Chi non ricorda Denis e Felix da ragazzini come grandi promesse del tennis mondiale? Non era ancora iniziato il nuovo millennio, il Covid non aveva cambiato le nostre abitudini, che di loro già si parlava come stelle del firmamento tennistico. Per molti era solo una questione di tempo, quello della consapevolezza, per diventare player di grandi imprese. Mai i canadesi avevano avuto due giocatori, quasi della stessa età, così forti in un momento in cui il tennis a stelle e strisce era fortemente latitatane.
Già si faceva il calcolo degli Slam che avrebbero potuto vincere. Auger Aliassime e Shapovalov sono gemelli diversi, per fisionomia, caratteristiche fisiche e tecniche. Felix già quando aveva 15 anni e incominciava a giocare con discreti risultati i primi tornei professionistici, si distingueva per la sua serietà, volontà di arrivare, potenza nei colpi, fisicità. Denis aveva fin da ragazzo un gioco più complesso, come se in ogni partita dovesse mettere mano a un puzzle sempre diverso in una sfida che era sempre con sé stesso prima ancora che con l’avversario.
Quest’anno si sono persi. Denis non gioca da diversi mesi anche per problemi fisici ma i risultati tardano ad arrivare da troppo tempo. Il canadese di madre russa ha nel suo bagaglio un numero infinito di soluzioni, ma sono troppi i momenti nei quali esce dai match, come troppi anche i coach che cambia. E’ soprattutto un problema di umore, concentrazione e voglia di crederci veramente.
Il coach che segue Felix è lo stesso da molti anni. A Fontang si è aggiunto da tempo Toni Nadal ma dopo un primo periodo nel quale sembrava che la coppia potesse funzionare, anche se lo zio di Rafa si vedeva in poche occasioni accanto a Felix, non ha certo dato i risultati che molti si attendevano.
Credo che ci possano essere nel tempo prospettive diverse. Difficilmente Denis riuscirà a emergere a livelli altissimi nonostante il talento indiscutibile e le traiettorie mancine che possono diventare incontrollabili quasi per chiunque. Mi aspetto almeno che a Wimbledon si possa superare, il suo gioco per quella superficie è adattissimo. Potrebbe anche riuscire a fare l’exploit se trovasse due settimane d’ispirazione massima.
Per Felix credo che un ritorno almeno nella top ten sia più che probabile ma pensare a lui come a un futuro campione Slam mi rimane difficile, soprattutto se si pensa all’ascesa dei più giovani Alcaraz, Sinner e Rune che lo hanno superato. I primi due, vedremo il terzo, sono anche seguiti da team che danno più certezze, quelle che avrebbe bisogno Felix per risorgere.
Gemelli diversi perché ognuno ha le caratteristiche fisiche, tecniche, mentali che all’altro mancano. A Felix la fantasia di Denis, il quale tuttavia non ha la costanza del suo amico. Rimarranno comunque insieme nella storia per aver vinto l’anno scorso la prima Coppa Davis per il Canada. Il trascinatore vero del successo finale fu tuttavia Felix.
Auguro ad entrambi di ritornare in alto e, anche se in modo diverso, di divertirci di nuovo.