Finale tra due non teste di serie.
Nick Kyrgios ci arriva dopo aver sconfitto Giron, Paul (14) e Opelka (4) sempre in due set, mentre con Tiafoe (10) nei quarti ha dovuto annullare diverse palle match. In semifinale ha battuto Mikael Ymer che ha giocato un ottimo torneo dopo un periodo abbastanza negativo.
Yoshihito Nishioka ha stupito tutti perché ha giocato la settimana della vita battendo Brooksby, De Minaur (11), Khachanov (7), Evans (16) nei quarti e sorprendentemente Rublev (1) in semifinale.
Parte estremamente concentrato l’australiano che brekka immediatamente e conferma. Fin dalle prime battute si vede la nuova versione di Nick che prova a giocare al meglio tutte le palle. Nishioka tiene a 15 il servizio e rimane in scia. 2-1 Kyrgios.
Il servizio è sicuramente l’arma in più del giocatore di Canberra che Yoshihito difficilmente riesce a controllare. Il giapponese ha un gioco abbastanza leggero ma sicuramente di buon livello. 3-2 Kyrgios.
Nel sesto gioco Nick commette alcuni errori di troppo con il diritto, annulla una palla break e chiude con un ace. Anche Nishioka serve buone prime e tiene il proprio turno di servizio abbastanza facilmente. 4-3.
L’ottavo e il nono game sono vinti abbastanza facilmente da chi serve. 5-4. Nick dopo aver ottenuto il break ha giocato con il giusto dispendio di energie e con relativa tranquillità vince il decimo gioco chiudendo con un ace al centro. 6-4 Kyrgios.
Si vedono diverse variazioni di gioco e non solo scambi da fondo campo. Forse c’è qualche errore di troppo. Ancora fatale per Nishioka il primo game nel quale si fa recuperare dal 40-15. Le risposte al servizio del player di Canberra partono spesso come fucilate e non sono controllabili. Conferma il break. 2-0 Kyrgios.
Il match sembra aver preso un indirizzo preciso. Mi sembra difficile che il giapponese possa recuperare perché sembra a corto di risorse psicofisiche contro un giocatore in controllo del match. 3-2 Kyrgios.
Al servizio soprattutto negli ultimi game Nick è quasi ingiocabile. Spinge anche con la seconda. 4-2 Kyrgios. Il tennista giapponese rimane vicino all’australiano anche se per lui il problema vero è strappargli il servizio. 4-3.
Nick pur non giocando in modo straordinario – lo abbiamo visto fare meglio – è concentratissimo sull’obiettivo. E’ proprio questo che fa la differenza con lo scorso anno perché è disposto a concedere molto meno. Nel nono game alla terza opportunità brekka nuovamente e chiude il match. 6-3 Kyrgios.
Nick forse è tornato a fare sul serio. Dopo la finale di Wimbledon che non gli ha dato punti per la classifica mondiale, oggi vince il settimo titolo in carriera. L’ultimo l’aveva vinto nel 2019 sempre a Washington dove sconfisse Medvedev in finale.
Kyrgios-Nishioka 6-4 6-3