Daniil quest’anno ha avuto un ottimo inizio. Dopo lo Slam australiano ha centrato cinque finali in cinque tornei disputati perdendo solo a Indian Wells da Alcaraz.
Sul campo centrale dell’Hard Rock Stadium finale tra Daniil Medvedev (4) e Jannik Sinner (10). I precedenti sono a vantaggio del moscovita che ha vinto tutti cinque gli incontri. L’ultima è stata la finale a Rotterdam dello scorso febbraio. Anche questa volta Jannik, che proveniva dalla dura partita di semifinale con Alcaraz, non è riuscito a battere Daniil.
Sinner ha perso in due set, solo nel primo è rimasto in partita. Ha iniziato servendo bene ma giocando palle senza molte variazioni. I diversi scambi centrali non hanno facilitato l’altoatesino che ha dovuto annullare all’inizio subito una palla break. Jannik che ha realizzato buone costruzioni d’attacco e volée ha avuto diverse palle per strappare il servizio che sono state prontamente annullate. Nel quinto e sesto game un break e un immediato controbreak hanno riportato i player in parità fino al decimo gioco. Nel dodicesimo alcuni errori di diritto dell’azzurro che sembrava un po’ privo di forze hanno consentito al moscovita di salire sul 15-40 e di chiudere la frazione al primo set point.
Nel secondo set si sono evidenziate ancor di più le difficoltà di Sinner che era molto affaticato, sofferente per il caldo umido e con le gambe pesanti. Dopo aver perso subito il servizio, un paio di errori di Medvedev e due buoni punti dell’altoatesino gli hanno permesso di controbrekkare ma non è bastato. Jannik ha perso per la terza volta il servizio e Daniil è riuscito a consolidare il vantaggio e a chiudere al nono gioco senza concedere punti.
Medvedev per arrivare in finale ha battuto nettamente Carballes Baena al secondo turno, non ha giocato con lo slovacco Molcan che si è ritirato prima dell’incontro, ha vinto facilmente con Halys lasciandogli sei giochi, ha superato ai quarti la sorpresa Eubanks, partito dalle qualificazioni, e ha battuto in semifinale il suo compagno di squadra Khachanov in un match giunto al terzo set.
Daniil dopo aver battuto in modo netto Carballes Baena e non giocato con Molcan, ha superato anche il francese Halys che incontrava per la prima volta in tornei Atp. Il primo set è stato sicuramente più equilibrato. Il break decisivo è arrivato al quinto gioco. Nel secondo Daniil ha chiuso con molta facilità.
Anche l’incontro ai quarti di finale con lo statunitense Eubanks, la rivelazione del torneo partito dalle qualificazioni, non si è rivelato un difficile impegno. Daniil lo ha inizialmente sottovalutato ma dopo essersi trovato 3-3, successivamente alla breve interruzione per pioggia, è riuscito a brekkare e ha consolidato il vantaggio chiudendo la prima frazione al nono gioco.
Lo statunitense non avendo le armi per contrastare il gioco del moscovita cercava, appena vedeva uno spiraglio, di avventurarsi a rete ma con scarsi risultati. Medvedev dopo essersi portato avanti di un break nel sesto gioco subiva abbastanza inaspettatamente la reazione di Eubanks che nonostante la netta differenza tecnica e tattica riusciva a ritornare in parità all’ottavo gioco e a rimanervi fino al decimo. Decisivi per il russo sono stati i successivi due game nei quali prima ha strappato il servizio e poi ha chiuso al terzo match point.
Nel derby moscovita tra Daniil e Karen, entrambi del 1996, ha vinto il favorito anche se Karen nell’ultimo anno è tornato a giocare su buoni livelli. Dopo un primo set, in cui si è visto un rendimento non ancora alto, finito al tie-break a favore di Daniil dopo un suo primo break all’ottavo gioco e con un inaspettato controbreak di Karen, la seconda frazione ha avuto una pronta reazione di Khachanov che ha giocato con attenzione portandosi prima 3-0, poi 5-2 e chiudendo al nono gioco. Il match diventato più divertente e in alcuni tratti anche bello è stato deciso al terzo set a favore di Daniil che dopo un inizio con troppi alti e bassi è migliorato al servizio, è riuscito a brekkare nel quarto gioco grazie anche ad errori dell’avversario e ha chiuso in modo spettacolare al nono.
