I precedenti tra Daniil Medvedev (4) e Jannik Sinner (10) dicono 5 a 0 per il moscovita. L’ultima volta si sono incontrati il 19 febbraio alla finale di Rotterdam. L’altoatesino riuscì a giocare al meglio solo il primo set, poi le sue difese, gioco dopo gioco, si esaurirono e il moscovita lo strangolò nella sua strategia fatale fatta di scambi lunghi e asfissianti.
Oggi per vincere il primo Masters 1000 della carriera Jannik dovrà giocare un’alta percentuale di prime, buone seconde e provare variazioni che possano destabilizzare il muro di gomma di Medvedev. L’impresa è ardua ma non impossibile. Forza Jannik, l’Italia non solo tennistica, è con te.
Sinner ha iniziato servendo bene, soprattutto nei momenti difficili, ma giocando con palle abbastanza morbide senza molte variazioni. Si vedono diversi scambi centrali, troppi per lui. Il game con al servizio Jannik è molto lungo. L’azzurro annulla una palla break. Daniil nei primi due turni di servizio non ha ancora perso punti. Jannik gioca da fondo forzando solo poche volte e con quasi nessuna variazione. 2-2.
Due doppi falli di Medvedev e un buon punto in spinta danno all’altoatesino la prima palla break che viene annullata. Un errore di Daniil in spinta concede un’altra palla break che viene annullata da un buon servizio. Jannik continua a collezionare palle break. La quinta è quella buona. Scende a rete dopo una buona costruzione d’attacco e chiude con una volée di diritto. Arriva immediato il controbreak di Medvedev che da fondo distribuisce bene la palla e copre con facilità il campo. 3-3.
Il settimo e l’ottavo gioco sono interlocutori. Si vede qualche errore di troppo. 4-4. Nel cambio di campo precedente Jannik ha preso degli integratori per un calo di energie fisiche. Ci sono 35 gradi percepiti. Lo stadio è un catino infuocato.
Il nono gioco è vinto a 0 da Medvedev. L’altoatesino deve giocare una partita nella quale è obbligato a rischiare. Deve mettere pressione appena ne ha la possibilità. Lo fa nel decimo game nel quale serve molto bene. 5-5. Anche Daniil nonostante un doppio fallo non sbaglia al servizio. Si è garantito almeno il tie-break. Jannik sembra un po’ privo di forze. Speriamo che abbia un guizzo di rivalsa. Daniil va sul 15-40. Ha quindi un doppio set point. Gli basta il primo. Troppi gli errori di diritto di Sinner che non riesce a giocare come sa. 7-5 Medvedev.
Certamente con Alcaraz avevamo visto Sinner più reattivo. In questo primo set Medvedev ha vinto 12 punti di più. Ha quindi meritato. Ora per vincere ci vuole un’impresa.
Le gambe di Sinner sono pesanti, sembra molto affaticato. Sta soffrendo il caldo umido e perde il primo turno al servizio. Un paio di errori di Medvedev e due buoni punti di Sinner gli permettono di controbrekkare ma non basta perché perde per la terza volta consecutiva il servizio. La partita è più che compromessa. Jannik sta pagando anche il grande sforzo che ha dovuto fare per battere Alcaraz. Il moscovita consolida il vantaggio. 4-1 Medvedev.
Il sesto e il settimo game dimostrano ulteriormente che Jannik oggi non è in giornata mentre il russo non sta concedendo quasi nulla. 5-2. Sinner vince velocemente l’ottavo game. Arrivano tre match point consecutivi per Daniil che con un servizio vincente chiude il game senza concedere punti. 6-3 Medvedev.
Purtroppo oggi Sinner non c’era dal punto di vista fisico. Non è riuscito a fare di più. Non si deve assolutamente deprimere perché torna da questa trasferta con le tasche piene di nuove esperienze e di punti che lo fanno entrare di nuovo nella top ten. Sarà n°9 a poche centinaia di punti da posizioni ancora più allettanti.
Medvedev vince per la prima volta a Miami e si dimostra un giocatore straordinario sul cemento. E’ il quinto Masters 1000 che vince. L’ultimo a Toronto il giorno di Ferragosto del 2021. Da domani sarà n°4 della classifica Atp.
Medvedev-Sinner 7-5 6-3