A scorrere i precedenti, 3-1 a favore del serbo, la differenza in termini di esperienza nei tornei Slam e il valore assoluto di Novak Djokovic (2), mi aspettavo una partita scontata e che avesse poco da dire. Non avevo tenuto conto che negli ultimi mesi Andrej Rublev (7) è migliorato sia dal punto di vista tecnico che emotivo, sua pecca di sempre che gli ha tolto diverse vittorie.
Se nel secondo set, con il serbo in svantaggio si è visto un solo giocatore in campo, nel primo Rublev ha fatto vedere il meglio di sé giocando aggressivo, in spinta soprattutto con il diritto e sempre in cerca della soluzione vincente.
Nole come spesso gli capita non è entrato in campo centratissimo e ha concesso qualcosa di troppo. E’ stato bravo Rublev ad approfittarne immediatamente. Lo strappo decisivo è arrivato nel nono game alla prima palla break. In quello successivo il russo ha confermato il vantaggio e ha chiuso la frazione. 6-4 Rublev.
Nole ha reagito immediatamente e nel secondo set, come ho detto, non c’è stata partita. Con due break di vantaggio il serbo è salito 5-0 per poi chiudere 6-1 Djokovic.
Nei primi game del terzo set Andrej gioca come nel primo. Il suo diritto torna ad essere incisivo dopo la pausa avuta nella seconda frazione. Nel secondo game Nole annulla due palle break. I due game successivi sono vinti a 0 da chi serve. 2-2. Con un errore di diritto del russo c’è il break del serbo che smista la palla benissimo quando gli scambi si allungano. 3-2 Djokovic.
Nole si apre il campo, trova diverse variazioni e va spesso nei pressi della rete. Insiste sul rovescio di Andrej che è costretto a cedere. 4-2. Nel settimo gioco con un passante di diritto Novak si procura una palla break annullata da un vincente lungolinea di Rublev. Pressando da fondo il moscovita rimane aggrappato. 4-3.
Game giocato in sicurezza grazie anche ad almeno un paio di ottimi servizi. 5-3. Rublev non cede e rimane ad un passo. Adesso sarà però il serbo ad andare a servire per la terza frazione. Andrej annulla dal 40-15 due palle set, ne ha tre a disposizione in una reazione che non mi aspettavo. Il decimo game è uno dei più belli del match. Arriva l’ennesima parità in un game fiume e palpitante. Nole chiude al diciottesimo punto con una bella costruzione d’attacco. 6-4 Djokovic.
Set molto bello ed equilibrato. Nel decimo game è venuto fuori il campione anche se il moscovita ha dato tutto giocando un game di altissimo livello.
I primi due game del quarto set sono molto veloci, vinti dal battitore entrambi a 0. Con un rovescio giocato con il compasso Nole brekka e si avvicina, passo dopo passo, alla vittoria. 2-1 Djokovic. Nel quarto game Andrej va sul 15-30 ma Novak recupera e con un ace consolida il break. 3-1.
Il quinto game vinto da Rublev a 15 è chiuso con un ace. 3-2. Nole gioca sciolto, libero da ogni pressione psicologica e chiaramente in controllo del match. La sua palla corre veloce e senza esitazioni, niente a che vedere con il primo set quando era abbastanza titubante. Il russo nel settimo gioco recupera da 0-15 e con quattro punti consecutivi conclusi con un ace va sul 4-3.
L’impegno di Rublev è proverbiale. In altri tempi avrebbe ceduto già da molto e si sarebbe innervosito. Il problema è che il serbo sembra ormai inattaccabile, gli errori gratuiti sono ormai pochissimi. Con un rovescio lungolinea Novak arriva a match point. Ne ha tre consecutivi. E’ buono il secondo con una volée di rovescio. 6-4 Djokovic.
Dodicesima semifinale a Wimbledon per il serbo, sarebbe stata la prima per il russo. Ora gli tocca Sinner che si è sbarazzato in quattro set del russo Safiulin. L’anno scorso s’incontrarono ai quarti di finale. Vinse Novak dopo aver perso i primi due. Speriamo che venerdì sia un’altra storia, anche se è difficile solo da immaginare. Nole negli Slam è quasi sempre perfetto, in particolare negli ultimi anni.
Djokovic-Rublev 4-6 6-1 6-4 6-3