Un dominio quasi assoluto ha permesso a Stefanos Tsitsipas di vincere il primo torneo 1000 in carriera, dopo le finali perse all’Open del Canada e al torneo di Madrid, battendo Andrej Rublev per 6-3 6-3. Mi aspettavo una partita molto equilibrata visti i precedenti che contavano tre vittorie a testa. Stefanos ha giocato senza alcuna titubanza e imprecisione già dai primi scambi e ha incantato con i suoi colpi efficaci e stilisticamente perfetti.
Il greco è apparso subito incontenibile con dei colpi da fondo straripanti in grado di spostare il russo costretto a difendersi e incapace di trovare sbocchi per giocare il suo diritto tamburellante che è di solito una grande fucina di punti. Già dal primo set Stefanos, partito concentratissimo, ha concesso pochissimi punti al servizio e ha risposto in modo perfetto. Gli è bastato brekkare alla prima opportunità per volare fino al 3-0 e chiudere 6-3 senza concedere al moscovita alcuna chance né tecnica né psicologica per riproporsi pericolosamente.
Chi ha pensato che nel secondo la musica sarebbe potuta cambiare non aveva fatto i conti con il greco quasi perfetto in tutte l’esecuzioni e con il russo molto falloso soprattutto con il suo colpo principale. Due nuovi break – il primo sull’1-1 e il secondo sul 5-3 – hanno regalato la prima vittoria a Stefanos in un torneo così importante, oltre al successo nel Masters del 2019, e la convinzione che ormai può ambire a mete ancora più alte.
Andrej e Stefanos sono tra i giocatori che nel corso degli ultimi mesi hanno corso più velocemente. Sicuramente questo sarà un match che prossimamente vedremo moltissime volte, un classico che potrebbe diventare un giorno anche finale Slam.