Il moscovita vince per la prima volta un Masters 1000 dopo aver fallito due finali.
La 116a finale del torneo ha visto affrontarsi Holger Rune (6) e Andrej Rublev (5). Il moscovita è riuscito a vincere per la prima volta un Masters 1000. Holger ha raggiunto per la seconda volta una finale dopo la vittoria a sorpresa a Parigi-Bercy l’anno scorso su Djokovic. Per Andrej è stata la terza finale a questo livello dopo quelle del 2021 qui nel Principato e a Cincinnati.
Dopo un inizio in cui è stata protagonista sicuramente l’emozione con palle break salvate da entrambi, il danese è stato il primo a portarsi avanti 4-2. La reazione del moscovita e i troppi errori di Holger hanno consentito il riaggancio. Poi l’undicesimo e il dodicesimo game hanno fatto la differenza. Rune, al servizio, lo ha vinto a 15 poi Rublev il successivo lo ha perso a 30 venendo brekkato.
Andrej è stato bravo a resettare e a partire in vantaggio nel secondo. Dopo la veloce reazione del giocatore di Gentofte, il moscovita grazie ad una volée dell’avversario che si è fermata sul nastro ha controbrekkato poi con uno smash, un servizio vincente e un errore in lunghezza del danese, molto falloso e in confusione tattica, ha confermato il vantaggio. Il break decisivo al settimo game ha dato la possibilità al russo di giocarsi il set decisivo.
Rune dopo un buon inizio di set e dopo essere riuscito ad annullare due palle per il controbreak ed essersi portato 4-2, con diversi errori ha consentito al moscovita di riprendersi e dopo un primo riaggancio, grazie al break dell’undicesimo gioco ottenuto con due smash errati e un doppio fallo di Holger, è andato a servire per il titolo.
Rublev, partito dal secondo turno avendo il bye, ha eliminato nell’ordine Munar, Khachanov (9), il qualificato Struff ai quarti e Fritz (8) in semifinale.
Rublev all’esordio ha vinto in recupero con lo spagnolo Munar. Dopo aver ceduto il primo set subendo il break decisivo al decimo gioco, ha vinto in modo abbastanza netto la seconda e la terza frazione. Nella seconda con tre break consecutivi ha messo un buon margine di sicurezza tra lui e il giocatore delle Baleari a cui è servito a poco il controbreak al sesto gioco.
Il terzo set è stato leggermente più equilibrato ma tenuto sempre sotto controllo dal moscovita che strappando il servizio al terzo e al settimo game ha chiuso il match senza grossi problemi.
Al terzo turno ha affrontato e battuto il suo amico e compagno, anche di doppio, Khachanov in due set. Il primo è stato molto equilibrato senza palle break ed è stato vinto al tie-break da Andrej dopo un parziale recupero di Karen fino al 6-4.
Abbastanza diverso l’andamento del secondo nel quale si sono visti due break iniziali, uno per parte, poi è stato Rublev a strappare il servizio al quarto e all’ottavo gioco e ha chiuso abbastanza facilmente.
Ai quarti di finale il russo ha battuto sempre in due set il qualificato Struff che al terzo turno aveva sconfitto in modo abbastanza netto Ruud che ha iniziato l’anno in modo molto deludente.
Il moscovita è uscito meno veloce dai blocchi di partenza ma con il passare dei game è riuscito a imporre la velocità del suo diritto contro un avversario un po’ lento e che ha risentito della sesta partita in meno di una settimana. Andrej, dopo aver perso il primo turno di servizio, ha vinto con un gioco potente e molto intenso i successivi sei game. Con un rovescio lungolinea e un diritto in pressione Rublev ha chiuso un set dominato oltremisura.
Il secondo set che è stato più equilibrato con il tedesco che ha giocato con il braccio libero facendo punti anche tra molte difficoltà, è stato deciso al jeu decisif a favore del moscovita che ha vinto al secondo match point con un errore del tedesco a rete.
