La finale tra Daniil Medvedev (3) e Andy Murray è una delle migliori che ci si poteva attendere. Il moscovita che ha vinto domenica a Rotterdam sta risalendo la classifica, immagino che voglia tornare nella top five al più presto.
Murray dal canto suo è arrivato in finale passando attraverso diversi mach point annullati: 3 a Sonego e 5 e Lehecka. E’ alla 71esima finale Atp in carriera, ne ha vinte 46. L’ultima contro Wawrinka ad Anversa nell’ottobre del 2019.
Due i precedenti. Li ha vinti entrambi il russo, a Brisbane e a Miami, senza perdere un set.
Già il primo game, servizio Murray, è avvincente e lungo. Daniil alla quarta opportunità strappa il servizio. 1-0. Daniil dimostra di essere tornato in forma già dai primi scambi. Consolida facilmente il vantaggio. 2-0 Medvedev.
Il secondo turno di servizio del britannico ha tutt’altra storia rispetto al primo, lo vince senza concedere punti. 2-1. Nel quarto gioco il britannico ha una prima opportunità per rientrare annullata da un ace, una seconda con un diritto vincente a cui fa seguito un ottimo servizio. Lo scozzese manda fuori il rovescio in risposta che porta Daniil sul 3-1.
Andy sta provando a fare la partita ma Daniil è un muro di gomma che rimanda palle veloci e cariche quasi sempre senza fare errori importanti. Arriva il secondo break che lo issa sul 4-1. Il moscovita in vantaggio 40-15 commette qualche errore di troppo compresi due doppi falli e Murray accorcia le distanze. Il break tiene in vita il britannico nel primo set. 4-2.
Andy ha capito che deve muovere più il gioco per provare a competere con qualche possibilità di successo. Non basta rimanere a fondo a scambiare. Rimane vicino. 4-3.
I rovesci di Daniil sono veri fendenti che fanno male alla difesa del britannico che comunque sta lottando in modo leonino come al solito. Nell’ottavo gioco lo scozzese ha anche una opportunità per rientrare completamente in partita. 5-3.
Andy sceglie la via della rete sempre più spesso anche perché gli scambi lunghissimi gli piegano le gambe. 5-4. Medvedev chiude il set con due grandi prime. 6-4 Medvedev.
Murray deve alzare ulteriormente il livello, scendere il più possibile a rete e sperare che Medvedev sbagli da fondo maggiormente.
Come nel primo anche nel secondo set il break di Daniil arriva immediatamente e lo scozzese è costretto a rincorrere fin da subito. Andy sembra cedere perché l’avversario è di livello superiore ai precedenti player e le forze psicofisiche incominciano forse a diminuire. 2-1 Medvedev.
Con un passante di rovescio molto bello Medvedev annulla la palla break che avrebbe potuto riportare in parità lo scozzese. 3-1. Andy tiene bene con sicurezza il quinto game. 3-2.
Murray continua a giocare con lodevole impegno anche se il serbatoio non è quello di inizio settimana, è generoso e recupera da 40-15 Medvedev. Controbreak. 3-3.
Dopo un’ora e 30 di match per la prima volta il britannico è in vantaggio. Vince il settimo game senza concedere nulla. 4-3 Murray. Anche Medvedev vince a 0 il turno successivo. 4-4.
Al nono game c’è un break pesantissimo. Medvedev recupera da 40-0 e vincendo cinque punti consecutivi va a servire per il match. 5-4 Medvedev. Il diritto di Murray oggi è particolarmente falloso, sta facendo la differenza a favore del moscovita. Sul 40-30 Medvedev ha un match point che si autoannulla con un doppio fallo. Con un bellissimo lob di rovescio Daniil chiude il match. 6-4 Medvedev.
Vittoria meritata di Medvedev anche se Murray ha lottato fieramente fino alla fine. Per Daniil è il 17esimo titolo su 29 finali. La prossima settimana giocherà a Dubai. E’ prevedibile una semifinale con Djokovic.
Medvedev-Murray 6-4 6-4
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