Stanotte si faranno le ore piccole per chi vorrà vedere l’incontro tra l’Italia e la Russia. Vincendo, con qualsiasi punteggio, saremo in semifinale. L’anno scorso Medvedev e Rublev ci sconfissero in finale in modo molto netto. Quest’anno la sorte ce li ha fatti incontrare subito ma la squadra russa è stata molto sfortunata perché ha dovuto fare a meno di Rublev e Karatsev per il Covid e di Khachanov impegnato al torneo di Adelaide.
Con il solo Medvedev la formazione russa ha tirato fuori dal cilindro un giocatore molto interessante ma probabilmente poco conosciuto al grande pubblico: Roman Safiullin attualmente n°167 della classifica mondiale.
I più attenti al tennis giovanile lo ricorderanno vincere nel 2014 in modo netto il Bonfiglio contro Rublev e l’Australian Open ragazzi nel 2015 fino a scalare la classifica mondiale Under 18 raggiungendo la seconda posizione.
Tuttavia essere una promessa nel mondo juniores non sempre è garanzia di successo anche in quello professionistico. Ai tempi le sue geometrie tennistiche giocate con molta pressione da fondo e buona precisione facevano paura ai suoi coetanei che ormai da anni frequentano il circuito.
Roman invece si fermò e complici diversi infortuni e una attitudine mentale non adeguata, che sta cercando di migliorare solo negli ultimi tempi, non riuscì ad emergere. Il player, che questa settimana ha battuto il francese Rinderknech e l’australiano Duckworth, ha dimostrato di avere doti sicuramente superiori alla sua attuale classifica. Buoni fondamentali, ottima risposta e ricerca del punto attraverso il cambio di ritmo necessario per trovare gli angoli ad aprirsi il campo.
Questa sera affronterà Jannik Sinner che è ovviamente favorito perché intanto è più bravo ma è anche molto più esperto e capace di gestire meglio i punti che contano. Non credo che per l’altoatesino sarà comunque una passeggiata.
Sarà questo un punto da conquistare a tutti i costi per sperare. Molto difficile pensare ad una vittoria di Matteo Berrettini contro Daniil Medvedev. L’anno scorso allo stesso torneo il romano fu sconfitto con il perentorio punteggio di 6-4 6-2.
E’ molto probabile che il risultato finale sarà rimandato al doppio. In questo caso non è per nulla da escludere che torneranno in campo, sia per la Russia che per l’Italia, gli stessi giocatori che avranno disputato i singolari.
Per quanto riguarda la nostra formazione abbiamo tutti visto che coach Santopadre ha insistito sul suo pupillo. Difficile pensare che non riproponga la stessa formazione – Berrettini/Sinner – che ha battuto Roger-Vasellin/Martin, anche se la coppia russa è sicuramente più forte di quella francese. Difficile un recupero di Bolelli o l’esordio di Sonego o Fognini.