La curiosità nel vedere Sinner sull’erba è tanta. Due anni fa uscì’ al primo turno delle qualificazioni di Wimbledon dallo specialista australiano Bolt. Era interessante vedere quanto i suoi colpi in progressione e avanzamento, veloci e con poco spin, si potessero adattare a questo tipo di superficie. Io credo molto, ma ovviamente ci vorranno molti tornei perché questo possa accadere anche se sappiamo che Jannik è velocissimo ad apprendere e si abitua rapidamente alle nuove condizioni.
Come testa di serie numero 3, ha avuto un avversario morbido, l’inglese Draper – oltre la 300a posizione mondiale – che tuttavia è sicuramente più abituato di lui a giocare sui campi in erba. Coetaneo, è considerato qualcosa di più di una promessa del tennis inglese. Ha vinto diversi Futures ma deve ancora ottenere risultati di rilievo nei tornei Challenger. Nel 2018 arrivò in finale al torneo di Wimbledon ragazzi dopo aver battuto nei quarti Musetti.
Partito benissimo Jannik grazie a due break, ha avuto anche diverse opportunità per scivolare fino al 5-0. Da quel momento il gioco dell’inglese si è fatto più propositivo. E’ così riuscito a portare l’altoatesino al tie-break dove Jannik ha avuto a disposizione due set point. L’inglese, chiudendo 8-6, ha portato a casa il primo set.
Il break al settimo gioco ha riproposto Sinner avanti. Il vantaggio è arrivato abbastanza improvvisamente dopo che ciascuno aveva fatto il suo dovere al servizio senza particolari problemi. Troppi errori gratuiti di Jannick quando è andato a servire per il set hanno rimesso in gioco l’inglese. Errori che sono continuati anche nel tie-break. Draper ha chiuso con un ace. Ha vinto la prima partita a livello Atp.
Brutta sconfitta per Sinner forse la peggiore della sua carriera professionistica. Deve studiare con umiltà. L’inizio del match aveva forse illuso anche lui e il suo coach ma per domare l’erba ci vuole tanto tempo e sudore.
Draper-Sinner 7-66 7-62