Sinner, anche lui partito con il bye dal secondo turno, prima di giungere in finale, in un percorso più complicato, ha battuto Djere, Dimitrov (21), Rublev (6), ai quarti di finale Ruusuvuori e in semifinale Alcaraz (1).
Sinner ha superato Djere in due set lasciandogli solo sei giochi e non ha deluso neanche con Dimitrov. Il primo set è stato quasi a senso unico con l’azzurro molto concentrato fin dai primi scambi e che ha dimostrato buona solidità da fondo. I break al quinto e al nono gioco hanno suggellato la frazione.
Nel secondo la musica è cambiata, il bulgaro ha verticalizzato maggiormente e ha cercato di aprirsi gli angoli. Dimitrov ha approfittato di alcuni cali di concentrazione di Jannik per brekkare una prima volta ed una seconda al quinto gioco, ma l’azzurro è stato bravo, grazie alla complicità di Grigor, a raggiungerlo entrambe le volte. Decisivi per il risultato finale sono stati il settimo e il decimo gioco nei quali l’azzurro ha giocato aggressivo in risposta chiudendo il match.
Ottima prestazione di Sinner anche con Rublev con il quale nei quattro precedenti ha vinto i due nei quali non si era ritirato.
Jannik ha iniziato molto bene in modo aggressivo e giocando meglio sulla diagonale del rovescio. Due break gli hanno spianato la strada per la prima frazione.
Nel secondo il russo ha iniziato meglio ed è rimasto in vita con il servizio. In questo parziale c’è stato più tennis e gli scambi si sono allungati. Decisivo ancora una volta è risultato il settimo gioco nel quale l’azzurro ha brekkato continuando a distribuire al meglio e con tanta sicurezza la palla. Anche il decimo gioco è stato lottato ma Sinner comunque ha chiuso il match con molta sicurezza.
Anche la partita dei quarti di finale con il finlandese Ruusuvuori Jannik, che l’ha sempre battuto nei quattro precedenti, l’ha vinta in due set. Nel primo non si è visto un tennis straordinario e l’azzurro ha fatto il minimo per rimanere in vantaggio controllando la frazione, ha brekkato al quinto e al nono gioco. Nel secondo set, che ha avuto circa due ore di interruzione per pioggia, Jannik è scappato avanti brekkando al primo turno del finlandese e poi ancora nel sesto game. Il livello del match progressivamente è salito e sono aumentati gli scambi avvincenti. L’azzurro ha chiuso nel settimo gioco con un ace.
Nella partita di semifinale ha battuto Alcaraz al terzo set. Tra i due giovani player che si sono già incontrati cinque volte ma che sicuramente giocheranno molti altri match sempre più importanti, è avanti 3 a 2 l’altoatesino. Nel match l’azzurro ha migliorato il rendimento sulla prima e ha forzato di più la seconda per evitare di essere attaccato, ha giocato benissimo nello scambio di pressione con diritti e rovesci che partivano da ogni direzione.
Dopo essere giunti 6-6 la frazione è stata decisa al tie-break vinto dal murciano. Dopo un secondo set deciso a favore di Jannik con un break al nono, il terzo ha visto l’azzurro sempre in spinta non concedere quasi più nulla. I due break a suo favore sono giunti subito all’inizio e al settimo game.
Gli italiani presenti nel tabellone principale erano Fognini, Berrettini (19), Sonego e Musetti (18).
Fognini ha perso subito con Struff. Il ligure che si trova in 91esima posizione ha rimediato la settima sconfitta su otto incontri disputati nel 2023. Fabio è partito lento e dopo aver fatto il controbreak al settimo gioco si è fatto raggiungere e poi superare dal giocatore di Warstein. Dall’ottavo gioco ha subito un passivo di dieci punti a 1 che gli è costato la frazione. L’azzurro ha continuato a combattere nel secondo set.
Fabio con tenacia è riuscito a chiudere al dodicesimo gioco dopo aver meritatamente ottenuto il break nell’undicesimo grazie ad un errore di Jan Lennard che sbagliava uno smash su un lob difensivo.
