Il torneo di San Diego presenta un tabellone che è difficile da avvicinare ad un normale Atp 250. Gli ottavi di finale che si giocheranno non sfigurerebbero in un 500 visto le tante partite interessanti.
Nella parte alta del tabellone vedremo Rublev (1)-Nakashima, Harris-Schwartzman (8), Shapovalov (4)-Fritz. Difficile scegliere il match più interessante. Norrie incontrerà il vincente tra Anderson e Evans (8).
Rublev-Nakashima, anche se ovviamente non si tratta di una partita generazionale, è molto intrigante perché mette di fronte un ex next-gen ormai ventiquattrenne e un ventenne che con molta probabilità sarà presente fra poco più di un mese a Milano.
Anche se lo statunitense deve migliorare ancora diversi aspetti del suo gioco, le due finali di questa estate e la vittoria dell’altra notte molto lottata contro Fognini, dimostrano che il giocatore sta crescendo a vista d’occhio. Parte chiaramente favorito il moscovita ma l’incontro dovrebbe essere bello.
Da vedere anche il match tra Harris e Schwartzman che ha eliminato questa notte Gaio. L’argentino quest’anno non è riuscito ad esprimersi come l’anno scorso quando si qualificò in extremis per le Atp Finals – pesano in particolare le sconfitte di Roma e di Madrid al primo turno – ma rimane un avversario sempre ostico per quasi tutti.
Il sudafricano Harris che sta crescendo nel gioco e nei risultati velocemente è a mio parere uno dei player più in forma del circuito. Il quarto di finale a Flushing Meadows e la vittoria contro Nadal a Washington lo dimostrano.
Shapovalov-Fritz è un match tra player ancora molto giovani, in particolare il canadese, che non si stanno esprimendo al meglio. Il californiano ha fatto male a Washington, Toronto e Cincinnati e anche a Flushing Meadows non è stata certo la sua annata. L’altra notte ha sconfitto Caruso che è stato bravo a qualificarsi.
Il canadese aveva illuso tutti con la semifinale raggiunta a Wimbledon. Le dichiarazioni di guerra successive avevano fatto credere che nella seconda parte di stagione Denis era pronto a fare il salto di qualità che molti auspicano ormai da anni. Da allora le molte sconfitte, alcune anche pesanti, fanno pensare che il giocatore sia ancora lontano da diventare un top ten.
Nella parte bassa del tabellone Dimitrov, che ieri ha sconfitto nel miglior primo turno del torneo Fucsovics, giocherà con Auger (3) che negli ultimi mesi a differenza del suo gemello diverso Shapovalov sembra stia trovando, grazie anche all’aiuto di Toni Nadal, la strada per diventare finalmente competitivo ad altissimo livello.
I quarti di finale raggiunti per la prima volta in carriera sia a Wimbledon che a Flushing Meadows e alcuni miglioramenti strategici e di consapevolezza dimostrano che è sulla buona strada. Dal prossimo anno dovrebbe entrare stabilmente nella top ten e forse anche qualcosa di più.
Dimitrov viene da una stagione tormentata dove troppi sono stati i risultati negativi. Anche se è molto discontinuo spero sempre che la buona stella di Grigor, i suoi colpi sono ancora da primo della classe, possa prima o poi riaccendersi.
Sonego (9)–Korda ha dei precedenti recenti. A Montpellier vinse abbastanza facilmente il piemontese. A Parma Korda sorprese Lorenzo. Il torinese quest’estate ha fatto risultati discontinui, il figlio di Petr ha giocato poco. E’ comunque un incontro molto difficile per Lorenzo. Una vittoria tuttavia gli sarebbe utile per morale e punti, dopo la prova convincente contro Basilashvili e l’inopinata sconfitta della scorsa settimana contro Rune.
A chiudere il tabellone nella parte bassa ci sarà Ruud (2)-Murray, vero match generazionale. Tra i due player ci sono undici anni di differenza. Il norvegese dopo essere diventato uno dei più temibili sul rosso, sta incominciando ad abituarsi abbastanza in fretta anche al cemento, superficie sulla quale la sua esperienza è limitata. Vuole diventare un giocatore in grado di vincere su tutte le superfici. Sicuramente con alcuni accorgimenti tecnici, anche se la strada è piuttosto lunga, potrà riuscirci.
Murray vuole tornare protagonista oltre la sofferenza e i sacrifici. Deve riprendere quindi a giocare molte partite ad alti livelli. La voglia non gli manca di certo ma credo che con le nuove generazioni che avanzano e i problemi all’anca che non sembrano averlo abbandonato completamente, soprattutto dopo sforzi prolungati e continui, il compito è perlomeno arduo.
Hurkacz-Bolt è ancora un match di primo turno. Al polacco dopo la vittoria di Metz è stato dato un giorno in più per prepararsi alla partita d’esordio. Il viaggio dalla Francia è stato lungo e il tempo di abituarsi alle nuove condizioni è comunque pochissimo. Il vincente di questo match incontrerà Karatsev.