A partire da oggi fino a domenica 24 settembre si gioca a Vancouver la sesta edizione della Laver Cup, la manifestazione a metà strada tra esibizione, spettacolo tecnico e marketing, da molti criticata fin dalla prima edizione ma che negli anni ha accolto sempre più consensi.
Ovviamente bisogna dare il giusto valore a questo torneo d’inizio autunno che possiamo definire come semiufficiale perché è riconosciuto dall’Atp pur non concedendo punti. Federer, che l’ha creato con il suo team manageriale, nei primi anni è riuscito ad attrarre i migliori giocatori di ciascuna squadra – per non parlare dei capitani che sono vere e proprie icone come Borg per l’Europa e McEnroe per il resto del mondo –, ma oggi con lo svizzero e Nadal fuori dai giochi e con alcuni dei migliori che non hanno accettato la convocazione per vari motivi sembra perdere il fascino iniziale.
Si sono tirati indietro Rune, Tsitsipas, Kyrgios e le squadre non sono così competitive come nelle prime edizioni. Il rischio vero è che se questo torneo-esibizione non ritroverà la sua vera identità – far giocare i migliori dell’anno in singolo e in doppio – rischia di perdere interesse. Gli impegni sono veramente tanti e i problemi fisici spesso finiscono per superare la voglia di esserci. Non bastano i soldi e la visibilità per giocatori ricchissimi e sempre presenti sugli schermi televisivi di tutto il mondo.
Il fatto sicuramente positivo è che la squadra statunitense sta crescendo con giovani molto interessanti, così’ come sono maggiormente presenti sulla scena mondiale giocatori orientali e australiani. Questo dovrebbe permettere sfide sempre più interessanti perché l’Europa, in particolare nelle prime edizioni, dominava facilmente la scena.
Per ora ci teniamo il ricordo del 23 settembre dello scorso anno quando Roger e Rafa hanno giocato in doppio la partita contro Tiafoe e Sock. Indimenticabile il loro continuo dialogare al termine di ogni scambio, il clima da ultimo giorno stemperato da qualche sorriso e i loro pianti liberatori a fine partita.
Il futuro è ancora tutto da organizzare, nulla è certo perché nessuno può escludere che anche questa manifestazione debba un giorno abbassare il sipario. Dipenderà molto dalla volontà dei migliori a volerla tenere in vita.
Team Europa:
Andrej Rublev
Casper Ruud
Hubert Hurkacz
Alejandro Davidovich Fokina
Gael Monfils
Arthur Fils
Riserve:
Jiri Lehecka
Stan Wawrinka
Team Resto del mondo:
Taylor Fritz
Frances Tiafoe
Tommy Paul
Felix Auger Aliassime
Ben Shelton
Francisco Cerundolo
Riserve:
Christopher Eubanks
Milos Raonic