Sapevamo tutti che il match che doveva affrontare Lorenzo Sonego contro Daniil Medvedev (3) sarebbe stato molto difficile. Avendo tuttavia negli occhi le partite del torinese in Coppa Davis speravamo in una prestazione di buon livello anche se veniva dall’influenza che sta colpendo mezza Italia ed era quindi un po’ debilitato.
Il suo match è stato di ottimo livello ma anche sfortunato perché all’inizio del secondo set si è dovuto ritirare. Lascia tuttavia l’amaro in bocca perché nella prima frazione ha avuto la bellezza di nove set point che non è riuscito a sfruttare in parte per la bravura del moscovita ma il numero delle occasioni è stato così alto che non si può solo maledire la sfortuna. Non è la prima volta che Lorenzo si lascia sfuggire occasioni da prendere al volo e questo mi sembra ancora un suo limite. Non riuscire a concretizzare le opportunità dopo aver giocato un set alla pari dispiace ma fa anche pensare.
Troppe poche volte utilizza l’istint killer alla Berrettini che in certe occasioni, e non solo con i migliori, gli sarebbe molto utile perché la nuova versione di Lorenzo che gioca spingendo senza paura, in particolare con il diritto anche atipico, non può non piacere.
Sonego ha fatto più difficoltà ad entrare in partita già nel game d’apertura nel quale era al servizio. Ha rischiato di essere brekkato al terzo game ma si è salvato con coraggio grazie ad azioni d’attacco. Era ancora l’allievo di Arbino a rischiare sul 4-4 ma nel decimo gioco si arrivava ad un game chiave che ha poi condizionato i passaggi successivi.
Sembrava un gioco come ce ne sono tanti con Daniil che saliva fino al 40-0. Grazie a buone risposte e ad alcuni colpi non impeccabili del moscovita Lorenzo ha risalito la corrente fino a sciupare la bellezza di sei set point. Intendiamoci, Sonego non ha avuto molte concrete occasioni per chiudere perché il servizio del russo faceva danni nella difesa dell’azzurro ma il rammarico rimane ed è cresciuto a dismisura quando Sonego sul 6-5 si è trovato 0-40. A fare la differenza questa volta erano i colpi profondissimi di Daniil ma anche la buena suerte del russo che vive a Nizza perché un passante di Lorenzo finiva fuori di un soffio.
Il tie-break è stato equilibrato, il piemontese ha continuato a lottare come un leone su ogni palla ma l’istinto killer che gli era mancato l’ha avuto Medvedev che con una discesa a rete e con una buona seconda chiudeva per 8 punti a 6 dopo 81 minuti di gioco.
Sonego nel secondo set era capace di resettare e di fare quello che non gli era ancora riuscito: strappare il servizio all’avversario. Purtroppo dal game successivo Lorenzo, anche per la fatica fatta, incominciava a sentire fastidi alla mano e al braccio e quindi un forte crampo all’adduttore con irrigidimento del muscolo lo costringeva al ritiro.
Si spera che l’azzurro possa riprendersi al più presto. Non dovrebbe essere nulla di particolarmente preoccupante. Sonego con il suo coach dovrà decidere se giocare anche il prossimo torneo di Adelaide al quale è iscritto o se riposarsi a dovere per giocare al meglio della condizione l’Open d’Australia che come sappiamo è un torneo particolarmente faticoso anche perché si gioca a temperature quasi proibitive.
Medvedev-Sonego 7-66 2-1 per ritiro