L’ottantesima edizione ha visto trionfare Daniil per la prima volta in un torneo sulla terra rossa.
L’ottantesima edizione degli Internazionali d’Italia è stata vinta da un giocatore che non ha mai avuto questa occasione. In finale sono giunti Holger Rune (7) e Daniil Medvedev (3), player di primissima qualità ma non molto pronosticati per la finale. Daniil ha vinto per la prima volta un torneo sulla terra rossa.
Inizio di match abbastanza equilibrato con Daniil che nel terzo, nel quinto e nel settimo game è riuscito a recuperare al servizio e con il danese che spesso è sceso con coraggio a rete cercando di accorciare gli scambi. Nel dodicesimo gioco, dopo aver vinto il precedente senza concedere punti, il moscovita ha capitalizzato la prima palla break che ha coinciso con il set point.
Nel secondo set Holger ha reagito quasi immediatamente ed è riuscito a strappare il servizio al primo turno alla battuta del moscovita che comunque dopo averlo raggiunto con una buona soluzione di rovescio è anche momentaneamente passato avanti nel quinto gioco grazie ad ottimi servizi.
Il danese dopo aver ripreso a spingere e a chiudere il game successivo con una bella volée, complici i molti errori di Medvedev, è riuscito prima a brekkare e poi a consolidare il vantaggio. Il russo, grazie alla sua continuità da fondo, nel decimo gioco ha raggiunto l’avversario e nel game successivo è riuscito ad assicurarsi il jeu decisif che però non è stato necessario per gli errori commessi nel dodicesimo game da Holger che si è dimostrato ancora inesperto.
Medvedev nel percorso per la finale ha eliminato Ruusuvuori, Zapata Miralles (31), Zverev (19), il qualificato Hanfmann ai quarti e Tsitsipas (5) in semifinale.
Il moscovita dopo aver superato il finlandese Ruusuvuori in due set e aver ceduto complessivamente sei giochi ha battuto al terzo turno lo spagnolo Zapata Miralles. Il giocatore valenciano, mai finalista in un torneo Atp, è comunque più esperto su questa superficie sulla quale ha vinto diversi tornei di livello minore.
Il ventiseienne giocatore spagnolo è riuscito a strappare a Daniil il primo set per poi cedere negli altri due abbastanza nettamente. I break sono arrivati al secondo, al quinto e al settimo della seconda frazione mentre nella terza frazione dopo un sostanziale equilibrio fino al sesto gioco il moscovita ha strappato la battuta al settimo gioco per poi chiudere al nono dopo essere salito 0-40 ed essere riuscito a contenere un parziale recupero dello spagnolo che ha annullato due match point.
Daniil ha battuto agli ottavi di finale Zverev in due set. Il tedesco, che vinse questo torneo nell’ormai lontano 2017, dopo il grave infortunio dell’anno scorso sta facendo molta difficoltà a rientrare tra i grandi. Il primo set l’ha ceduto abbastanza nettamente perdendo il proprio turno alla battuta al primo e al settimo gioco. Nel secondo c’è stato un sostanziale equilibrio con un break e controbreak nel settimo e ottavo gioco fino al jeu decisif vinto dal moscovita che ha conquistato gli ultimi quattro punti.
Anche il match con il qualificato tedesco Hanfmann, per la prima volta tra i migliori otto in un torneo Masters 1000, è stato vinto facilmente dal giocatore che vive a Nizza. Solo quattro giochi vinti complessivamente dal player di Karlsruhe che ha dimostrato di non avere i mezzi tecnici per contrastare Medvedev che rimetteva tutto in campo. Il tedesco ha provato a prendere la rete, di attaccare contro tempo ma non è bastato.
Il match di semifinale con Tsitsipas, interrotto più volte a causa della pioggia, è stato chiuso dal russo in due set. Daniil è partito meglio e giocando palle abbastanza veloci e senza spin specialmente sul rovescio è rimasto avanti fino al settimo gioco. Nell’ottavo un bellissimo diritto lungolinea del greco gli ha consentito di brekkare e raggiungere l’avversario. Nell’undicesimo game Stefanos dal 40-0 ha perso cinque punti consecutivi con brutti errori e ottimi colpi da fondo del russo che brekkando e vincendo il successivo ha chiuso la prima frazione.
Anche il secondo set ha avuto un andamento simile. Il greco, poco tranquillo e in confusione tattica, ha incominciato malissimo. E’ riuscito a tornare in partita nel sesto gioco ma nell’undicesimo game ancora un bel punto di Daniil e un errore da fondo di Stefanos hanno dato il break al moscovita che poi ha chiuso nel turno successivo.
Rune, anche lui partito dal secondo turno grazie al bye, ha battuto il qualificato francese Fils, Fognini, il qualificato Popyrin, ai quarti Djokovic (1) e in semifinale Ruud (4).