Match di semifinale tra Fritz, che aveva eliminato nel turno precedente il detentore del titolo Tsitsipas, e Rublev con quest’ultimo che ha vinto al terzo set. Primo set abbastanza equilibrato con il californiano che ha giocato più profondo ma ha commesso alcuni errori banali perché meno abituato alla terra rossa. Sei break, tre per parte, di cui il decisivo al dodicesimo gioco a favore di Taylor.
Nei successivi set Andrej ha sbagliato meno. Nel secondo prima si è portato 3-1, poi con un secondo break 4-1, infine lo ha chiuso al settimo gioco. Il terzo, interrotto per pioggia al quinto gioco, ha visto giocare meglio il moscovita che al rientro in campo ha brekkato al sesto gioco ed è rimasto concentrato fino alla fine battendo il californiano che è risultato troppo falloso e poco reattivo.
Rune, anche lui partito dal secondo turno, ha battuto Thiem, Berrettini, ai quarti Medvedev e in semifinale Sinner.
Dopo il primo incontro vinto in due set con Thiem che sta cercando con molta fatica di rientrare ad un certo livello, ha saltato il match con Berrettini che dopo la partita vinta con Francisco Cerundolo ha risentito di problemi addominali e ha preferito ritirarsi.
Rune ha battuto Medvedev ai quarti di finale nettamente in due set. Daniil proveniva dalle vittorie con Sonego, abbastanza facilmente, e con Zverev in un match che il tedesco avrebbe potuto vincere.
Nel primo set è stato decisivo il break al quarto game poi confermato. Nel secondo, più equilibrato, si è visto qualche errore di troppo del danese ma sul 4-4 è stata decisiva una palla non controllata nei pressi della rete da parte di Daniil che ha mandato Holger a servire per il match.
In semifinale Rune ha battuto in recupero Sinner che ha vinto il primo set abbastanza nettamente in 31 minuti. Dall’1-1 sono arrivati 5 game di file dell’altoatesino. Dal secondo set la musica è cambiata. Il danese palleggiava profondo da fondo mentre Sinner era troppo falloso e il timing sulla palla non era preciso come prima. Dal 3-0 Rune nel quinto gioco tre errori consecutivi dell’azzurro hanno consegnato all’avversario il 4-1. E’ servito poco il tentativo di rientrare di Jannik che dopo il riaggancio al decimo game ha perso il dodicesimo gioco dopo aver annullato un primo set point.
Anche il terzo set ha avuto lo stesso esito anche se con andamento diverso. Il match è diventato difficile perché il servizio di Rune era tornato efficace mentre Jannik non è riuscito più a sfondare da fondo. Dopo essere rimasto appaiato fino al decimo gioco nel dodicesimo un rovescio in rete di Sinner e ancora un colpo da fondo sempre in rete hanno consegnato la finale a Rune.
Nel tabellone delle qualificazioni erano presenti Nardi e Zeppieri, Quest’ultimo, poco fortunato nel sorteggio, era opposto a Fucsovics e dopo aver vinto il primo set non è riuscito a tenere il ritmo e la potenza dell’ungherese nel secondo e soprattutto nel terzo set. Mentre Nardi ancora alle prime esperienze a livello Atp è riuscito ad accedere al main draw battendo in due match combattuti prima Lestienne e poi Otte.
Il giovanissimo pesarese si è così aggiunto a Musetti, Sonego, Berrettini e Sinner.
Nardi dopo aver raggiunto una importante vittoria con il monegasco Vacherot con un doppio 7-5 ha incontrato nel derby azzurro Musetti che nel primo turno aveva battuto Kecmanovic in due set, sofferto il primo e vinto facilmente il secondo nel quale onestamente il serbo è crollato.
Nel tanto atteso derby si è vista la differenza che c’è oggi in termini di esperienza, pesantezza di palla, intensità e accelerazione tra Luca e Lorenzo. Nardi non è mai entrato in partita e non è mai riuscito ad aprire il campo con il suo diritto giocato in anticipo e con naturalezza. Il doppio 6-0 non ha lasciato dubbi.
