Oggi si giocano gli ottavi di finale della parte alta del tabellone. Due degli incontri ci interessano direttamente. Se Zverev–Sinner era il match che tutti si aspettavano, Berrettini dovrà affrontare un player assolutamente impronosticabile. Tale Oscar Otte, qualificato tedesco, che in pochi conoscevano e che in questo torneo ha già sconfitto prima Sonego e l’altro ieri Seppi.
Anche se c’è un detto famoso che potrebbe portare male al romano, credo che Matteo sia il grande favorito del match. Il tedesco è efficace al servizio e ha discrete accelerazioni, in particolare con il diritto, ma Berrettini è player completo, con un carisma e uno status conquistati negli ultimi due anni che non potranno non farsi sentire.
Purtroppo dopo Wimbledon i suoi programmi sono completamente saltati e si è dovuto rimettere in corsa con pochissimo tennis nelle gambe, ma questo avversario per un ottavo di finale di uno Slam è il meglio che gli poteva capitare.
Dovrà fare i conti con l’entusiasmo del tedesco e con la sua autostima che in questi giorni è sicuramente aumentata. Vive in una specie di sogno, in una condizione che non ha mai provato e quindi potrebbe soprattutto nel primo set essere pericoloso, ma non credo che possa andare oltre.
L’anno scorso agli ottavi di finale del Roland Garros, quello giocato in autunno per via della pandemia, Sinner batté Zverev in quattro set. Ai miei occhi in quei giorni sembrò quasi un sorpasso. Mi ero sbagliato. Da allora, e soprattutto negli ultimi mesi, Sinner nonostante la finale di Miami, la vittoria di Washington e il best ranking, non ha più convinto a pieno.
Diverse sconfitte inaspettate, alcune partite giocate male e soprattutto un’evoluzione tecnico-tattica che pensavamo più lineare hanno lasciato qualche dubbio. Anche in questo torneo alterna momenti felici ad altri nei quali gioca male.
Zverev invece, ad onor del vero bisogna ricordare che il tedesco ha quattro anni di più e una carriera già abbastanza lunga, sembra molto più convinto e concentrato sugli obiettivi. Dopo la vittoria olimpica ha ottenuto il successo anche a Cincinnati e sembra intenzionato a scalare ulteriormente la classifica. Jannik quindi lo incontra in uno dei momenti più felici della sua carriera. Il match è molto difficile ma noi crediamo nelle doti mentali del giovane altoatesino capace spesso di dare il massimo quando gli ostacoli possono sembrare quasi insormontabili. Il tedesco parte favorito, ma vedremo.
Anche gli altri due ottavi di finale, quelli che non ci riguardano direttamente, sono molto interessanti. Uno dei due, Djokovic–Brooksby, è segnato dal pronostico. Sembra difficile immaginare una ipotetica sconfitta del serbo, ma credo che il giovane statunitense, gran diritto e più in generale ottimi fondamentali, che si è messo in luce quest’estate nei tornei americani, possa perlomeno impegnare nella prima ora di gioco Nole come hanno fatto Rune e Nishikori.
Tra Opelka e Harris non darei per scontata la vittoria dello statunitense. Il sudafricano vale già oggi una classifica almeno da primi trenta e il suo diritto giocato sulle righe, la mobilità e una buona risposta potrebbero mettere in difficoltà Reilly. Ovviamente quando si parla del gigante statunitense molto passa dal rendimento del servizio e dalla capacità di iniziare il gioco da parte dell’avversario. Da questo punto di vista il sudafricano potrebbe essere pane abbastanza amaro per i suoi denti.