Il danese dopo aver superato la giovanissima promessa francese Fils in due set lasciandogli solo sei giochi ha battuto sempre in due parziali Fognini. Fabio proveniva dalla bella vittoria in tre set con Murray con il ligure che ha giocato preciso, attento con buoni cambi di accelerazione e palle corte, e dall’ottima prestazione con il serbo Kecmanovic al quale ha concesso pochissimo e ha fatto vedere alcuni colpi straordinari.
Fognini con Rune non è riuscito a ripetere le buone prestazioni precedenti. Il danese è partito aggredendo, comandando il gioco e nel quinto gioco era già avanti di due break. Anche nel secondo set ha commesso tantissimi errori che hanno compromesso definitivamente il match.
Nell’incontro agli ottavi ha battuto l’australiano Popyrin in tre set. Nel primo è stato fondamentale per Holger il break ottenuto nel terzo gioco. Nel secondo l’australiano è partito più concentrato e dopo non essere riuscito a strappare il servizio nelle due occasioni avute nel quarto game si è salvato dalle palle break ottenute dal danese nel settimo e nono gioco, in quest’ultimo il giocatore di Gentofte era andato avanti 0-40. Infine il giocatore di Sydney era riuscito a concretizzare il break nel dodicesimo game rimandando tutto alla frazione decisiva.
Nel set decisivo Holger è partito concentrato e gli è stato sufficiente brekkare al quinto gioco e chiudere il match al decimo gioco dopo aver avuto altre occasioni per strappare il servizio sia al settimo che al nono game.
Ai quarti di finale Rune ha incontrato e battuto Djokovic, detentore del titolo. L’incontro generazionale è stato vinto da Holger al terzo set. Il danese è partito molto carico e sicuro mentre il serbo ha sbagliato molto da fondo. Rune con due break a favore ha chiuso agevolmente la prima frazione. Nella seconda il serbo ha reagito servendo meglio e ha tenuto maggiormente lo scambio. Decisivo per Nole il break ottenuto al sesto gioco e consolidato nel successivo, nonostante il controbreak del danese nel nono gioco che aveva tentato di rientrare nel set.
Nella frazione decisiva Holger è partito bene e ha strappato il servizio al primo e al terzo game. Il danese ha giocato in modalità muro sbagliando pochissimo e approfittando dei moltissimi errori del serbo il cui diritto funzionava pochissimo è rimasto concentrato chiudendo il match all’ottavo gioco con un drittaccio lunghissimo di Nole e dopo aver annullato una palla break.
La semifinale nordica tra Ruud e Rune ha visto prevalere quest’ultimo al terzo set dopo aver perso il primo, equilibrato al tie-break. Nel secondo ha prevalso Holger che dopo un primo strappo del norvegese è riuscito a rientrare nell’ottavo gioco e dopo aver giocato splendidamente il decimo game ha portato il match al set decisivo.
Nella terza frazione i colpi del danese hanno ripreso ad essere precisi e potenti e ha approfittato della pausa mentale e tecnica di Casper. Holger vincendo il quinto game a 0 si è portato prima 4-1 poi con il secondo break ha vinto meritatamente la partita.
Tanti i giocatori italiani presenti alle qualificazioni. Dei dodici player ai nastri di partenza: Bonadio, Pellegrino, Brancaccio, Ferrari, Agamenone, Maestrelli, Vavassori, Bellucci, Napolitano, Ocleppo, Cobolli e Gigante, solamente Pellegrino, Agamenone, Maestrelli, Napolitano e Cobolli sono approdati al secondo turno. Gli unici ad entrare nel tabellone principale infine sono stati Napolitano e Cobolli che si sono aggiunti a Fognini, Cecchinato, Nardi, Sonego, Sinner e Musetti e alle wild card Arnaldi, Zeppieri, Passaro.
Cecchinato dopo aver battuto in due set l’americano McDonald, un giocatore che ha raggiunto i migliori risultati sul cemento, ha superato lo spagnolo Bautista Agut lasciandogli solo quattro giochi. In questo momento il giocatore di Castellon de la Plana non è in un periodo felice, ha fatto male nei Masters 1000 americani e anche sul rosso europeo non ha ottenuto vittorie di rilievo.
Purtroppo Marco al terzo turno ha dovuto arrendersi al tedesco Hanfmann dopo aver lottato fino al terzo set. Perso il primo in 43 minuti il palermitano nel secondo è riuscito a rimanere avanti e servendo abbastanza bene ha annullato alcune palle break ed è riuscito a chiudere alla prima occasione nel decimo gioco.
Nella terza frazione il tedesco giocando il suo migliore tennis è riuscito a strappare il servizio per tre volte e a nulla è servito per Marco aver accorciato con una bella palla corta nell’ottavo gioco.
Sonego è stato fermato al terzo turno da Tsitsipas. Lorenzo ha battuto facilmente Chardy che ormai si dedica principalmente ad allenare Humbert e ha superato sempre in due set il giapponese Nishioka. Nel primo parziale, nel quale dopo un buon inizio Lorenzo si è fatto riprendere, il break decisivo è giunto nel dodicesimo gioco. Nel secondo set dopo che i giocatori sono rimasti affiancati fino al 3-3 il torinese ha strappato la battuta all’ottavo game per chiudere nel successivo senza concedere nulla.
