Dei quattro match di ottavi di finale che si sono giocati ieri – ho già parlato specificatamente di quelli che hanno visto impegnati Sinner e Berrettini – mi aspettavo quello che è successo.
Credevo che Opelka potesse incontrare tante difficoltà a battere Harris che ha dimostrato di avere le caratteristiche tecniche ma anche la consapevolezza mentale per mettere in difficoltà il gigante statunitense che dalla sua ha solo un gran servizio e qualche bel colpo da fondo quando ne vede l’opportunità.
Troppo poco per un giocatore solido, sicuro dei suoi mezzi, preparato fisicamente, che palleggia e risponde molto bene. Anche dopo aver perso il primo set ha continuato la sua missione tennistica con la stessa costanza come se la frazione persa fosse solo da considerarsi un incidente di percorso.
Con il passare dei game ha preso le misure all’unica vera arma che ha a disposizione lo statunitense. Non solo quindi ha incominciato a rispondere sempre meglio ma ha giocato un numero altissimo di ace. Il quarto set è stato un assolo del sudafricano che ha dimostrato di essere un giocatore in forte crescita ma anche uno dei più in forma del circuito.
Era prevedibile che Brooksby, aiutato dal pubblico di casa e soprattutto dalla sua forte carica emotiva, potesse mettere in difficoltà Djokovic nella prima ora di gioco. Così è stato. A dir la verità credo che neanche il serbo si aspettasse un inizio così difficile con lo statunitense che ha giocato attaccando appena ne aveva l’occasione.
Era anche logico che la spinta incominciasse a venir meno con il passare dei giochi anche se va ricordato un lunghissimo e bellissimo quinto game del secondo set di 24 punti nel quale il quasi ventunenne giocatore di Sacramento ha controbrekkato il serbo dimostrando una tenuta fisica e mentale importante per un tennista alle prime esperienze professionistiche di alto livello.
Nella parte alta del tabellone domani si sfideranno Djokovic-Berrettini e Zverev-Harris. Il serbo e il tedesco sono sicuramente favoriti. Si dovrebbe quindi ripetere la semifinale delle Olimpiadi ma questa edizione di Flushing Meadows ci ha insegnato che le sorprese sono all’ordine del giorno.
Harris-Opelka 66-7 6-4 6-1 6-3
Djokovic-Brooksby 1-6 6-3 6-2 6-2