Il solo Giulio Zepperi che già due settimane fa aveva superato le qualificazioni degli Internazionali d’Italia, giocherà il Roland Garros perché è stato l’unico a vincere il terzo incontro nel torneo preliminare che non è per nulla facile visto che sono tante le teste di serie di un certo livello ad essere state eliminate anzitempo. Zeppieri ha battuto Seppi, il rumeno Copil e il giovanissimo francese Cuenin senza perdere un set.
Mentre gli facciamo i complimenti non possiamo dimenticare che a presentarsi ai blocchi di partenza erano in 15. Solo in tre sono arrivati al turno decisivo.
Nardi ha perso, giocando un tennis di alto livello per quasi due set, da Zapata. L’esperienza del valenciano ha avuto la meglio quando il pesarese è crollato prima mentalmente che fisicamente. Agamenone ha avuto il merito di sconfiggere il colombiano Galan (2) ma si è fatto sorprendere dal ceco Kolar. Giannessi ha sconfitto Moraing (15) e Tirante prima di cedere in un match portato al terzo con Ofner.
Pochissima gloria per tutti gli altri. Le nostre seconde file sono tante ma la qualità non è altissima. Gaio, Fabbiano, Bonadio, Mager, Seppi e Andrea Arnaboldi – gli ultimi due in un derby – sono usciti al primo turno non senza lottare ma purtroppo l’impegno non è bastato.
Moroni, Giustino, Caruso, Vavassori e Cobolli sono caduti al secondo. Personalmente speravo che Cobolli riuscisse a vincere contro il bulgaro Kuzmanov.
Che i turni di qualificazione non fossero facili e che noi certo non eravamo tra i favoriti lo sapevamo fin dall’inizio. Solo Mager (7) e Seppi (24) erano tra le 32 teste di serie.
In Italia, come del resto in quasi tutte le Nazioni, c’è in atto un cambio generazionale. I ragazzi nati nel nuovo millennio si stanno preparando per diventare protagonisti. Siamo in un momento di passaggio. Per alcuni di questi giocatori e altri giovanissimi bisogna ancora aspettare prima che riescano a diventare protagonisti ad un certo livello.
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