Ieri avevo scritto che era difficile pensare ad una sconfitta di Novak Djokovic (1) contro Sebastian Korda nella finale del primo torneo dell’anno. Il figlio di Petr è arrivato ad un passo, ad un solo punto nel secondo set per compiere l’impresa.
La prima frazione si gioca soprattutto sulla diagonale di rovescio. Nole è nervoso, infastidito e falloso più del solito. Nel primo set il break è di Sebastian e arriva al nono game ma Nole reagisce in quello successivo, annulla tre set point sul 40-0 Korda e torna in parità. 5-5. Nel dodicesimo gioco è Nole ad avere la palla per chiudere la prima frazione evitando così un incerto tie-break. Lo statunitense reagisce con i suoi ottimi schemi d’attacco e porta Novak al jeu decisif che è molto tirato e giocato punto a punto fino al 10-8 conclusivo per lo statunitense.
Immagino che vinto il primo set Sebastian abbia incominciato a crederci. Ha continuato a far male con i suoi colpi lasciati partire dalla racchetta con molta fluidità. Le costruzioni d’attacco sono efficaci anche quando deve fronteggiare due palle break nel terzo game. I giochi sono comunque abbastanza rapidi anche se non manca il punto brivido che potrebbe dare la svolta all’intero match. Sul 6-5 30-40 Korda ha la grande occasione per chiudere la partita ma Nole è bravo ad indietreggiare e a chiudere con uno smash che non è sicuramente il colpo migliore del suo repertorio. 7-63 Djokovic.
Scampato il pericolo incominciano a fronteggiarsi due stati d’animo opposti. Quello di Nole si fa più sicuro mentre quello di Sebastian non può non risentire della grande occasione persa. Nole domina il tie-break e nel terzo set, anche se non brekka nel quarto game, lo fa nel decimo dove riesce a esprimere il meglio del suo gioco ma soprattutto del suo temperamento. Dal 40-15 per Korda il serbo infila quattro punti conclusivi, anche con la complicità dell’avversario, che gli consegnano il 92esimo titolo della carriera. 6-4 Djokovic.
Con la partita di oggi Nole ha dimostrato che può avere durante il match anche dei momenti di difficoltà e di nervosismo ma con la sua grande forza mentale riesce solitamente a superarli. Lunedi 16 incomincia l’Australian Open che lui ha già vinto nove volte. Mancherà Alcaraz e i suoi avversari più temibili a oggi non mi sembrano così in forma da essere in grado di sbarrargli la strada.
Il tennis ci insegna che da qui alle prossime tre settimane tante cose possono succedere ma Nole, dopo la mancata partecipazione dello scorso anno perché non si era vaccinato, è sicuramente da considerare come il giocatore da battere anche se non presiederà il tabellone.
Djokovic-Korda 68-7 7-63 6-4