Da oggi iniziano i tornei europei sulla terra battuta, la nuova stagione sul rosso. Ci lasciamo alle spalle tre mesi di tennis intenso nel quale abbiamo visto quattro giocatori dominare su tutti.
Non si può iniziare il discorso non partendo da Novak Djokovic che ha incominciato l’anno vincendo in Australia dove nel 2022 non riuscì, per coerenza ma anche per errori, a giocare. Ha vinto il torneo preparatorio di Adelaide e quello ben più importante dell’Australian Open – decimo successo in carriera – battendo in finale Tsitsipas in un match che non ha avuto molta storia. Ha dominato letteralmente gli avversari dimostrando che il primo Slam dell’anno è per lui solo quasi esclusivamente terra di conquista.
Dopo Dubai dove si è fermato in semifinale contro Medvedev in una partita nella quale ha cercato continuamente la rete, non è riuscito ad ottenere il visto per andare negli Stati Uniti per la nota questione legata ai vaccini e al Covid. Sembra prontissimo per dare battaglia sulla terra rossa. Si sta allenando da diversi giorni a Montecarlo. La sfida per il secondo Slam dell’anno è lanciata.
Se gennaio è stato di Djokovic, febbraio e marzo hanno avuto un indubbio protagonista in Daniil Medvedev. Daniil ha iniziato male l’anno con la semifinale di Adelaide ma soprattutto con l’inaspettata sconfitta contro Korda a Melbourne presa molto male dal giocatore di Mosca. Fatto passare circa un mese prima di rientrare in campo, periodo nel quale è entrato in crisi, ha ripreso da Rotterdam e da lì non si è più fermato. Una sola sconfitta contro Alcaraz nella finale di Indian Wells in 26 partite. Successi in Olanda, Doha, Dubai, Miami e finale a Indian Wells. Quasi un percorso completo se non fosse per il torneo californiano dove in finale è stato surclassato da uno scatenato Carlos Alcaraz.
Il murciano è rientrato in Sud America vincendo a Buenos Aires e facendo finale a Rio sempre con Norrie. Nei tornei sul cemento statunitense ha dimostrato che i reiterati problemi muscolari che non gli hanno permesso di chiudere bene la stagione 2022 e di giocare in Australia sono stati messi in un cassetto. In California e in Florida ha fatto vedere di essere tornato il giocatore vincente della scorsa primavera. Ha perso solo con Sinner a Miami. Prima dell’incontro dell’ultimo giorno di marzo ha giocato dieci match senza perdere un set. Qualsiasi commento mi sembra superfluo. Aveva riguadagnato, e da oggi perso di nuovo, la prima posizione mondiale, ma questi sono solo elementi statistici che poco hanno a che vedere con il tennis giocato.
L’altro player che si è messo in evidenza in questo periodo è Jannik Sinner che sta compiendo i passi giusti per salire in classifica, oggi dopo diverso tempo è tornato n°9, ma soprattutto per migliorarsi dal punto di vista tecnico, fisico e mentale. Nel primo Slam dell’anno ha perso come l’anno scorso da Tsitsipas ma in modo completamente diverso. Ha portato il greco al quinto, recuperando i primi due set.
Jannik ha vinto a Montpellier, è stato battuto a Indian Wells in semifinale da Alcaraz ma dopo due settimane è riuscito a vendicare la sconfitta battendo il murciano nella partita più bella che si è vista in questo scorcio di stagione. Ha giocato finora 26 partite perdendone cinque, un inizio di stagione che promette sicuramente bene per il proseguo.
Cosa ci possiamo aspettare dai prossimi due mesi sulla terra battuta? I giocatori nominati dovrebbero essere protagonisti. Qualche dubbio per Medvedev che non ama il rosso e non riesce ad esprimersi al meglio dal punto di vista tecnico. Forse non vincerà, ma credo che sarà comunque un attore di primo piano. Molto lo faranno le motivazioni.
La grande attesa è per Rafael Nadal che attualmente si trova in 14a posizione mondiale. Pochi sanno veramente in quali condizioni fisiche si trovi. Il suo obiettivo è ovviamente il 15° Roland Garros, ma è chiaro che quest’anno confermarsi sarà un impresa ardua. Rafa tuttavia ci ha spesso sorpreso, lo potrebbe fare anche questa volta.
Stefanos Tsitsipas dopo la finale all’Australian Open è quasi scomparso dalle scene. Ha un problema alla spalla e non un ottimo umore. A Montecarlo, dove ha vinto le due ultime edizioni, potremo farci un’idea del suo stato di forma. Casper Ruud ha sbagliato, come lui stesso ha ammesso, la preparazione. Deve difendere un gruzzolo di punti cospicui. Se non si rimette in carreggiata rischia di precipitare in classifica.
Vedremo se Alexander Zverev sarà in grado di tornare a competere ad alti livelli. Felix Auger-Aliassime e Holger Rune per me sono più incognite che certezze. Se poi ci sarà qualche altro player che ci stupirà per risultati notevoli noi siamo pronti ad accoglierlo tra le braccia del grande tennis.