Il serbo torna alla vittoria sulla terra rossa parigina dopo il 2016 e il 2021.
Novak Djokovic (3), alla settima finale, ha incontrato Casper Ruud (4) che vi era già arrivato nel 2022. Casper era al primo impegno importante di stagione. Novak ha già vinto l’Open d’Australia. I precedenti vedono il serbo sempre vincitore: due volte al Foro Italico e sempre due alle Finals di Torino.
Buon inizio del norvegese che con colpi arrotati e lunghi ha approfittato della partenza non performante del serbo ed è riuscito a portarsi prima 3-0 e poi 4-1, successivamente ha subito il rientro di Nole che con colpi fluidi nel settimo gioco ha controbrekkato ed è ritornato in parità annullando una palla break. Il set si è deciso al tie-break nel quale Novak, dopo aver ottenuto subito un minibreak, con colpi spettacolari ed alcuni errori di Casper ha dominato nettamente.
Nella seconda frazione il serbo è partito in modo completamente diverso, è apparso più tranquillo, reattivo e i suoi movimenti erano più fluidi. Dopo essersi portato sul 3-0 ha continuato a controllare tranquillamente il gioco e a mettere la palla dove voleva. La reazione del norvegese annullando due palle break nell’ottavo gioco è servita ad evitare un parziale più pesante.
Nel terzo set Casper ha provato schemi diversi scendendo maggiormente a rete ma Nole che ha giocato d’anticipo con palle veloci ha alzato prepotentemente il livello non consentendo all’avversario di cambiare l’inerzia della partita. Dopo un parziale di 5-5 il serbo è riuscito a brekkare con un bel rovescio vincente incrociato e a chiudere nel dodicesimo gioco.
Djokovic per arrivare in finale ha eliminato lo statunitense Kovacevic, Fucsovics, Davidovich Fokina (29), agli ottavi il peruviano Varillas, Khachanov (11) e in semifinale Alcaraz (1).
I primi match per Nole sembra che siano propedeutici a quelli più impegnativi degli ultimi turni. Dopo aver battuto lo statunitense Kovacevic, oltre la centesima posizione del ranking e giocatore prevalentemente da tornei Challenger, ha superato l’ungherese Fucsovics sempre in tre set con una prima frazione terminata al tie-break vinto nettamente e lasciando all’ungherese negli altri due set solo tre giochi.
Al terzo turno Djokovic ha superato sempre in tre set, ma in un match decisamente più combattuto Davidovich Fokina. Lo spagnolo di origini russe ha impegnato il campione serbo per oltre tre ore e trenta. Sono stati tre sudatissimi set con i primi due terminati entrambi al tie-break. Vittoria sofferta in una giornata calda e con vento, un test importante che è servito per testare le condizioni di Nole.
Agli ottavi Djokovic ha incontrato e battuto il peruviano Varillas n°94 del ranking che è giunto all’appuntamento dopo aver battuto tra gli altri Bautista ma soprattutto Hurkacz che non è un terraiolo ma un ottimo giocatore. Turno decisamente diverso che ha visto dominare Nole in tutte le parti del campo e superare Juan Pablo sempre in tre set ma in circa due ore.
Match diverso quello che ha visto affrontarsi Djokovic con Khachanov. Karen, grande atleta molto resistente dal punto di vista fisico ha impegnato il serbo riuscendo a strappargli il primo set. Nel secondo il rendimento del serbo è aumentato e i due giocatori sono rimasti appaiati fino al jeu decisif vinto da Nole a 0 con lungolinea e vincenti che non hanno dato opportunità al russo.
Nel terzo e quarto set il rendimento di Nole è salito ancora, i suoi colpi sono diventati più fluidi e ha incominciato a disegnare meglio il campo facendo muovere di più l’avversario. La terza frazione è stata chiusa all’ottavo gioco con due break a favore. Nel quarto il russo dopo il break subito nel terzo gioco è riuscito a rimanere in scia e a ritornare in partita nell’ottavo game sfruttando errori banali del serbo che ha reagito immediatamente controbrekkando nel gioco successivo e chiudendo nel decimo senza concedere più punti.
In semifinale ha battuto Alcaraz. Il murciano è partito contratto e poco sciolto nei movimenti, ha subito il break nel quarto gioco e non è riuscito a trovare le solite soluzioni vincenti. La seconda frazione è stata più equilibrata e Carlos dopo fasi alterne è riuscito a chiuderla al dodicesimo gioco strappando la battuta a 0. All’inizio del terzo improvvisamente si è verificato l’episodio che ha deciso il match, il murciano è stato colpito dai crampi che hanno compromesso la partita.
Ruud ha battuto Elias Ymer, Zeppieri, entrambi qualificati, il cinese Zhang, agli ottavi Jarry, Rune (6) e in semifinale Zverev (22).
