ora e con facilità irrisoria Aleksandre Bakshi, player molto vicino al n°1000 del Ranking mondiale.
Purtroppo in questa competizione si continuano ad alternare partite che hanno un valore e un significato tennistico ad altre che sono dei veri match di allenamento per i giocatori più forti. Sono troppe le nazionali che per vari motivi hanno solo un giocatore di prestigio.
Gruppo A
Spagna-Norvegia 3-0
Carreño Busta-Durasovic 6-3 6-3
Bautista Agut-Ruud 6-4 7-64
Davidovich Fokina/Martinez-Hellum Lilleengen 6-4 6-1
Gruppo D
Polonia-Georgia 3-0
Majchrzak-Bakshi 6-1 6-1
Hurkacz-Metreveli 65-7 6-3 6-1
Walkow/Zielinski-Bakshi/Tkemaladze 6-7 6-2 10-6