Forse gli statunitensi speravano nel miracolo. Dopo aver visto Opelka battere, in un match nel quale stava perdendo, Tsitsipas hanno sperato che gli dei del tennis non li abbandonassero. Avrebbero voluto festeggiare la finale più alta della storia del tennis.
Daniil Medvedev non era della stessa opinione. Due anni fa nella magnifica estate americana fatta di successi e finali che lo fecero conoscere ai tifosi di tutto il mondo e lo consacrarono come una delle migliori racchette della nuova generazione, proprio in Canada fece la prima finale di un Masters 1000. A fermarlo ci pensò Nadal in un match nel quale non gli fece toccare palla.
Quest’anno credo voglia spingersi oltre la finale. Il turno più complicato l’ha giocato ieri notte quando ha battuto Hurkacz sul filo dei punti e grazie ad un servizio che ha fatto la differenza.
Oggi contro il trentaseienne Isner ha fatto una passeggiata di salute, un match dove la battaglia non è mai scesa in campo. Ha dominato fin dai primi scambi, sempre concentrato, mai disposto a lasciare un punto di troppo al vecchietto.
Domani incontrerà Opelka che probabilmente renderà la vita a Daniil più difficile di quanto sia riuscito Isner, ma non credo proprio che Medvedev finirà nella stessa padella nella quale è rosolato a fuoco lento Stefanos.
E’ arrivato il giorno della rivincita in terra canadese. Il suo avversario non sarà Nadal. Poco importa, il tennis corre con nuovi protagonisti e il moscovita non vuole più attendere.
Medvedev-Isner 6-2 6-2