L’esultanza di Shapovalov alla fine del match maratona lungo quasi quattro ore e finito 6-4 al quinto, i pugnetti che a partire dal secondo set mostrava dopo ogni punto importante vinto, ci dicono quanto Sinner sia temuto dai migliori. La Freccia rossa Jannik sta arrivando a grande velocità, poche ormai le fermate intermedie.
Sinner ha avuto la sfortuna di aver vinto poco più di ventiquattro ore fa il suo secondo torneo in carriera giocando troppe partite, quella con Khachanov molto impegnativa, in pochi giorni.
Oggi è partito lanciato, ha dovuto subire il ritorno del canadese ma ha avuto la forza di recuperare un quarto set nel quale era sotto di un break. Nel quinto ha creato alcune buone occasioni per rimettersi in gioco ma qualche imprecisione, la stanchezza e il gran servizio a uscire di Denis hanno fatto la differenza.
Non c’è alcun motivo di demoralizzarsi, il treno è lanciatissimo e presto arriverà a destinazione.