Nikola Mektic e Mate Pavic hanno portato la Croazia in finale. Questa volta non è bastata la voglia di vincere di Nole Djokovic al quale il capitano Troicki ha affiancato a sorpresa Filip Krajinovic. Non è bastato perché i due serbi hanno incontrato i migliori, un duo collaudatissimo che ha saputo prima alzare il livello nel momento decisivo del primo set quando hanno brekkato e poi hanno giocato in totale scioltezza il secondo quando anche le difese di Nole si sono affievolite.
Mektic/Pavic-Djokovic/Krajinovic 7-5 6-1
Anche nel match di oggi è stato determinante l’apporto di Borna Gojo, ormai eroe nazionale che ha giocato in modo encomiabile per determinazione, dimostrata anche dal fatto che ha dovuto recuperare il primo set. La volontà di vincere non si è scalfita mai, ha sempre dato l’impressione di crederci.
Per contro Troicki ha sbagliato la scelta del secondo singolarista. Krajinovic è un player che solitamente ha un rendimento maggiore a livello indoor di Lajovic anche se negli ultimi mesi si contano molte sconfitte con giocatori mediocri. Kecmanovic credo fosse fuori gioco dopo la sconfitta contro Kukuskin dell’altro giorno. Probabilmente non aveva recuperato né fisicamente né psicologicamente.
Vediamo l’andamento dei due singolari di oggi pomeriggio.
Serbia–Croazia è qualcosa di più di una semifinale di Coppa Davis. Lo si vede negli occhi dei giocatori mentre suonano gli inni nazionali. La prima partita, quella tra i n°2, la giocano Dusan Lajovic e Borna Gojo. Per la Serbia un’eventuale vittoria di Lajovic vale molto di più del 50%. E’ difficile pensare che Djokovic possa perdere con Cilic, ma in un eventuale spareggio la coppia croata Mektic/Pavic è sicuramente più competitiva di quella serba.
Lajovic, che quest’anno non ha fatto una stagione rilevante, comunque rimane secondo me, per tecnica, esperienza e classifica, il favorito ma le vittorie che il croato ha ottenuto con Popyrin e soprattutto con Sonego dimostrano che, oltre ad essere un player in crescita, è capace di esaltarsi nella competizione a squadre.
Primo set. E’ subito break del croato che recupera da 40-0. Conferma il vantaggio. 2-0 Gojo. Meglio di così, giocando con un ottimo ritmo di scambio da fondo sia diritto che di rovescio, non poteva non partire. 3-0. Lajovic vince il quarto game. Se non l’avesse fatto il set era di fatto finito. 3-1.
Borna continua a servire bene. Lajovic latita in particolare con il diritto, il colpo che gli dovrebbe portare più punti. 4-1. Il croato finora è parso più preciso quando ha spinto, ha servito meglio e commesso meno gratuiti. Abbastanza improvvisamente Lajovic fa cinque punti consecutivi e si riporta vicinissimo all’avversario. Controbreak. 4-3. Il croato continua a sbagliare. 4-4. Forse non si aspettava il recupero dell’avversario. Controbreak del serbo. 5-4 Lajovic. Dusan ha vinto cinque giochi consecutivi. Sono molti gli scambi sulla diagonale sinistra. Lajovic chiude il set vincendo il decimo game a 15. 6-4.
E’ sicuramente salito il livello di gioco del serbo che ha sbagliato meno e soprattutto si è messo a giocare più profondo, ma è indubbio che Gojo dal 4-1 a suo vantaggio ha improvvisamente smarrito i riferimenti e ha incominciato a sbagliare con una continuità disarmante.
Secondo set. Gojo inizia il secondo come nel primo: brekka e conferma. 3-0 Gojo. La partita è di difficile interpretazione perché i giocatori non riescono a mantenere continuità nel gioco e quindi nel punteggio. Mi sembrano player emotivi. Vista l’esperienza è meno giustificabile per il serbo. Lajovic riesce a rimanere in scia. 3-1. Continuano a giocare soprattutto sulla diagonale sinistra.
C’è ancora un break e un controbreak. 4-2 Gojo. Entrambi alternano momenti felici a errori abbastanza indecifrabili. Borna conferma nuovamente il vantaggio. In questo momento del match per lui è fondamentale. 5-2. La partita è emozionante ma dal punto di vista tecnico l’incontro è abbastanza povero. Borna è tornato a servire bene e ad essere incisivo con il diritto. Al nono game il croato chiude al primo set point. 6-3.