Nel turno successivo Musetti ha battuto Djokovic al terzo set. Nulla da fare nel primo nel quale entrambi non hanno giocato bene. Nel secondo dopo aver subito il break nel sesto gioco Lorenzo è riuscito a recuperare e giocando in spinta a riprendere in mano una situazione compromessa. Suo il decisivo break al dodicesimo game. Nella terza frazione la partita è diventata molto tattica e dopo l’interruzione per pioggia di circa un’ora Musetti è ripartito bene. Fondamentale è stato il break al settimo gioco che ha portato il carrarino a servire per il match dopo che il serbo ha tenuto il proprio turno nel nono.
L’incontro dei quarti ha visto un nuovo derby azzurro, questa volta con Sinner.
L’altoatesino nel primo match ha battuto Schwartzman che si è ritirato nella seconda frazione. L’argentino dopo aver perso nettamente il primo set, durante il quale aveva chiesto un medical time out per problemi alla spalla sinistra, è partito male anche nel secondo giocando fino al quarto game.
Partita di terzo turno dell’azzurro di tutt’altro impegno con Hurkacz. Il polacco che su questa superficie non si è mai espresso a livelli compatibili al suo ottimo valore di player da cemento e erba, dopo esser riuscito a vincere il primo set nel quale ha giocato lungo e preciso commettendo pochi errori anche nel secondo ha continuato a giocare i punti più belli e a mettere Jannik in difficoltà fino al match point del tie-break.
Da quel momento Sinner riusciva a vincere un punto lungo e difficile come solo i grandi campioni riescono a fare. Dopo aver conquistato il jeu decisif il braccio dell’azzurro si liberava, la sua palla diventava fluida, i punti arrivavano veloci e gradualmente Hubert senza più fiducia scompariva dal campo commettendo tantissimi errori e riuscendo a vincere un solo gioco.
Ai quarti di finale nel derby tra Musetti e Sinner vittoria facile dell’altoatesino che ha lasciato solo quattro game al compagno di Davis. Jannik è partito giocando profondo, molto aggressivo e spingendo tantissimo con il diritto. Questo ha messo in difficoltà il carrarino che forse risentendo della grande impresa del giorno precedente con il serbo ha fatto fatica ad entrare nel match e ha giocato bene solo in certi momenti che chiaramente non sono bastati per fare partita pari.
Berrettini dopo aver battuto abbastanza facilmente lo statunitense nato in Francia Cressy, per nulla abituato a questa superficie, ha affrontato e battuto al secondo turno Francisco Cerundolo. Matteo dopo essere partito molto bene, determinato al servizio e con buone variazioni portandosi fino al 5-0 ha subito il rientro dell’argentino che ha incominciato a colpire bene la palla, ha giocato molto bene in risposta ed è riuscito a vincere sette giochi di fila.
Il secondo set dopo un andamento equilibrato con la palla del romano che ha ricominciato a correre abbastanza fluida è stato incamerato da Matteo al tie-break vinto in modo netto. Nella terza frazione è stato decisivo il break ottenuto da Berrettini nel quinto gioco.
Sonego dopo aver esordito con una straordinaria vittoria con Humbert al terzo set annullando quattro match point, ha incrociato la racchetta con Medvedev. Il match si è rivelato proibitivo per il torinese che ha iniziato male commettendo molti errori con i fondamentali da fondo. Nella prima frazione Lorenzo, che ha vinto solo tre giochi, ha subito il break al suo primo turno alla battuta, ha annullato una palla break e due palle set. Anche nel secondo ha continuato a giocare piuttosto male senza mettere in difficoltà l’avversario. L’azzurro si è fatto strappare il servizio al terzo gioco ed è uscito mentalmente dal campo perdendo all’ottavo gioco.