Si sta entrando nel vivo della stagione sulla terra rossa europea che avrà come culmine il Roland Garros. Mi sembra che ci sia solo una certezza: Carlos Alcaraz. A meno di clamorose sorprese sarà uno dei protagonisti certi del secondo Slam dell’anno. E’ sicuramente il giocatore più in forma, ha già vinto Rio, Miami e Barcellona.
Nella giornata di ieri Carlos ha rischiato grosso con un player che non è uno specialista del rosso, ma De Minaur l’ha messo in difficoltà oltre la più rosea previsione. E’ arrivato a due match point e ha sprecato su un passante di diritto giocato male un’occasione d’oro tanto da far dire al giovanissimo spagnolo di essere stato fortunato.
In finale tuttavia ha lasciato poco spazio a Carreño Busta, suo compagno e guida nel tour. Non si è lasciato intimidire dall’esperienza e dalla capacità di Pablo di saper giocare al meglio nelle occasioni che contano. Non gli ha dato il tempo di ragionare, di comandare il gioco, non gli ha permesso di provare variazioni di ritmo. E’ sembrato fin dai primi game un assedio dall’esito scontato.
Chi non ha convinto, e non solo nel terzo set dove ha rimediato un sonoro 6-0 contro Rublev, è stato Djokovic che non è in forma. Si sa poco sulle sue sofferenze che ieri nel finale di partita erano evidenti. Speriamo possa recuperare a pieno per il Roland Garros.
Non gli mancano solo partite. Il suo fisico sembra affaticato. E’ indubbio che le tante ore giocate durante la settimana ieri hanno lasciato il segno e non gli hanno permesso di esprimersi al meglio, ma forse non solo questo è il motivo delle sue prestazioni negative. In conferenza stampa ha parlato di problemi metabolici. Non sappiamo altro.
A oggi su un possibile vincitore del Roland Garros è impossibile fare previsioni. A parte Alcaraz sul quale comunque potrebbe giocare negativamente la troppa pressione che da qualche settimana si sta esercitando con i continui paragoni di precocità con Nadal, non ci sono giocatori veramente in forma.
Nadal è fermo da Indian Wells, Medvedev e Berrettini non ci saranno, Tsitsipas ha vinto Montecarlo ma non sta convincendo completamente – non è il giocatore di 12 mesi fa –, Zverev è troppo discontinuo e Ruud deve dimostrare di essere competitivo ad altissimo livello nei tornei dello Slam.
I giovani che stanno emergendo, vedi Auger e Sinner, o i giocatori intorno ai trent’anni, vedi Schwartzman e Carreño, non danno in questo momento garanzie assolute.
Si aprirà un Roland Garros mai così incerto negli ultimi anni. Intanto adesso godiamoci i tornei intermedi di Madrid e Roma dove giocheranno anche alcuni player che hanno saltato le prime tappe, vedi Opelka che ha vinto a Houston, e che sicuramente non deluderanno in termini di spettacolo.
Questa settimana si giocano gli Atp 250 di Estoril e Monaco con le presenze tra gli altri di Auger in Portogallo, Zverev e Ruud in Germania.