Con fatica, dopo un inizio negativo e tante polemiche legate alle convocazioni, la squadra italiana giocherà a Malaga. La fase finale della Coppa Davis si svolgerà dal 21 al 27 novembre. Dal prossimo anno il formato, molto criticato, potrebbe cambiare. Molto dipenderà dalle elezioni del nuovo Presidente dell’ITF. Haggerty, l’attuale, sembrerebbe voler proseguire su questa strada o comunque su un percorso molto simile mentre il candidato della federazione tedesca ha promesso dei cambiamenti, anche se non è mai entrato nei particolari. La speranza è che si possa tornare a qualcosa di simile al passato, anche se personalmente ci credo poco. Intanto dobbiamo aspettare domani per sapere se a Malaga giocheremo i quarti di finale contro la Gran Bretagna o l’Olanda, due squadre temibili ma assolutamente battibili se la nostra formazione sarà al completo.
Il discorso diventa interessante perché sembra che tutti i nostri migliori non vogliano perdere l’occasione di andare in Spagna – la nazionale iberica non ci sarà perché è stata eliminata – ma i convocati possono essere al massimo cinque e quindi alcuni posti saranno contesi se in quei giorni saranno tutti a disposizione e quindi in buone condizioni fisiche. Ricordo che l’anno scorso il migliore in campo, Sonego, fu richiamato all’ultimo per l’impossibilità di Berrettini di giocare il singolare.
Vediamo intanto chi sono i giocatori e proviamo a fare alcune ipotesi su come si potrebbe comportare capitan Volandri. Sinner, Musetti, Berrettini, Sonego, Arnaldi, Fognini, Bolelli e Vavassori sono i convocabili. Gli ultimi tre per la formazione di doppio.
Jannik Sinner che potrebbe finire la stagione tra i primi cinque della classifica Atp, è il caposaldo imprescindibile come numero 1 della squadra. Volandri ha detto ieri che i giocatori verranno convocati in base alle condizioni fisiche e se non faranno scelte egoistiche. E’ chiaro quindi che se Fognini privilegerà la terra battuta per provare a recuperare posizioni in classifica Atp rischierà di rimanere fuori, anche se il presidente Binaghi ha aperto la porta a Fabio.
Difficile ipotizzare che Lorenzo Sonego non farà parte del quintetto, considerata la prestazione con il Cile e la sua abilità di gettare il cuore oltre l’ostacolo, di giocare al meglio nelle partite più difficili. Ricordo che l’anno scorso a Malaga sconfisse sia Tiafoe che Shapovalov giocando, in particolare con il canadese che lo aveva sconfitto al Foro Italico, una prestazione di alto contenuto tecnico ma anche di grande sacrificio e volontà.
Il nome nuovo rispetto all’anno scorso è sicuramente Matteo Arnaldi che a Bologna ha dato il via alla riscossa battendo Garin nella prima partita giocata contro il Cile. Dopo un primo set nel quale, forse bloccato dalla responsabilità e dall’emozione non è riuscito ad esprimersi, ha fatto vedere la capacità di resilienza, le doti tecniche e strategiche. E’ quasi sempre in grado di fare la scelta giusta anche prendendosi dei rischi nei momenti più importanti, quelli da dentro-fuori.
Arnaldi ha preso il posto di Lorenzo Musetti che ha giocato in singolare solo la partita con il Canada perdendo da Dallo. Ha mostrato qualche difficoltà nel giocare indoor su una superficie veloce e di non essere attualmente in forma. La stagione 2023, anche se la classifica in questo momento è da top 20, è stata inferiore all’anno scorso e non ha fatto quei miglioramenti come posizione in campo che molti si aspettavano. Rispondendo troppo indietro soffre i player aggressivi che non gli danno tempo di costruire il gioco come sa.
Matteo Berrettini in questo momento è in fase di riabilitazione. I tempi di recupero sembrano essere abbastanza veloci. Non andrà in Cina ed entro fine stagione dovrebbe giocare alcuni tornei. Bisognerà vedere il suo stato di forma. L’anno scorso giocò a fianco di Fognini il doppio decisivo contro il Canada ma non era in condizione. Non dovrà più ripetersi una situazione simile.
Tra Fabio Fognini, Simone Bolelli e Andrea Vavassori, Volandri dovrà scegliere. Potrebbe portarne uno o puntare sulla coppia di doppio. Questo significherà fare a meno di uno dei singolaristi che ho appena menzionato, sicuramente non Sinner. Difficilmente si affiderà a cinque singolaristi.
C’è ancora tempo per decidere, questi 60 giorni sono fondamentali. Sarà importantissimo anche ascoltare i giocatori e riunirli sperando che nessuno bleffi. Visto che si considerano una famiglia non lo faranno. I risultati, comunque, non mentono quasi mai. Per Volandri non sarà una soluzione facile ma è sempre meglio avere diverse opzioni. L’importante è scegliere quella giusta.