Tra le prime otto teste di serie mancano, all’appuntamento degli ottavi di finale, Rublev (4), Berrettini (5) e Auger (7). Eliminazioni diverse per storie diverse.
Il primo a saltare è stato il canadese che quasi non ha fatto in tempo a mettere piede sui campi lenti dell’Indian Wells Tennis Garden. E’ stato eliminato al secondo turno, dopo il bye al primo, da Ramos Vinolas in modo perentorio.
Nel momento in cui gli servirebbero punti per rincorrere l’ottava posizione alle Atp Finals di Torino, abbastanza inaspettatamente, il giovanotto di Montreal si è fatto dominare da Ramos Vinolas che è soprattutto un terraiolo, comunque pericoloso con le traiettorie mancine anche sul cemento. Chiedere a Musetti per saperne di più.
Rublev è stato sconfitto dal suo coetaneo Paul che ha in campo un’aria un po’ dimessa, di quello che è lì per caso, al contrario del russo che si arrabbia al primo errore.
Rublev sta deludendo, forse è a corto di energie, dopo una prima parte dell’anno in cui ha vinto molte partite e giocato tantissimo. Non inganni la finale raggiunta a Cincinnati perché le sue ultime prestazioni sono state deludenti.
Berrettini è stato sconfitto da Fritz che dei campi di cemento californiano conosce sicuramente ogni segreto, visto che è lì che si è formato.
Matteo è parso spento, incapace di reagire, quasi sapesse che il match sarebbe stato difficile da fare suo. Gioca troppo poco, è spesso infortunato e questo mi sembra a oggi il suo handicap maggiore ancor di più di una risposta di rovescio che deve migliorare per renderla competitiva.
Tra le teste di serie meno nobili non sono entrate negli ottavi la n°9 Shapovalov che continua a sperperare il suo talento, la n°13 Garin che per ora rimane soprattutto un terraiolo, la n°15 Bautista che ha perso lo smalto d’inizio anno e la n°16 Opelka che farebbe forse meglio ad allenarsi di più e lamentarsi di meno con i media statunitensi che considera il diavolo da cui scappare.
Tra i sedici giocatori giunti agli ottavi il solo Paul non è testa di serie. E’ questa la garanzia migliore che gli incontri che si disputeranno saranno almeno di buon livello, alcuni probabilmente molto belli.
Nella parte alta spiccano a mio parere Medvedev (1)–Dimitrov (23) e Karatsev(19)–Hurkacz (8).
Grigor ha incontrato Daniil al terzo turno del Masters 1000 di Cincinnati. Il bulgaro non riuscì mai a impensierire il russo. Il rischio che succeda anche questa volta esiste ma Grigor, che ha giocato molto bene a San Diego e che è stato sontuoso contro Opelka nel turno precedente, potrebbe azzeccare una giornata dove i colpi gli escono via veloci e leggeri. Non credo che ci sia in discussione il risultato ma la partita potrebbe essere molto bella.
Anche tra Karatsev e Hurkacz lo spettacolo non dovrebbe mancare. Alle manate aggressive e sempre in progressione di Karatsev che non conoscono paura e che sembrano tornate pericolose dopo che negli ultimi mesi avevano perso di peso, si contrappongono i colpi morbidi con accelerazioni improvvise giocate spesso in controtempo dal polacco che personalmente vedo leggermente favorito soprattutto perché è più motivato in previsione delle Atp Finals di Torino. Un ultimo mese giocato come all’inizio dell’anno non taglierebbero fuori dal gioco per il Masters nemmeno il russo.
Paul–Norrie (21) e Schwartzman (11)–Ruud (6) completano il quadro della parte alta del tabellone. Potrei sbagliarmi ovviamente ma mi sembra che il norvegese abbia una grande occasione per arrivare in semifinale. Se così fosse si avvicinerebbe moltissimo all’appuntamento di Torino.
Nella parte bassa del tabellone spiccano Fritz (31)–Sinner (10) e Monfils (14)–Zverev (3).
Sinner finora l’abbiamo visto solo con Millman. Ha giocato bene ma è troppo poco per capire qual è il suo stato di forma e come si trova ad Indian Wells. Con Fritz credo abbia discrete possibilità di superare il turno se riuscirà ad imporre il suo ritmo da fondo anticipando il californiano che ha maggiori difficoltà di Jannik a giocare la fase difensiva.
Tra Monfils e Zverev il logico favorito è il tedesco che negli ultimi mesi ha perso pochissimo, è parso continuo e maggiormente sicuro. La medaglia d’oro vinta alle Olimpiadi gli ha donato quella fiducia che sembrava spesso mancare quando il match diventava ostico.
Per contro Monfils appena ha ritrovato il pubblico e la voglia di essere protagonista è il giocatore che tra i vecchietti, escluso Djokovic ovviamente, ha fatto meglio.
Basilashvili (29)–Khachanov (24) e De Minaur (12)–Tsitsipas (2) completano il quadro degli ottavi di finale.
Tra il georgiano e il russo prevedo un braccio di ferro. Nikoloz ha movimenti più rapidi e fluidi. Tra De Minaur e Tsitsipas il logico favorito è il greco che questa mattina è stato messo in difficoltà da Fognini. Sono molte le partite nelle quali il ligure finisce la benzina nella seconda parte del match ma se Fabio è in giornata come era oggi contro il greco lo spettacolo è assicurato.
Nella parte bassa del tabellone potrebbe esserci una semifinale tra Zverev e Tsitsipas. In quella giocata a Cincinnati tra i player si videro fulmini e tuoni e un match dall’andamento discontinuo. Speriamo che Sinner metta d’accordo entrambi.