La lunga carovana partita dall’Italia non ha portato nessuno a qualificarsi per gli U.S. Open. Anche se il numero di giocatori presenti, ben 18, era molto cospicuo, sapevamo che l’operazione Italia di far arrivare a destinazione almeno tre o quattro player non era affatto scontata.
Certo i numeri erano a nostro favore e come dimostrano i risultati di ieri – giornata complicata per molti a causa della pioggia – non siamo arrivati lontani dal piazzare qualche nostro player nel tabellone principale. I nostri tennisti hanno lottato fino in fondo, diversi gli incontri finiti al terzo set, ma nessun via libera.
Se si guarda il ranking Atp, tranne Franco Agamenone che è stato sconfitto dallo svizzero Alexander Ritschard, i nostri giocatori non erano favoriti in termini di classifica. Ognuno doveva quindi compiere una piccola impresa.
E’ arrivato vicinissimo il pisano Francesco Maestrelli che contro il portoghese Nuno Borges è andato a servire per il match ed era in vantaggio 7 a 4 nel tie-break decisivo nel quale si arriva a dieci.
Bene si è comportato Matteo Arnaldi che aveva nel colombiano Daniel Elahi Galan classificato nella top 100 un avversario troppo esperto.
Andreas Seppi ha provato l’ennesima impresa degli ultimi tempi, questa volta contro l’argentino Facundo Bagnis, ma si è dovuto arrendere in due set dopo aver giocato a buon livello il primo.
Flavio Cobolli contro il ceco Thomas Machac ha avuto reali possibilità di portare a casa il match prima di cedere di schianto, per la fatica ma forse più per la lo sconforto, nel terzo set.
Bene si sono comportati, non solo ieri, Raul Brancaccio e Riccardo Bonadio, che al terzo turno sono stati sconfitti da player, lo statunitense Christopher Eubanks e il tedesco Maximilian Marterer, che hanno uno spessore internazionale e abitudine nelle qualificazioni Slam superiori a loro.
Se vogliamo parlare di delusione la possiamo riferire ad Agamenone che è stato sconfitto da un giocatore svizzero che era sicuramente alla sua portata. Potrebbe avere delle concrete opportunità di rientrare come lucky loser.
Dobbiamo comunque vedere il bicchiere mezzo pieno. L’aspetto positivo è che abbiamo portato a New York tantissimi giovani e giovanissimi che alla loro prima o seconda esperienza a questi livelli si sono comportati bene.
Se questa volta non è andata come avremmo sperato credo che già dall’Australian Open ci siano concrete possibilità di rifarci. Nel tennis, tranne sporadici exploit di alcuni predestinati, il cammino è lento, fatto di tanto lavoro e molte sconfitte che permettono di acquisire esperienza utile per gli appuntamenti successivi.
Con il nuovo anno sono certo che i nostri ragazzi faranno molto meglio. Quindi, come dimostra la classifica race della next-gen, dobbiamo aspettarci importanti novità.
Il tennis italiano del futuro che ha in Sinner e Musetti le punte di diamante avrà molti altri giocatori sui quali poter fare affidamento e che ci daranno importanti soddisfazioni.
Risultati dei giocatori italiani al terzo turno:
Galan-Arnaldi 6-4 7-61
Eubanks-Brancaccio 4-6 6-1 6-4
Machac-Cobolli 7-67 5-7 6-1
Borges-Maestrelli 3-6 7-64 7-68
Bagnis-Seppi 7-5 6-2
Ritschard-Agamenone 6-2 2-6 6-4
Marterer-Bonadio 6-4 6-3