Nel match con Tsitsipas, diviso in due giorni a causa della pioggia, Lorenzo nel primo set ha raccolto troppo poco per impensierire il greco, non ha mai ottenuto palle break e non è mai riuscito ad avvicinarsi ai vantaggi. Nel secondo il torinese ha incominciato a trovare la misura con qualche accorgimento tattico per mettere un po’ di paura a Stefanos che però è stato bravissimo ad annullare le due possibilità di set point dell’azzurro e ad arrivare al tie-break vinto abbastanza nettamente.
Tsitsipas agli ottavi ha incontrato e battuto in due set Musetti. Il carrarino, partito dal secondo turno, ha battuto in due set Arnaldi. Lorenzo ha fatto valere la maggiore esperienza ed è riuscito a vincere i punti decisivi. Il sanremese comunque ha dimostrato di essere un ottimo giocatore nonostante abbia perso nel corso del match la spinta iniziale. E’ riuscito a non cedere e a crederci fino al termine.
Musetti al terzo turno ha battuto al terzo set Tiafoe nonostante sia posizionato meglio in classifica ed abbia un gioco ostico. L’azzurro ha perso il primo set ma nel secondo è riuscito a portarsi avanti di due break e nonostante un parziale rientro dello statunitense che si è dimostrato sempre pericoloso, ha chiuso il parziale al decimo gioco con un ace e un servizio vincente.
La frazione decisiva è stata iniziata e conclusa, causa pioggia, il giorno seguente. Il carrarino molto concentrato ha continuato a giocare un buon tennis e a mantenere Frances a debita distanza chiudendo al nono gioco dopo un cattivo controllo a rete di Tiafoe.
Come detto nulla da fare agli ottavi con Tsitsipas. Il greco molto concentrato e preciso è riuscito a partire meglio e con il suo diritto prorompente ha strappato subito il servizio ed è andato vicino a strapparlo anche nel successivo. Il carrarino giocando colpi spettacolari specialmente di rovescio è rimasto aggrappato e ha salvato un’ulteriore palla break. Purtroppo dopo aver ritrovato la parità ha giocato un pessimo dodicesimo game e commettendo ripetuti errori ha perso il primo parziale.
Nel secondo l’azzurro è partito meglio ma non è bastato, il greco dopo aver subito il break ha reagito e giocando meglio di diritto ha recuperato la parità al sesto gioco. Lorenzo sul 5-4 per il greco ha salvato con coraggio tre match point prima ed un altro dopo. Nulla ha potuto però nel dodicesimo quando Tsitsipas ha risposto aggressivo e ha chiuso concedendo poco.
Dopo l’agevole esordio di Sinner con Kokkinakis battuto in due set lasciandogli cinque giochi, l’altoatesino ha vinto al terzo turno, faticando, con il ventiduenne russo Alexander Shevchenko. Dopo un avvio lento Jannik si è sciolto, ha alzato il ritmo e il rendimento ha chiuso il primo parziale al nono gioco.
Nel secondo set il russo ha iniziato giocando aggressivo, ha strappato subito il servizio e ha vinto il sesto gioco con servizi a uscire a cui hanno fatto seguito botte di diritto a chiudere. Jannik proprio all’ultimo secondo con un paio di colpi profondi è riuscito a riportarsi in parità e a giocarsi il set al tie break vinto dal russo complice alcuni errori dell’azzurro.
Nel set decisivo l’altoatesino ha cambiato l’atteggiamento tattico rispondendo da dietro e facendo forzare maggiormente l’avversario che subisce un primo break al quinto gioco e poi al settimo. L’azzurro chiude all’ottavo game dopo aver recuperato da 0-40.
Sinner si è fermato agli ottavi perdendo da Francisco Cerundolo al terzo set. Dopo un buon inizio l’azzurro, pur giocando sulla diagonale di rovescio che dovrebbe favorirlo, ha incominciato a sbagliare troppo e ha favorito il recupero dell’argentino che si è messo a giocare con i piedi sulla riga di fondo. I player sono rimasti appaiati fino al dodicesimo gioco. Primo set deciso al tie-break vinto da Jannik.
I due set successivi sono stati iniziati male da Sinner che è costretto a rincorrere commettendo troppi errori. Specialmente nella terza frazione l’azzurro è sembrato molto affaticato e non ha giocato come siamo abituati a vederlo.
Nulla da fare per Cobolli che ha perso al primo turno in due set con il francese Rinderknech. Anche Napolitano è stato battuto al primo turno. Stefano ha perso in tre set dallo slovacco Molcan.
Anche le wild card Nardi, Zeppieri e Passaro non hanno avuto migliore fortuna, il pesarese ha ceduto al terzo set, dopo aver vinto il primo, con l’esperto Goffin, il laziale ha perso con il tedesco Altmaier sempre in tre set dopo aver vinto il secondo mentre il perugino è stato sconfitto dall’esperto Ramos Vinolas al quale è riuscito a strappare il primo set.