Tutto rimandato al terzo. Difficilissimo, visto l’andamento dei primi due, fare una previsione credibile. Credo comunque che l’emotività potrebbe essere una componente importante.
Terzo set. Gojo, come era successo nei primi due set, apre ancora con un break che conferma. E’ tornato a giocare con sicurezza come all’inizio del match. 2-0. E’ indubbio che per Lajovic ormai ogni punto pesa come un macigno. Non può più sbagliare. Invece sbaglia tutto il possibile. E’ di nuovo break. 3-0 Gojo.
Il serbo è in rottura prolungata. Continua a sbagliare e a tirare quasi tutto fuori. 4-0. Lajovic, irriconoscibile, tenta di rimanere nel match che ormai può solo perdere il croato. 5-2. Nell’ottavo gioco Borna chiude con un servizio al quale il serbo non riesce a rispondere. 6-2.
Gojo-Lajovic 4-6 6-3 6-2
Gojo ha ampiamente meritato la vittoria. Ha avuto solo un momento di crisi nella seconda parte del primo set.
Oggi i croati hanno un eroe sportivo da osannare per quello che ha fatto vedere in Coppa Davis, ma perché si trasformi in player di valore mondiale credo che debba passare ancora un bel po’ di tempo.
Vedremo soprattutto se ne sarà capace. Troicki ha dato le chiavi del match ad una mano tremolante. Lajovic è un giocatore emotivo e poco in fiducia vista la sua stagione deludente.
La Serbia chiede a Djokovic un ulteriore miracolo. Il match contro Cilic lo vede ampiamente favorito non solo per i precedenti. Mi sembra difficile immaginare che il croato possa anche solo pensare di vincere questa partita.
Primo set. Entrambi hanno palle break che vengono annullate. 2-2. Gli scambi sono abbastanza brevi. Non si sono viste giocate straordinarie. Onestamente i migliori in questa coppa Davis non hanno mostrato il meglio di sé. Essere a fine stagione è un fattore determinante. Hanno giocato meglio alcuni player di seconda fila.
La sfida è comunque equilibrata anche se, come detto, non straordinaria. 4-4. Un paio di ottime giocate di Nole e un doppio fallo permettono al serbo di fare il break. 5-4 Djokovic. Cilic ha quattro palle break ma non riesce a concretizzare. Nole al primo set point fa sua la prima frazione. 6-4.
Gli ultimi due game hanno dimostrato la differenza che c’è tra un grande giocatore come Cilic e un Campionissimo come Djokovic. Il primo ha avuto tante palle break, il secondo alla prima vera grande occasione ha fatto suo il set in 55 minuti. Ritornare in partita per il croato sarebbe un’impresa epica.
Secondo set. La partita per Nole sembrerebbe in discesa. Cilic salva quattro palle break e rimane in vita. 1-0 Cilic. Djoko pareggia il conto. 1-1. Nole rispetto al primo set muove di più il gioco, fa diverse variazioni e prova molte palle corte che spesso vanno a buon fine. Stavolta il break arriva per davvero alla prima occasione. 2-1 Djokovic. Il serbo conferma il vantaggio. 3-1. Ormai per lui la partita è veramente in discesa. Nole è paziente ma allo stesso tempo caparbio. Sta servendo discretamente bene.
E’ importante per lui, che giocherà il doppio, risparmiare energie. Ha capito che la partita non può scappargli. E’ ancora break ottenuto a 0. 4-1. Il match è virtualmente concluso. Nole può già incominciare a pensare al doppio. Djokovic salva una palla break e grazie anche a ottimi servizi vola sul 5-1. Con il 5-2 Cilic allunga l’agonia più che la partita. In questo set Nole senza strafare ha comunque fatto vedere conclusioni di ottimo livello. Con un’accelerazione di rovescio da fondo campo Nole porta il match Croazia–Serbia al doppio decisivo. 6-2.
Djokovic-Cilic 6-4 6-2
Domenica la squadra croata incontrerà la vincente tra Russia e Germania. La prima è sicuramente favorita ma il loro capitano non dovrà sbagliare la scelta del secondo singolarista che giocherà per primo. Finora ha sempre dato fiducia a Rublev che ha deluso le aspettative. Sarebbe il caso di far giocare come n°2 del team Karatsev?