Casper dopo aver vinto all’esordio con Elias Ymer ha battuto il nostro Zeppieri proveniente dalle qualifiche. Il laziale ha perso contro un avversario che per esperienza e gioco gli era superiore. Ha comunque lottato ed è riuscito a strappargli il terzo set. Nel quarto Giulio dopo aver portato la partita in una provvisoria parità ha avuto problemi di crampi che hanno compromesso il proseguo dell’incontro.
Nel terzo turno il norvegese ha battuto in recupero il cinese Zhang. Casper dopo aver perso il primo è riuscito a controllare il match vincendo i tre successivi lasciando complessivamente nove giochi.
Ruud agli ottavi ha sconfitto Jarry, match che è stata la rivincita di quello di due settimane prima a Ginevra quando aveva avuto la meglio il cileno. La vittoria con Nicolas è stata lottata e sofferta ma il norvegese l’ha conclusa in tre set. Dopo aver vinto il primo al tie-break, nel secondo il norvegese è riuscito a riprendere un parziale e chiuderlo al dodicesimo game dopo che il nipote di Fillol ha avuto la palla del 5-1 e servizio. Anche il terzo è stato concluso con il medesimo risultato a dimostrazione della volontà messa dal cileno.
Ai quarti di finale Ruud ha battuto Holger Rune. I due giocatori nordici si incontrarono anche l’anno scorso sempre ai quarti e la partita ebbe degli strascichi polemici. Inizio di partita fulminante per Ruud che giocando palle alte profonde ha messo subito in difficoltà il danese che commettendo molti errori e giocando con fretta si è trovato sotto 3-0. Holger dopo aver annullato le palle per il 4-0 ha subito un secondo break nel sesto e ha perso la frazione.
Anche nel secondo sono continuati gli errori di diritto di Holger che colpiva la palla con poca sensibilità. Casper che ha continuato a giocare profondo e preciso costringendo il danese a rincorrere quasi sempre è riuscito a chiudere all’ottavo gioco. Nel terzo Holger, complice il norvegese che ha commesso molti errori, ha incominciato a far male con palle profonde e velocissime e scendendo maggiormente a rete è riuscito a chiudere il parziale al nono gioco.
Ruud nel quarto set è ritornato attento e facendo valere l’esperienza ha brekkato nel quarto gioco e ha allungato nel quinto. Casper dopo aver contenuto il ritorno di Holger è riuscito con una serie di servizi vincenti a chiudere il match nel nono gioco.
In semifinale il norvegese ha battuto nettamente Zverev. Il norvegese è partito decisamente meglio e con i suoi ritmi alti ha costretto all’errore il tedesco che ha concesso molto sul rovescio. Dopo i primi due break iniziali, uno per parte, a Casper è riuscito l’allungo che gli ha consentito di chiudere la prima frazione al nono gioco.
Sascha ha iniziato il secondo parziale in modo diverso, ha lasciato andare il braccio cedendo un solo punto nei primi due turni alla battuta. Nel terzo gioco ha avuto la grande occasione ma non ha sfruttato le tre occasioni per brekkare. Occasione che non si è lasciata sfuggire il norvegese nel settimo quando Alexander giocando malissimo ha perso la battuta a 0. Casper ha chiuso poi in totale controllo al decimo gioco. La terza frazione praticamente non si è giocata, Zverev senza più grinta e totalmente passivo ha ceduto il set in poco più di trenta minuti.
Gli italiani ammessi direttamente nel tabellone erano Matteo Arnaldi, Lorenzo Musetti (17), Fabio Fognini, Marco Cecchinato, Lorenzo Sonego, Jannik Sinner (8), a questi si sono aggiunti, provenienti dalle qualificazioni, Flavio Cobolli, Andrea Vavassori e Giulio Zeppieri.
Arnaldi ha esordito per la prima volta in un tabellone principale di Slam con il colombiano Galan battendolo al quarto set. Matteo dopo aver perso la prima frazione, probabilmente per l’emozione, nella seconda è partito più sciolto, meno bloccato e dopo aver cancellato diverse palle break ha chiuso con buone soluzioni vincenti. Il terzo, approfittando della confusione tattica del colombiano che ha perso improvvisamente il senso del gioco, è stato vinto in totale controllo strappando tutti i giochi all’avversario. Nel quarto set due break a favore hanno consentito al sanremese di chiudere il match.
Al secondo turno è stato fermato da Shapovalov. Il canadese, pur non essendo quest’anno particolarmente in forma e non un giocatore da terra, ha fatto valere la sua esperienza controllando il match. Matteo dopo aver perso il primo raccogliendo solo due game è riuscito a vincere il secondo giocando lungo e profondo. Denis che ha fatto vedere solo in parte il suo immenso talento è riuscito a strappare il servizio al sesto gioco del terzo e al quinto e nono della quarta frazione vincendo così l’incontro.
Musetti al primo turno ha battuto facilmente Mikael Ymer. Dopo un inizio non facile il carrarino ha trovato il suo gioco e migliorato la posizione in campo e questo gli consentito di vincere il primo set. Nel secondo e terzo il rendimento di Lorenzo è salito ulteriormente e deliziando il pubblico con il meglio del suo repertorio ha vinto in controllo il match.
