Per gli azzurri presenti saranno poche le speranze di ottenere buoni risultati.
Già inserito il 7 maggio 2022 nelle News
Ad inizio 2022 erano in molti a sperare che questo fosse l’anno buono per il tennis italiano dopo un 2021 inaspettato e straordinario. Domani incomincia il nostro torneo, quello che non vinciamo dal 1976, l’anno magico per il tennis italiano quando Panatta si aggiudicò il titolo sconfiggendo Vilas.
Da allora solo la finale di Zugarelli contro Gerulaitis l’anno successivo e poi solamente qualche buon risultato. Abbiamo ancora negli occhi la semifinale che Sonego ha giocato al cospetto di Djokovic.
Quest’anno ci presentiamo come peggio non potremmo. L’assenza di Berrettini è pesante perché il romano e ha la possibilità di fare bene al Foro Italico. Non credo che lo rivedremo prima dei tornei sull’erba, difficilmente andrà a giocare al Roland Garros.
All’assenza di Matteo si è aggiunta all’ultima ora quella di Musetti. Giovedì a Madrid contro Zverev, con il quale non stava giocando una partita alla pari, si è dovuto ritirare per problemi fisici. Lorenzo è il tennista perfetto per esaltare l’esigente pubblico romano.
Sono convinto che entro qualche anno potrebbe vincere gli Internazionali d’Italia. Estro, tocco, fantasia ma anche concretezza non sono doti che gli mancano di certo. Nel suo caso bisogna saper attendere, ma credo che sia il giocatore giusto per far rivivere i giorni esaltanti di Adriano. Non dobbiamo dimenticare che ha vent’anni.
Sinner non è in forma fisicamente e moralmente. Con Aliassime ha giocato una delle peggiori partite da professionista. Ha perso parte del suo tennis e non ha ancora acquisito quello che gli dovrebbe far fare il salto di qualità verso la vetta. Per arrivare in cima ci vuole tempo, speriamo solo che abbia scelto compagni di cordata affidabili.
Sonego è in crisi profonda di fiducia e quindi di risultati. Non mi sembra in perfette condizioni fisiche ma soprattutto ha perso la capacità di saper vincere. Quando è in lotta, a differenza dell’anno scorso, gioca male. Non trova più le energie psicofisiche che gli facevano vincere partite insperate.
Fognini è vicinissimo ai 35 anni. Credo che il meglio del suo tennis lo abbia già dato. A Roma comunque non è mai andato oltre i quarti di finale. Gioca bene un match, il giorno successivo non riesce a esprimersi. Con i più forti mi sembra tagliato fuori. Anche la classifica di n°51 testimonia questo periodo di crisi.
Saranno presenti anche le wild card Cobolli, Arnaldi, Passaro e Nardi ai quali non possiamo chiedere miracoli. Sia per loro un’esperienza formativa e il primo passo verso il tennis che conta.
Salvo miracoli che oggi è difficile immaginare non penso che ci saranno degli italiani protagonisti nel week end della prossima settimana. Aspetto, ovviamente, smentite.