Quando il 5 dicembre 2021 a Madrid vennero sorteggiate le sfide di primo turno che danno accesso alle fasi finali della Coppa Davis 2022 ci ritenemmo fortunati. La Slovacchia con Molcan e Gombos, il primo un player ventiquattrenne che nell’ultimo anno ha fatto buoni risultati e il secondo un giocatore esperto da Challenger, erano da considerare avversari più che abbordabili anche se si giocava in trasferta.
Questo considerando la squadra al completo. Berrettini, in accordo con capitan Volandri, si era tirato fuori. Non avrebbe comunque potuto rispondere alla convocazione per il riacutizzarsi di problemi addominali, mentre Fognini non fa parte del team per un risentimento al polpaccio. Filippo ha così convocato Travaglia e aggregato Cobolli come sparring partner.
Ieri la strada verso la finale si è complicata. Ritengo che siamo ancora i favoriti ma è chiaro che non bisogna commettere errori. Sinner ha battuto Gombos. Poteva sembrare una partita scontata a chi non conosce gli scherzetti che il clima Davis può creare. Jannik era avviato ad una facile vittoria ma nel secondo set lo slovacco, sostenuto dal pubblico comunque sempre corretto, ha recuperato lo svantaggio riuscendo a prolungare la partita alla terza frazione.
Nel momento decisivo è venuta fuori la differenza tra un buon giocatore e un campione che ha aumentato i giri del proprio motore. Sinceramente non ho mai avuto l’impressione che l’altoatesino potesse perdere il controllo della partita. Ha saputo reagire e trovare in sé la forza e la capacità di andare oltre l’ostacolo.
Discorso ben diverso purtroppo si deve fare per Sonego che ha perso con Horansky, player che si trova oltre la duecentesima posizione mondiale. Lorenzo avrebbe dovuto giocare con Molcan, avversario ben più temibile. Sonego, anche se in pochi lo dicono, è in crisi tecnica e psicologica. Ha perso la fiducia che aveva la scorsa primavera. Non so bene cosa gli sia successo ma purtroppo in questo momento è la verità.
Ieri abbiamo assistito ad una specie di psicodramma dal quale il piemontese, nonostante abbia giocato anche alcuni ottimi punti, non è mai uscito, nemmeno all’inizio del secondo set quando era sembrato riprendersi. Troppi gli errori, i momenti in cui alternava buone giocate a quelli in cui il suoi colpi non erano fluidi e non uscivano facili dalle corde della racchetta.
Anche se arriverà l’ora dell’analisi consiglio a chi segue Sonego di capire cosa gli stia succedendo veramente e di provare a intervenire anche con aiuti esterni. Si parla solo del suo mancato best ranking e dei continui miglioramenti tecnici. Il momento purtroppo è più complesso. Basta analizzare i risultati che ha fatto dopo gli ottavi di finale di Wimbledon per vedere com’è la situazione che nei prossimi mesi, se continuerà questo andamento, potrebbe precipitare.
Pensiamo ad oggi. Esiste solo una certezza: Sinner porterà a casa sicuramente il secondo punto per la squadra. L’esito del match dipenderà quindi dal doppio e da una eventuale quinta partita tra i n°2 dei team. Volandri ha avuto tutta la notte per pensare alle scelte migliori.
Chi affiancare a Bolelli, il giocatore più esperto e buon doppista? In assenza di Fognini con il quale ha vinto a Rio giusto meno di due settimane fa, mi sembra logico affidarsi al giocatore più forte e maggiormente in fiducia che abbiamo in squadra: Sinner, anche se subito dopo dovrà giocare il singolare.
Su un eventuale 2-2 credo che Volandri proverà la carta Musetti. Lorenzo ha giocato in questo inizio di stagione solo sul veloce e ha mostrato che gli sta tornando fiducia e feeling. Personalmente credo che sarebbe un grave errore affidarsi ancora a Sonego in un match che potrebbe diventare incandescente.
Il carrarino con il suo gioco fatto di continue variazioni, tagli e grandi colpi di rovescio ha il modo sicuramente per mettere in difficoltà un player come Gombos con il quale sarebbe pericoloso un semplice braccio di ferro.
Sono ancora molto fiducioso. Speriamo che la squadra, che comunque mi sembra compatta, risponda al meglio.