Nel day 2 vincono le squadre favorite. A Madrid la Spagna ha battuto l’Ecuador, a Innsbruck la Serbia ha sconfitto l’Austria, a Torino, nel match che doveva essere il più equilibrato, l’Italia ha avuto la meglio sugli Stati Uniti riuscendo così a vendicare la sconfitta di due anni fa.
La Spagna ha dovuto rinunciare all’ultimo minuto ad Alcaraz risultato positivo al Covid 19. Per battere l’Ecuador agli iberici sono bastati Feliciano Lopez e Carreño Busta. Il primo ha battuto con estrema facilità il ventinovenne Quiroz, giocatore di Challenger e di due spanne inferiori al player di Toledo.
Carreño contro Emilio Gomez, figlio di Andrés Gomez vincitore del Roland Garros 1990, ha dovuto faticare di più. Pablo si è fatto sorprendere nel primo set, ha vinto abbastanza facilmente il secondo e ha dovuto faticare non poco nel terzo quando si è fatto recuperare da 5-2 fino al tie-break nel quale ha avuto la meglio per 7 punti a 5. Sono stati necessari due tie-break per decidere il risultato del doppio che ha portato gli spagnoli Carreño-Granollers a fare bottino pieno.
Madrid
Lopez-Quiroz 6-3 6-3
Carreño Busta-Gomez 5-7 6-3 7-65
Carreño Busta/Granollers-Escobar/Hidalgo 6-4 65-7 7-62
La Serbia ha la garanzia che si chiama Djokovic. Lui è una sicurezza in campo e per i compagni. Lajovic ha impiegato troppo tempo per piegare le resistenze di Gerald Melzer, quasi un ex player non lontano dalla trecentesima posizione mondiale. Il serbo ha vinto solamente al dodicesimo gioco del terzo set dopo aver perso il secondo.
In mancanza di Thiem il numero 1 dell’Austria è il suo amico Novak. Cosa poteva fare contro Djokovic se non un’onesta partita? E’ quello che ha fatto per portare a casa cinque game.
Il risultato netto a favore dei compagni di Djokovic è stato completato dalla vittoria al terzo set di Cacic-Krajinovic su Marach-Oswald.
Innsbruck
Lajovic-Melzer 7-65 3-6 7-5
Djokovic-Novak 6-3 6-2
Cacic/Krajinovic-Marach/Oswald 7-64 4-6 6-3
L’Italia degli esordienti Sonego e Sinner accompagnati dal capitano non giocatore Volandri – prima panchina in Coppa Davis – non poteva partire meglio. Lorenzo davanti al suo pubblico ha giocato una partita perfetta. Ha fatto al meglio quello che Filippo gli ha chiesto. La bontà della prova è dimostrata dai pochissimi errori che ha fatto.
Sinner ha quasi scherzato con Isner che non era in condizione. Comunque era troppo ampia la differenza che si è vista in campo in tutti i momenti del match, in ogni colpo e in ogni posizione. Jannik ha giocato sempre in spinta e non ha mai dato a Isner la sensazione di poter tornare nel match per potersela giocare.
Volandri nel doppio ha schierato a sorpresa Fognini e Musetti contro due specialisti come Ram e Sock. I nostri hanno fatto un gran bel primo set e hanno perso in modo abbastanza netto il secondo anche se hanno avuto diverse opportunità per strappare il servizio agli avversari. Il risultato non rende completamente merito alla coppia italiana. Gli americani hanno giocato meglio i punti che contavano.
Torino
Sonego-Opelka 6-3 7-64
Sinner-Isner 6-2 6-0
Ram/Sock-Fognini/Musetti 7-65 6-2