Già inserito il 12 maggio 2021 su facebook
Le note del racconto di giornata non possono che iniziare da Nadal-Sinner, match carico di attese e di attenzioni non solo nostre. Non credevo alla favoletta di Nadal che stesse abdicando come Re del rosso dopo le brutte prestazioni di Montecarlo e Madrid. Negli ultimi anni Rafa considera le prove primaverili come tappe di avvicinamento al suo vero obiettivo di stagione che non può che essere il Roland Garros.
In particolare a Madrid la palla non usciva dalle corde con la solita fluidità e intensità. Oggi nell’incontro con Sinner si è vista una versione molto più simile – gioco profondo e grande mobilità – a quella degli ultimi anni. Schermaglie con break e contro break nei primi due giochi e relativo vantaggio dell’altoatesino sul 3-2 al quale il maiorchino ha subito replicato.
Nella seconda parte del set Nadal ha iniziato a incidere maggiormente e a manovrare meglio offrendo all’avversario soluzioni molto diverse tra loro. Sul 5-4 a favore dello spagnolo Sinner ha annullato, grazie a prime molto efficaci, tre palle set. Nel dodicesimo gioco il maiorchino è riuscito a chiudere la frazione al quarto tentativo.
Se il nostro fosse un diciannovenne come tutti gli altri, giocando con Nadal, avrebbe iniziato il set con poco impeto, sicuro di un destino già scritto. Nulla di più falso. Jannik ha proposto un gioco ancora più aggressivo, ha tenuto benissimo la diagonale sinistra e ha messo in difficoltà continua l’avversario. E’ arrivato fino al 4-2 30-0. Da quel momento il motore di Sinner si è inceppato o forse sarebbe meglio dire che Rafa ha saputo costruire punto dopo punto la rimonta fino al 6-4 finale.
Sinner era arrabbiatissimo dopo la sconfitta e questo non può che fargli onore perché vuol dire che ha giocato credendo nel successo fino alla fine. A Parigi Jannik aveva perso il primo set al tie-break e nel secondo dal 3-1 a suo vantaggio era quasi scomparso dal campo. Questa volta ha lottato fino all’ultimo a dimostrazione che il ragazzo non solo è cresciuto ma ci crede e noi con lui.
Mager, in modalità turbo, sembrava che stesse continuando la partita vinta con De Minaur, Sonego, in modalità diesel, è partito lento come spesso gli capita, con i colpi che uscivano sbilenchi dalle corde, il servizio da calibrare e tanto da remare. Break e contro break, il match è iniziato sul punteggio di 2-2. 15 dopo 15, anche se era quasi sempre il sanremese a comandare il gioco con le sue accelerazioni, il torinese ha alzato la percentuale di prime ed in particolare quando serviva entrava maggiormente in campo. Break sul 4-4 recuperando da una situazione di svantaggio e vittoria del torinese al primo set per 6-4.
Sonego nel secondo non ha più perso il servizio e ha rischiato pochissimo. Ha variato molto l’altezza dei colpi da fondo che intanto si erano fatti più lunghi. Gli è bastato il break al settimo game per chiudere con un altro 6-4.
Ad attenderlo domani Thiem che ha rischiato di uscire anzitempo con Fucsovics. Perso il primo e sotto 3-1 nel secondo è stato bravo a vincere il tie-break sul filo dei punti e a dominare il terzo set. Nel 2019 Sonego in semifinale a Kitzbühel perse giocando quasi alla pari contro Dominic. Oggi l’italiano è un giocatore di ben altro spessore ma l’austriaco è annoverabile nella categoria campioni.
Nulla da fare per Travaglia contro Shapovalov. Nonostante i netti miglioramenti compiuti nell’ultimo anno da Stefano, il canadese, che alterna grandi giocate a punti inguardabili, è di almeno una spanna superiore. Il marchigiano tuttavia ha avuto il merito di fare partita quasi alla pari nel primo set perso al tie-break dopo aver avuto sul 4-4 due opportunità per andare sul 5-4 e servizio.
Non ci voleva certo un veggente per sapere che Millman non potesse avere alcuna speranza di successo con Berrettini anche se i primi game sono stati piuttosto equilibrati. A Matteo sono bastati pochi giochi per trovare le traiettorie giuste e il servizio come al solito straripante per chiudere una partita che è stata poco più di un allenamento defaticante in previsione del match, ben più impegnativo, che domani dovrà giocare con Tsitsipas.
Tra il player di Atene e il giocatore romano poteva essere almeno quarto di finale invece una classifica Atp balorda a causa del congelamento parziale dei punti e un sorteggio non fortunato hanno fatto sì che il greco e il romano s’incontreranno già agli ottavi di finale. I precedenti dicono Tsitsipas ma domani potrebbe essere un’altra storia.