Caruso non vinceva un match dal 13 aprile quando batté il carneade Catarina al torneo di Montecarlo. Per tornare al successo la sorte non gli aveva dato certo un avversario difficile. L’australiano Duckworth che aveva giocato l’unico match sul rosso qualche giorno fa a Parma nelle qualificazioni contro Brancaccio poteva essere l’occasione migliore. Purtroppo non è stato così.
La palla usciva dalle corde della racchetta di Salvo con difficoltà, troppi gli errori anche di rovescio che nei tempi migliori è stato il colpo fondamentale per costruire le vittorie.
Non che l’australiano abbia giocato un match esaltante, ha fatto moltissimi errori non forzati in particolare di rovescio, ma ha saputo reagire molto meglio nei momenti di difficoltà, ha giocato bene i punti decisivi contro un avversario che è sembrato spento nonostante qualche buona sventagliata di diritto a chiudere.
Il match è stato dominato dalle tantissime occasioni che non sono andate a buon fine. Nel primo set è stato bravo l’australiano brekkando a vincere il decimo gioco.
Salvo ha reagito. Il secondo set è stato quello meglio giocato da Caruso che in certi momenti è tornato il player che conoscevamo. Il break decisivo è stato ottenuto al quinto game.
A mio parere la partita è finita una volta che Caruso ha perso il tie-break del terzo dopo aver recuperato un set nel quale l’australiano aveva servito a suo vantaggio sul 5-4.
Dal 2-2 del quarto James ha inanellato quattro game di fila strappando il servizio al sesto e all’ottavo gioco.
Salvo ha affrontato periodi difficili nel corso della carriera. Oggi deve riuscire a rimanere a galla magari ripartendo dai Challenger che sicuramente gli darebbero vittorie, punti e soprattutto fiducia, il vero ingrediente che gli serve per risorgere.
Duckworth-Caruso 6-4 3-6 7-64 6-2