L’altalena nelle prestazioni dei tennisti italiani non ci dà ancora una indicazione precisa su come sarà la stagione dei nostri migliori giocatori.
In questi giorni mi sono trovato in mano una classifica Atp di giugno 1988: due italiani nei primi cento, altri due nei 150, ancora sei fino alla n°200. Erano i tempi nei quali si faceva festa grande quando un italiano superava un turno in un torneo Slam. Oggi ci possiamo stropicciare gli occhi. Quasi tutte le settimane almeno un italiano supera l’asticella, la classifica della settimana precedente deve essere riveduta e corretta. Di giorno in giorno, di partita in partita, di successo in successo.
In Italia si sta formando una gerarchia molto precisa. Un ragazzino già protagonista, un altro che lo sta diventando, un giovane che sta migliorando a vista d’occhio in continuità di risultati, in scelte azzeccate, da qualcuno criticate, che gli hanno fatto preferire la stagione sul veloce indoor e outdoor dei tornei più prestigiosi e quindi difficili al rosso sudamericano dove avrebbe incamerato più punti ma giocando in tabelloni che gli davano poco in termini di crescita.
La sconfitta di Sonego agli ottavi del Miami contro Tsitsipas di questa notte, un secondo set giocato con grande disinvoltura e quasi alla pari, gli ha confermato che la strada che sta percorrendo è quella che lo farà diventare un giocatore universale: velocità di palla, servizio, tenuta da fondo, volée, attitudine a stare in campo con la voglia giusta lo stanno facendo diventare un giocatore temibile.
Fognini da tempo sperando che ritrovi continuità, Berrettini da un paio di anni sperando che ritrovi la forma, Sonego negli ultimi tempi sperando che continui a migliorare e poi Sinner e Musetti rappresentano la crema del tennis italiano. Cinque giocatori di questo livello non li abbiamo mai avuti insieme nella storia del nostro tennis, nemmeno negli anni d’oro.
Sinner nel ranking dell’ultimo giorno di marzo è n°26. Se dovesse vincere stasera contro Bublik, a mio parere parte favorito, sale ancora almeno un paio di posizioni. Musetti con i risultati di Acapulco e di Miami, vittorie su Schwartzman, Tiafoe, Dimitrov, ma anche Mmoh e Paire che fanno da conferma, e la buona prestazione con Cilic, gli hanno fatto staccare il biglietto per gli Slam in anticipo passando, suo grande merito, attraverso la strada più difficile. Punti che per il proseguo della stagione valgono doppio in termini di fiducia e consapevolezza che non potranno non portarlo verso altri best ranking, adesso che si torna a giocare sul rosso.
Dietro di loro Travaglia, Caruso, Cecchinato, Seppi e Mager, compresi tra la 71a e la 101a, rappresentano i nostri rincalzi che 30 anni fa sarebbero stati la nostra crema, i nostri Davis man. Qualcuno salirà qualche posizione, altri si affiancheranno.Scusatemi ma mi sono accorto che ho solo accennato di Sinner mentre tutti ne parlano. Rischio che quello che scrivo oggi lo devo aggiornare domani e poi dopodomani.
Già inserito il 31 marzo 2021 su Facebook