Thomas Fabbiano 32 anni da San Giorgio Ionico conosce alla perfezione il manto erboso. Nel 2018 se ne accorse Wawrinka a Wimbledon dove venne sconfitto al secondo turno. Si arrese poi ad un giovanissimo Tsitsipas.
La sua palla giocata quasi di controbalzo prende velocità sul verde. All’altezza supplisce con la rapidità del suo gioco che anticipa le intenzioni dell’avversario.
Purtroppo Thomas ha giocato poco negli ultimi tempi. Ha approfittato anche del lockdown per riflettere e raccogliere le energie psicofisiche per riprendere con molta lena.
Ha voglia di tornare protagonista anche se non è mai facile risalire la classifica.
Tra gli otto giocatori italiani che stanno giocando le qualificazioni è sicuramente quello che sull’erba si esprime meglio.
Ha incontrato l’olandese Griekspoor che gioca benino sui campi indoor soprattutto quando sono molto veloci. Non è mai entrato nel tabellone principale di Wimbledon. E’ la testa di serie n°8.
I buoni risultati degli ultimi mesi, in particolare nei Challenger, lo stanno avvicinando al fatidico numero 100, fondamentale per cambiare la carriera professionistica.
Solo alla fine del 38° gioco si è decretato nell’olandese il vincitore.
Nel primo set non è bastato a Tallon il break al nono gioco per chiudere. Fabbiano ha controbrekkato e si è issato fino al tie-break dove sul 7-6 ha avuto una palla per partire in vantaggio nel conto dei set.
Nel secondo è toccato a lui farsi riprendere ma questa volta non si è fatto sfuggire il gioco decisivo.
Nel terzo è stata lotta alla pari, ogni punto giocato con spinta, le traiettorie rapide a tagliare il campo, a cercare le righe. Più potente l’olandese, più preciso l’italiano.
L’estrema resa all’undicesimo gioco dopo strenua resistenza. La capitolazione al dodicesimo.
Griekspoor-Fabbiano 7-68 65-7 7-5