I player italiani dovranno difendere molti punti in classifica ma non stanno attraversando un buon periodo.
Già inserito il 5 aprile 2022 nelle News
Cosa possiamo prevedere per i tennisti italiani nel mese di aprile? Spero di sbagliarmi ma ho il sospetto che non sarà per nulla facile. In questo momento i nostri top non stanno vivendo il loro periodo migliore ma dovranno fare bene se vorranno mantenere una classifica dignitosa. Il treno dell’Italiantennis al quale ho fatto spesso riferimento, per motivi diversi, è quasi fermo.
Matteo Berrettini, attualmente n°6 della classifica mondiale, è di nuovo bloccato ai box. Il romano allievo di Santopadre non riesce a giocare con regolarità, anzi a dir il vero è stato costretto a saltare troppi appuntamenti. Dopo la straordinaria cavalcata all’Australian Open fermata da Nadal in semifinale, Slam nel quale ha battuto Alcaraz, ha giocato solo a Rio dove è stato sconfitto dal ragazzo di Murcia in un match molto condizionato dalla pioggia e a Indian Wells dove è uscito da Kecmanovic. Quando si gioca poco le condizioni non possono essere soddisfacenti.
La scorsa settimana ha subito un delicato intervento alla mano destra per rimuovere un edema. Difficile rivederlo prima degli Internazionali d’Italia. In questo mese ha 385 punti in uscita, un buon gruzzoletto. Il problema vero è capire in che condizioni tornerà in campo.
Anche Jannik Sinner (12) non si può certo dire che si trovi in un momento felice della sua carriera. Dopo l’Australian Open ha avuto il Covid, l’influenza e per finire anche le vesciche al piede che hanno condizionato il torneo di Miami.
Gli sono già usciti i 600 punti della finale del torneo della Florida. Ha così perso una posizione a favore di Alcaraz. Deve difendere soprattutto la semifinale di Barcellona. Anche lui ha la necessità di stare bene perché la concorrenza si sta facendo molto competitiva.
Lorenzo Sonego (21) è in grave crisi di risultati e quindi immagino anche di fiducia. Non ha vinto un incontro tra Acapulco, Indian Wells e Miami. E’ necessario un evidente cambio di rotta perché i punti che è costretto a difendere sono veramente tanti. L’anno scorso vinse a Cagliari – quest’anno è tornato il torneo di Marrakech al quale non partecipa – e poi ci sono altri risultati di un certo rilievo.
Per Lorenzo esiste solo un medicinale: la vittoria scacciapensieri che lo faccia tornare in fiducia. Non ha giocato in Marocco, questo vuol dire che crede molto nella possibilità di fare ottimi risultati nei prestigiosi tornei sulla terra del mese di aprile e maggio. Lui rimane soprattutto un giocatore da rosso, è quella la superficie sulla quale si esprime meglio. Speriamo non deluda prima di tutto se stesso.
Fabio Fognini (32) ha una vecchia cambiale in scadenza: 500 punti congelati legati alla vittoria di Montecarlo del 2019. Anche Fabio non sembra in splendida forma ed è troppo discontinuo nel gioco. Speriamo che con la terra ritrovi serenità e capacità di fare ancora risultati di rilievo.
Gianluca Mager (109) lo scorso mese di aprile fece risultati interessanti. Per non precipitare in classifica deve confermarsi. Lo stesso discorso vale anche per Marco Cecchinato (97), Stefano Travaglia (112), Salvatore Caruso (158) e Andreas Seppi (134) che si trovano in una zona della classifica molto scivolosa. Per non passare nell’anonimato devono ricominciare a macinare punti.
Lorenzo Musetti (82) deve confermarsi giocatore da terra rossa. Il 2021 fu l’anno della sua esplosione e i primi due set giocati negli ottavi di finale al Roland Garros li abbiamo ancora negli occhi. Questo è l’anno della riconferma, per certi versi più difficile. Ha il talento e i colpi per fare bene. Non sempre negli ultimi mesi è sembrato convinto. Speriamo che, ritrovando la superficie che maggiormente ama, ritorni d’incanto a giocare i meccanismi naturali del suo tennis.
Seguiremo anche i progressi di Flavio Cobolli (147) e di Luca Nardi (231) che stanno avanzando abbastanza velocemente nella classifica mondiale. Per il primo l’obiettivo è quello di entrare nei tabellone Slam, per il secondo affacciarsi almeno nelle qualificazioni. Sono ancora giovanissimi e le premesse non mancano di certo.
Ci attende una primavera non facile e nella quale non sarà scontato confermarsi. Speriamo che l’entusiasmo e la ritrovata fiducia degli ultimi tempi non vengano a mancare.