Nella seconda semifinale la Russia, la grande favorita della competizione, affronta la Germania che, essendo priva di Zverev, pochi pronosticavano in semifinale. Il capitano Shamil Tarpishchev si affida ancora a Rublev nonostante non sia in forma e le ultime prestazioni siano state negative, la Germania al mancino Koepfer che a mio parere, con le sue variazioni, può mettere in difficoltà il moscovita soprattutto se non è al 100%.
Primo set. Il tedesco prova a forzare con il diritto ma va spesso fuori misura. E’ break da parte di Rublev. 2-1. Andrej serve bene e insiste con il suo solito diritto potente. Sta anche scendendo a rete con profitto. 3-1.
Rublev gioca con convinzione e sicurezza. Sembra in grado di controllare abbastanza agevolmente il match. Gli incontri precedenti e le partite degli ultimi mesi hanno spesso mostrato una doppia versione del player russo. Nell’ottavo game ha fatto tre ace. 5-3. Il nono è un gioco intermedio. Le risposte del moscovita sono poco centrate. 5-4. Andrej continua a essere ingiocabile al servizio. In 27 minuti vince il primo set. 6-4.
Adesso vediamo se Andrej avrà momenti di crisi come spesso gli capita ultimamente o continuerà a giocare con sicurezza. Koepfer è sembrato arrendevole, non ha giocato il suo miglior tennis.
Secondo set. Koepfer da 30-0 si fa brekkare. 1-0 Rublev. Finora il russo è in pieno controllo del match, conferma il vantaggio. 2-0. Il tedesco continua a sbagliare. Subisce il secondo break del set. 3-0. Sono passati meno di 40 minuti.
Andrej gioca costruzioni da fondo in pressione come gli riusciva qualche mese fa. Bisogna tuttavia ammettere che l’atteggiamento e il rendimento dell’avversario sono molto negativi. Andrej continua a giocare con il braccio molto libero. E’ ancora break. Ha avuto nel match quattro palle break e le ha sfruttate tutte. 5-0. Per Dominik è una vera Caporetto. Rublev continua a incidere con il diritto e il servizio. Chiude con un ace in 49 minuti. 6-0.
Rublev-Koepfer 6-4 6-0
Onestamente non mi aspettavo una versione de-luxe di Rublev ma nemmeno un avversario così incapace di reagire e privo di energie psicofisiche per contrastarlo.
Adesso tocca a Daniil Medvedev contro Jan-Lennard Struff. Se c’erano dei dubbi riguardavano il primo match. Questa partita potrebbe offrire degli spunti interessanti dal punto di vista tecnico ma il risultato non credo che sarà mai messo in discussione anche se quest’estate sull’erba di Halle il tedesco ha battuto il russo al primo turno.
Primo set. Il tedesco è partito ispirato sia al servizio che da fondo. Ovviamente per lui i problemi potrebbero crescere con il passare dei game. 2-2. Struff sta variando gli schemi e provando ad attaccare appena ne ha la possibilità. 3-2 Struff. I game sono giocati con regolarità al servizio ma al momento meno opportuno – nono gioco – Jan-Lennard commette diversi gratuiti e sul 30-40 si fa brekkare. Daniil dopo mezz’ora di gioco chiude con un vincente. 6-4.
Medvedev sembra razionalizzare le forze. Quando è necessario fa il break che lo fa scappare in avanti. Bastano un paio di errori di troppo del tedesco che comunque è un giocatore abbastanza discontinuo.
Secondo set. Nei primi giochi ognuno mantiene il proprio servizio. 2-2. Il break arriva al quinto game. 3-2 Medvedev. Il moscovita è così sicuro al servizio che una volta ottenuto il break gli basta premere il giusto sull’acceleratore quando serve per mantenere la distanza necessaria per non correre più rischi, terzo gioco consecutivo sul proprio servizio tenuto a 0. 5-3. Non basta al tedesco mantenere con facilità il nono game perché Daniil pur giocando in modo non impeccabile – concede una palla break – ma vincente porta la Russia in finale. 6-4.
Medvedev-Struff 6-4 6-4
Domani la Russia è sicuramente favorita contro la Croazia. I croati dovranno chiedere a Gojo un altro miracolo laico. Fondamentale sarebbe un successo contro Rublev. Se tuttavia la versione del moscovita sarà quella di oggi, per Borna sarà molto difficile fare risultato.