Il tabellone delle qualificazioni di un torneo Slam è un vero e proprio torneo nel torneo. Tre turni in pochi giorni dove molti player con classifica intermedia – ex ottimi giocatori in là con l’età, player che vengono da una stagione difficile, ragazzi giovanissimi che stanno crescendo a suon di risultati, tennisti che da anni non riescono a fare il vero salto di qualità – provano a giocarsi tutte le carte che hanno a disposizione perché per loro il tabellone di qualificazione vale molto.
Dà abbastanza in termini di punti, ma soprattutto un bel po’ di money che permette di programmare con meno ansia la stagione, oltre alla visibilità di livello mondiale e la possibilità di strappare qualche lauta sponsorizzazione.
L’Australian Open, in particolare, essendo il primo Slam dell’anno assume ormai per tutti i giocatori un appuntamento fondamentale. E’ decisivo esserci anche se il viaggio costa molto in termini di denaro e di tempo, anche se si gioca dall’altra parte del mondo. E’ un appuntamento al quale non bisogna mancare nonostante la stagione precedente sia finita da pochi giorni e non tutti i giocatori siano al massimo della forma. Solo il tempo per rifiatare.
Anche l’appuntamento di quest’anno ci ha detto che non sempre le gerarchie vengono rispettate. Ci sono stati molti match ben giocati, lottati fino al tie-break del terzo set, di buon livello tecnico dove il pathos e l’agonismo non sono mai mancati.
I giocatori qualificati sono sedici, uno per spot. Come abbiamo detto nessuno dei dodici italiani è arrivato al traguardo. Sono saltate molte teste di serie di alto livello: Martin (1), Galan (3), Simon (4), Zapata (6), Francisco Cerundolo (9), Varillas (11), Seyboth Wild (13) e Rodionov (14).
Tra le sorprese che non erano inserite nelle prime trentadue teste di serie sono state ammesse al main draw principale: Skatov, Marterer, Trungelliti e Kukushkin che rimane un giocatore di razza anche se viene da una stagione negativa.
Lunedì si riparte. L’anno scorso Karatsev, proveniente dalle qualificazioni, arrivò fino alle semifinali. Molto difficile poter ripetere un’impresa del genere, così unica, ma la speranza di superare qualche turno ce l’hanno sicuramente tutti. Un buon sorteggio nel tabellone principale è il primo passo, il resto lo dirà il campo.
Questi sono i giocatori che hanno passato le qualificazioni:
Kukushkin, Gombos, Marterer, Machac, Albot, Lehecka, Daniel, Hanfmann, Trungelliti, Broady, Skatov, Etcheverry, Gomez, Barrios Vera, Milojevic, Tabilo.