Dei 19 giocatori italiani ammessi all’US Open – 9 nelle qualificazioni e 10 direttamente nel tabellone principale – sono rimasti in gioco solo quattro. Berrettini (6), Sinner (13), Seppi e Musetti scenderanno oggi in campo per il secondo turno. Ad essere onesto speravo che il nostro gruppo ottenesse risultati migliori.
Non tanto dai player che hanno partecipato alle qualificazioni dove era abbastanza difficile immaginare che qualcuno riuscisse a fare il triplo salto mortale per arrivare al tabellone principale – bisogna aspettare la nuova linfa dei ragazzi nati in questo millennio che per adesso giocano a risultati alterni i Challenger – ma dai giocatori che erano ammessi direttamente al main draw.
Più di tutti ha deluso Sonego (20) che alterna prestazioni, non necessariamente vittorie, di alto livello a prove molto opache. Il match contro Otte che doveva essere vinto in tre set abbastanza comodi è una dimostrazione lampante di come il giocatore non abbia raggiunto ancora un grado di consapevolezza e di maturità pari alla sua classifica (23) che è importante.
Molto diverso il discorso per Fognini (28). Dopo i primi due set giocati in modo principesco contro Pospisil credevo che potesse prendersi al massimo un set di riposo. Un’altra occasione sfumata per Fabio. Oggi contro Ivashka sarebbe stata una partita complicata, anche se l’avversario non è ancora di prima fascia, ma il derby con Berrettini era operazione possibile.
Cecchinato ha sempre limitato la sua attività sul cemento ma il primo turno contro il ragazzino statunitense era ampiamente alla sua portata. Non si tratta di questione tecnica ma credo di convinzione. Il tennis è uno sport che si gioca prima di tutto contro se stessi poi viene l’avversario, altrimenti si parte battuti prima di scendere in campo.
Mager ha giocato un ottimo match contro Thompson, molto più abituato del ligure a quel tipo di superficie e in condizioni climatiche difficili. Non speravo facessero meglio Caruso e Travaglia, giocatori in crisi di gioco e risultati da molto tempo.
Veniamo alle partite di oggi. Seppi ha chiesto informazioni a Sinner su come battere Hurkacz (10). L’impresa mi sembra complicatissima. Speriamo che abbia recuperato le risorse spese contro Fucsovics e che riesca a imbrigliare il gioco lineare potente e spettacolare che esprime il polacco che a onor del vero, ogni tanto, va in confusione mentale.
Moutet ha un buon braccio ma assolutamente troppo leggero per impensierire Berrettini che sicuramente aggiungerà alcuni pezzi del suo puzzle rispetto al match giocato contro Chardy per poi completarlo la prossima settimana.
Sinner avrebbe dovuto giocare il derby contro Cecchinato. Incontrerà invece la wild card statunitense Svajda. La vittoria dovrebbe arrivare senza intralci.
Per Musetti l’avversario è molto ostico. Opelka (22), che ha sconfitto Lorenzo al Foro Italico, è un avversario molto difficile perché non dà ritmo, non permette di ragionare freddamente in campo, mette pressione. Sappiamo che il carrarino non sta attraversando un buon periodo. Una prestazione di livello e perché no magari anche la vittoria potrebbero fargli ritornare brillantezza e fiducia.