Edizione 2022 della Coppa Davis. E’ il momento del turno di qualificazione con 24 squadre impegnate

3 Marzo 2022
Sandro Columbaro

In questa settimana stop ai tornei Atp perché ci sarà spazio per  la Coppa Davis, o perlomeno per quello che ne rimane. Sappiamo che le due edizioni del nuovo format – nel 2020 non si è giocato – non hanno soddisfatto nessuno: organizzatori, sponsor e soprattutto player.

Si prova quindi con un formato leggermente diverso. Si parte con le qualificazioni che verranno giocate venerdì 4 e sabato 5 marzo. 12 i match che si disputeranno con la formula dei quattro singolari incrociati e un doppio.

E’ stato sorteggiato  l’ordine di svolgimento delle partite. Per il primo giorno scenderanno in campo il n°1 e il n°2 di ogni squadra, mentre sabato inizierà il doppio e poi i restanti singolari. A giocare saranno prima i n°1 e successivamente i n°2 dei rispettivi team.

Ecco le sfide che vedremo in questi due giorni:

Francia-Ecuador
Spagna-Romania
Finlandia-Belgio
USA-Colombia
Olanda-Canada
Brasile-Germania
Slovacchia-Italia
Australia-Ungheria
Norvegia-Kazakistan
Svezia-Giappone
Argentina-Repubblica Ceca
Corea del Sud-Austria

Non ci dovrebbero essere problemi per la Francia contro l’Ecuador che ha in Emilio Gomez, player da Challenger, il suo migliore rappresentante. I transalpini schierano Mannarino, Rinderknech e il mitico doppio Herbert-Mahut.

Non vuole correre rischi la Spagna di capitan Bruguera che affronta la Romania di Copil, alcuni anni fa un buon giocatore Atp, con Bautista Agut, Carreño Busta e Alcaraz.

Più equilibrato dovrebbe essere l’incontro tra Finlandia e Belgio che si gioca sul veloce di Espoo. Per il Belgio c’è Goffin mentre i finlandesi si affidano a Ruusuvuori.

Gli Stati Uniti con Fritz, Paul e Korda non dovrebbero avere problemi con la Colombia che ha in Cabal-Farah l’unico vero punto di forza. La squadra sudamericana non schiera Galan.

Il Canada non ha in squadra Auger Aliassime e Shapovalov mentre l’Olanda fa scendere in campo sia van de Zandschulp che Griekspoor, player in forte ascesa. Per la squadra nordamericana non ci sono molte speranze.

Nel team della Germania gioca Sacha Zverev che non ha mai partecipato a questa competizione con il nuovo format. E’ affiancato da Struff. Il Brasile si affida a Monteiro e al doppio Melo-Soares. I tedeschi mi sembrano favoriti.

Nel match tra Australia e Ungheria che si gioca alla Ken Rosewall Arena di Sydney non credo che Fucsovics possa bastare a contrastare De Minaur, Popyrin e Kokkinakis guidati da Hewitt.

Tra Norvegia e Kazakistan l’esito del match dovrebbe essere abbastanza incerto. La quadra nordica scende in campo con Ruud e Durasovic mentre il team dell’Asia centrale schiera Bublik e Kukushkin.

La Svezia, capitanata da Soderling, sul veloce di Helsingborg ha in squadra i fratelli di origine etiope Ymer. Il Giappone privo di Nishikori e di Nishioka gioca con Daniel e Uchiyama.

Sulla terra di Buenos Aires credo che l’Argentina di Schwartzman, Baez e Federico Coria capitanata da Guillermo Coria parta favorita. La Repubblica Ceca schiera le giovani promesse Lehecka e Machac.

La Corea del Sud presenta un unico player di livello internazionale: Kwon, mentre l’Austria priva di Thiem ha in Novak e Rodionov due buoni giocatori ma meno quotati del coreano. Potrebbe essere determinante il doppio.

Nel prossimo pezzo presento la sfida Italia-Slovacchia.

Alle 12 squadre vincitrici delle partite di qualificazione si aggiungeranno la Russia (salvo diverse disposizioni) e la Croazia finaliste nel 2021 e le wild card Serbia e Gran Bretagna. Le 16 formazioni verranno suddivise in 4 gironi da 4 squadre. Dal 14 al 18 settembre si disputeranno gli incontri in sedi ancora da designare.  

La fase finale che decreterà la vincitrice della Coppa Davis edizione 2022 si svolgerà a fine novembre probabilmente in terra araba alla ricerca dei petroldollari.

Fosse questa la sede finale si aggiungerebbe un capitolo nero alla storia recente della Coppa Davis. In questi Paesi non c’è alcuna tradizione tennistica e quindi si finirebbe per giocare fuori contesto. Non credo che ci saranno migliaia di appassionati che potranno raggiungere quella sede.

E’ un vero peccato vedere che ogni anno si prova a cambiare il format della Coppa Davis dopo che è stata rovinata per sempre. Sì è sempre detto che il vecchio modello non funzionava più. Io so che da ragazzino mi sono appassionato di tennis vedendo la Coppa Davis e così hanno fatto quasi tutti i miei amici che poi hanno praticato questo sport. Aveva un fascino unico al quale il pubblico contribuiva in modo importante.

Non solo sono stati tolti i match tre su cinque, ma soprattutto è stato ridotto il numero delle partite nelle fasi finali da cinque a tre. Il doppio è diventato così spesso il match decisivo mentre un tempo era sicuramente una partita che poteva rompere gli equilibri ma c’era sempre la possibilità di rimediare.

Anche se la strada è stata tracciata ed è impossibile tornare indietro, bisogna fare ancora degli sforzi per rendere la Coppa Davis più interessante di come è oggi. Non ha per esempio molto senso far giocare l’Atp Cup a gennaio dell’anno successivo, a poco più di un mese di distanza. Bisognerebbe trovare una formula unica anche se mi rendo conto che gli interessi economici sono diversi.