La frazione decisiva è stata caratterizzata da un buon spettacolo che ha divertito il pubblico. Non si sono viste tuttavia palle break fino al decimo gioco con il tedesco in vantaggio 5-4. Era sembrato che Fabio riuscisse a tenere abbastanza facilmente il proprio turno alla battuta ma un diritto in rete e un rovescio di poco fuori hanno dato a Struff la vittoria.
Berrettini ha deluso ancora. Matteo ha perso in due set finiti al tie-break con il californiano Mackenzie McDonald. I primi game sono scivolati abbastanza velocemente con un sostanziale equilibrio. Anche il jeu decisif è stato molto equilibrato fino all’8-8. Poi una risposta sbagliata di diritto dell’azzurro e un suo errore gravissimo di diritto che è finito in rete con tanto campo a disposizione hanno chiuso la frazione.
Anche il secondo set è stato abbastanza equilibrato con il californiano bravo dal punto di vista tattico, preciso e che faceva muovere Matteo appena ne aveva la possibilità. La frazione è stata decisa dal tie-break. Dal 5-5 un attacco vincente di McDonald e un diritto di Matteo finito sul nastro hanno dato la vittoria al californiano.
Musetti non è riuscito a vincere il primo incontro. Era contrapposto al ventunenne ceco Jiri Lehecka, giocatore in ascesa che si trova in 44a posizione. Dopo un primo set perso da Lorenzo per 6-4 con il servizio ceduto al settimo gioco, anche il secondo si è concluso con il medesimo risultato ma con il servizio ceduto nel game iniziale. Lehecka è stato propositivo e aggressivo con palle più potenti giocate con i piedi vicini alla linea di fondo e ha concesso poco all’azzurro.
Sonego è giunto agli ottavi e ha riscattato la pessima prestazione di Indian Wells battendo giocatori che sono posizionati in classifica meglio di lui.
Dopo aver battuto Thiem in due set, giocatore in crisi profonda, molto falloso e con notevoli cali di concentrazione durante il match, peraltro solo la prima frazione è stata equilibrata e finita al tie-break, ha avuto la meglio anche di Evans.
Ancora una volta Sonego è partito nel peggior modo possibile e ha faticato ad entrare in partita. Dopo aver ceduto il primo set l’azzurro ha continuato a soffrire ma è riuscito con ottimi punti in risposta a brekkare nel quarto gioco e a chiudere la frazione al nono game.
Nel terzo set, chiuso all’ottavo, Lorenzo ha liberato finalmente il braccio e dopo aver salvato quattro palle break e aver strappato il servizio due volte si è trovato avanti 3-0. Nei giochi successivi ha dovuto tuttavia sudare parecchio per evitare il rientro del giocatore di Birmingham che ha avuto molte palle break.
L’incontro di terzo turno ha visto il piemontese opposto a Tiafoe. Dopo l’ottima prestazione di pochi mesi fa in Coppa Davis Lorenzo l’ha battuto nuovamente in due set lasciandogli solo sette giochi. Il vero punto di svolta nel match è stato il servizio, non tanto gli ace, ma l’altissima percentuale di prime messe in campo e un eccellente rendimento anche con la seconda.
Determinanti sono stati i break nel quarto gioco del primo e nel game iniziale del secondo. L’azzurro ha continuato a spingere e ha tenuto alta la concentrazione nonostante l’interruzione di oltre due ore per il temporale verso la fine della frazione.
Sonego non è riuscito a ripetere la buona prestazione con Tiafoe e battere Cerundolo agli ottavi. Dopo aver iniziato con una maggiore spinta e aver avuto una buona percentuale al servizio che gli hanno consentito di chiudere il primo set in vantaggio, nel secondo e nel terzo ha perso incisività, ha commesso molti errori gratuiti. Nel contempo è salito il rendimento di Francisco che ha fatto valere un diritto più potente.
Sia nella seconda che nella terza frazione Lorenzo ha dovuto inseguire. Dopo venti minuti era sotto 0-4 nella seconda e anche nella terza ha perso subito il servizio con l’inerzia del match che è passata nelle mani dell’argentino che ha allungato fino al 5-1.
Nel tabellone delle qualificazioni erano presenti Bellucci e Arnaldi (14). Entrambi non hanno superato il primo turno perdendo rispettivamente dal cinese Zhang e dallo slovacco Klein. Bellucci ha raccolto solo quattro game mentre Arnaldi ha perso 6-4 al terzo.