Zverev-Tsitsipas è la semifinale della parte bassa del tabellone del Roland Garros. Oggi c’è attesa per conoscere gli altri due nomi. Maggiore incertezza dovrebbe venire dal secondo match, quello che vedrà di fronte alle ore 20 Djokovic e Berrettini.
In quello che si giocherà oggi pomeriggio Nadal non dovrebbe avere grandi problemi a regolare Schwartzman, quasi una sorpresa se si considerano le figuracce che aveva rimediato nella stagione sul rosso europeo: quarti di finale a Barcellona e sconfitto sempre al primo match a Montecarlo, Madrid, Roma e Lione.
A dire il vero gli avversari che ha incontrato finora non sono stati certo irresistibili e Rublev, che lo poteva mettere in difficoltà, è uscito dal torneo pronti via, nemmeno il tempo per disfare le valigie.
Negli undici incontri precedenti Diego ha sorpreso Rafa solo nei quarti di finale del Foro Italico dello scorso anno. Nei due precedenti del Roland Garros Nadal ha perso solo un set nella sfida dei quarti di tre anni fa.
Immaginare che oggi possa mettere in difficoltà Nadal, che sta giocando a corrente alternata ma che non ha ancora perso un set ed è sempre pronto ad alzare l’asticella quando ce n’è bisogno, come ha dimostrato nel primo set contro Sinner, è come credere alle favole. Penso che per il player di Buenos Aires il torneo finirà oggi pomeriggio con una prova dignitosa e nulla più.
Ben diverse le aspettative per la partita serale e non solo perché a giocarla ci sarà Berrrettini. A differenza dell’argentino, le cui armi contro il maiorchino sono a mio parere spuntate, Matteo potrebbe, se il suo tennis girerà a mille, mettere in difficoltà Djokovic.
La sua strategia non potrà essere quella che ha utilizzato in modo straordinario Musetti nei primi due set. Le mille variazioni di ritmo, velocità e altezza della palla dovranno essere sostituite da un’ottima percentuale di prime accompagnata da diritti a chiudere nel giro di pochi scambi.
Fondamentale sarà la diagonale di rovescio con variazioni in slice. Toccherà a Matteo fare la partita anche se i rischi che dovrà correre sono notevoli, le pause che si potrà permettere dovranno essere pochissime se aspira a fare match quasi alla pari con Nole.
L’ultimo italiano ad arrivare in semifinale al Roland Garros fu Marco Cecchinato tre anni fa che ruppe un digiuno che durava dal 1978. Marco sconfisse proprio Nole in un incontro molto bello. Speriamo che la storia, con un altro protagonista, possa ripetersi.