Al secondo turno ha battuto in tre set il russo Shevchenko mostrando un repertorio di primissimo livello. Alla potenza di Alexander il carrarino ha opposto il fioretto facendo divertire il pubblico con colpi spettacolari.
Al terzo turno un’altra ottima prestazione di Musetti che ha battuto Norrie sempre in tre set. L’azzurro è partito centrato fin dai primi colpi mostrando un gioco con molte variazioni e con palle sempre diverse per direzione e lunghezza. I primi due set sono stati perfetti con tre soli game ceduti. Nel terzo l’inglese è apparso più determinato mentre Lorenzo sembrava più teso e commetteva più errori. Cameron è riuscito a rimanere appaiato fino all’ottavo game poi il break al nono è stato decisivo per le sorti del match.
Disco rosso per il carrarino agli ottavi con Alcaraz che ha vinto in tre set. Lorenzo ha iniziato bene strappando subito la battuta ma poi ha incominciato a controllare meno gli scambi e a commettere errori. Il match è durato poco più di due ore e nonostante alcuni colpi da grande artista l’azzurro non è sembrato avere un atteggiamento propositivo in campo. Lo spagnolo ha dettato i tempi di gioco lasciando solo sette game. I break sono arrivati al quarto e al sesto della prima frazione, al primo, al quinto e al settimo del secondo e al quinto e settimo del terzo set.
Fognini è arrivato al terzo turno. Dopo aver battuto Auger dominandolo con il suo talento, ha vinto con l’australiano Kubler mostrando la distanza abissale per talento e la facilità di gioco che ha con l’aussie. Al terzo turno, dopo un match durato quasi quattro ore, è stato sconfitto dal qualificato austriaco Ofner al quinto set dopo aver recuperato lo svantaggio al quarto vincendolo 6-1. L’austriaco è tornato a giocare in modo brillante e sicuramente con maggiori energie. Fabio ha subito il break al quinto e al settimo game. Sotto 2-5 l’azzurro, nonostante il controbreak all’ottavo non è riuscito a recuperare ulteriormente il divario e ha ceduto al decimo gioco.
Cecchinato ha giocato veramente male con Van Assche, giovane promessa francese. Marco ha sbagliato tattica, colpi e soluzioni alternative per provare a riportare il match su un binario possibile. Solo cinque i giochi vinti dal palermitano.
Sonego è giunto agli ottavi. Dopo aver superato i primi due turni che non erano facili, nel primo ha battuto lo statunitense Shelton che ha doti di alto livello ma sulla terra rossa europea ha pagato pegno, nel secondo ha vinto con Humbert al tie-break del terzo set esprimendo un tennis di alta qualità tecnica e agonistica, ha sconfitto al terzo Rublev in un match molto impegnativo che lo ha visto perdere i primi due set. L’azzurro è stato bravissimo a continuare a crederci, ha giocato aggressivo migliorando progressivamente e meritando una vittoria insperata.
Agli ottavi è stato sconfitto da Khachanov. Dopo aver vinto il primo set giocando bene in difesa, con una buona percentuale di prime e commettendo pochissimi errori, ha dovuto cedere la seconda frazione complice il servizio perso al quinto game. Il terzo, più combattuto, è stato perso dall’azzurro al tie-break per 9-7 con un doppio fallo finale.
Nel quarto il russo fin da subito ha commesso pochi errori, ha brekkato immediatamente e con un buon servizio, complice un Lorenzo sfiduciato e con scarse energie nervose e fisiche, è riuscito a brekkare anche nel sesto gioco.
Sinner dopo aver battuto abbastanza agevolmente il transalpino Muller in tre set si è dovuto fermare, a sorpresa, al secondo turno con Altmaier perdendo al quinto set con tre frazioni terminate al tie-break e senza sfruttare due match point al quarto set.
Cobolli proveniva dalle qualificazioni e accedeva per la prima volta in un torneo Slam. Nulla si poteva chiedergli nel match d’esordio con Alcaraz contro il quale ha fatto vedere qualche bella giocata.
Anche Vavassori, che proveniva dalle qualificazioni e si sta impegnando anche come singolarista, ha battuto al primo turno Kecmanovic, più avanti di lui di oltre cento posizioni e recuperando una partita già persa. Al secondo turno, dopo gli sforzi fatti anche nel doppio, è stato sconfitto dall’argentino Olivieri un player sicuramente alla sua portata.
L’ultimo qualificato Zeppieri al primo turno ha battuto Bublik, un giocatore che sulla terra non gioca al meglio, lottando fino al dodicesimo game del quinto set dimostrando forza e valore. Al secondo si è dovuto arrendere a Thiem, un player che per esperienza e gioco gli è superiore. Ha comunque lottato ed è riuscito a strappargli il terzo set.