Quali sono stati i giocatori statunitensi in vetta alla classifica mondiale Atp nel nuovo millennio? Sampras, Agassi e Roddik ovvero anche gli ultimi tre giocatori a stelle e strisce a vincere un torneo dello Slam. Eravamo agli albori del nuovo millennio prima che Federer, Nadal e Djokovic chiudessero in cassaforte a doppia mandata quasi tutti i tornei Major fino a oggi: 61 in quasi vent’anni.
Da molto tempo si pensa che ci possa essere una rinascita del tennis statunitense con una nuova generazione che torni a primeggiare. Non mi sembra un’impresa facile anche se qualche segnale di ripresa non manca. Bisogna distinguere tra i giocatori di punta e buoni player che neanche nei sogni meno lucidi riusciranno ad entrare in top five e tantomeno vinceranno tornei della massima categoria. Qualcosa tuttavia si sta muovendo.
Un anno fa c’erano tre giocatori nei primi cinquanta: Fritz (30), Isner (38), Opelka (45) e altri sette entro la centesima posizione: Paul (58), Sandgren (62), Tiafoe (64), Korda (65), Querry (66), Johnson (87), Giron (92).
Oggi la situazione volge al meglio perché diversi giocatori hanno migliorato in modo netto la loro classifica e ci sono nuove entrate che sembrano promettere. Troviamo Fritz (13) e Opelka (17) in netta ascesa perché la loro prima parte di stagione è stata molto positiva, ma altri giocatori stanno facendo bene. Tiafoe (29) e Paul (34) sono ad una posizione dal loro best ranking, Korda (37) è in lenta ma progressiva ascesa, Brooksby (43) sta facendo risultati di rilievo dalla scorsa estate, Nakashima (76) sta convincendo sul cemento.
A oggi è su questi giocatori che bisogna porre l’attenzione. I ventiquattrenni Fritz e Opelka, in particolare il primo, mi sembrano entrambi in grado di arrivare nella top ten. Più difficile pensare a loro come dei possibili vincitori Slam considerando che in questo momento ci sono molti giovani in rampa di lancio.
Tiafoe e Paul mi sembrano giocatori che, essendo ancora giovani, potranno scalare altre posizioni ma non credo proprio che riusciranno ad entrare nel gotha del tennis mondiale.
Sebastian Korda figlio di Petr, Brooksby e Nakashima, nati nel nuovo millennio, sono i player sui quali gli statunitensi hanno posto la maggiore attenzione per gli anni a venire.
Molti addetti ai lavori credono che Brooksby possa raggiungere la prima posizione mondiale. Indubbiamente ha un gioco potente anche se atipico con ottimi fondamentali, ma da qui a vederlo come prossima stella di massima grandezza credo debba passare ancora molta acqua sotto i ponti e forse non basterà. A oggi ci sono diversi giocatori più giovani di lui che mi sembrano tecnicamente più avanti.
Personalmente credo che Korda possa avere una carriera di primissimo livello. Riesce ad esprimere nei momenti migliori un gioco fluido e altamente spettacolare. Ha una facilità di esecuzione nell’aprirsi gli angoli, ma ha ancora molti momenti nei quali sembra perdersi e pare poco convinto.
Nakashima ha solo fatto intravedere il suo potenziale tecnico che a oggi non è sufficiente per poterlo considerare come un futuro giocatore di primissimo piano.
I player degli States sicuramente stanno crescendo ma credo che dovrà passare ancora un bel po’ di tempo per rivedere un giocatore a stelle e strisce ritornare in vetta alla classifica mondiale o vederlo vincere un torneo dello Slam.