Si è svolto a Sydney il day 1 dell’Atp Cup. I primi incontri del giorno hanno visto i facili successi di Argentina e Spagna contro Georgia e Cile. In queste sfide Cristian Garin–Roberto Bautista Agut e Diego Schwartzman–Nikoloz Basilashvili erano le partite di cartello.
In Spagna–Cile mi attendevo una maggiore resistenza da parte del player di Santiago che in questo momento è avanti in classifica rispetto al giocatore di Valencia. L’unico precedente giocato al Foro Italico l’anno scorso ha visto il successo dello spagnolo.
Parziale di 9 game a 1 per Roberto che sul 3-1 del secondo set ha subito il controbreak. Sono stati i momenti nei quali Cristian ha giocato meglio e ha provato a rientrare in partita. Alcune buone esecuzioni di diritto di Garin e qualche raro errore di Bautista hanno rimesso solo parzialmente in gioco il cileno. Roberto ha controbrekkato portandosi sul 5-2 per chiudere agevolmente per 6-3.
Bautista ha potuto giocare tranquillamente perché Pablo Carreño, n°2 della squadra iberica, aveva fatto il suo dovere di favorito contro Alejandro Tabilo, giocatore ventiquattrenne intorno alla centoquarantesima posizione mondiale. Il player nativo di Toronto, ma che rappresenta il Cile dal 2016, si esprime meglio sul rosso e gioca principalmente Challenger.
E’ stato Tabilo a partire meglio sia nel primo che nel secondo set brekkando e arrivando fino al 3-0 e al 4-2. Da quei punteggi Pablo ha aumentato il livello di concentrazione e diminuito la percentuale di errori. Se nel primo il recupero è stato perentorio, nel secondo Alejandro ha messo in maggiore difficoltà l’avversario. Dal 5-2 a suo favore Tabilo ha subito il ritorno del player asturiano che si è riportato in partita e poi ha chiuso al tie-break per 7 punti a 5.
Anche senza Nadal e Alcaraz la Spagna con i due mastini che non lasciano un punto sono sicuramente tra le squadre favorite per la vittoria finale.
Anche tra Diego Schwartzman e Nikoloz Basilashvili mi sarei aspettato un incontro giocato su buoni ritmi e dall’esito incerto. Non è stato così perché l’argentino si è sbarazzato in un’ora del georgiano che è apparso in una di quelle giornate no che molto spesso gli capitano. L’unico sussulto degno del suo valore c’è stato nel secondo set quando ha recuperato dallo 0-2 per poi lasciare via libera a Diego che immagino non aspettasse di meglio.
Nel match tra i numeri 2 Federico del Bonis e Aleksandre Metreveli, giocatore più da Future che da Challenger e n° 2 della Georgia, si è vista troppa differenza in campo per potenza e precisione dei colpi. L’unico merito del georgiano, per adesso, è quello di essere il nipote del miglior giocatore di sempre del suo Paese e finalista a Wimbledon nel 1973 contro Kodes nell’anno del boicottaggio della maggior parte dei giocatori professionisti europei, statunitensi e australiani.
Gruppo A
Spagna-Cile 3-0
Carreño Busta-Tabilo 6-4 7-65
Bautista-Garin 6-0 6-3
Davidovich Fokina/Martinez-Barrios Vera/Tabilo 7-63 4-6 10-7
Gruppo D
Argentina-Georgia 3-0
Delbonis-Metreveli 6-1 6-2
Schwartzman-Basilashvili 6-1 6-2
Gonzalez/Molteni-Purseladze/Tkemaladze 6-1 6-2