Nel primo Slam dell’anno, sui campi in cemento dell’Australian Open si qualificò solo Bellucci che sconfisse al terzo turno Darderi. E’ andata sicuramente meglio nel secondo torneo Major del 2023 perché sulla terra rossa del Roland Garros a passare le forche caudine delle qualificazioni ci riuscirono Zeppieri, come l’anno precedente, Vavassori e Cobolli sfortunato poi ad incontrare al primo turno Alcaraz. Per gli Championships, tra i sedici che hanno tentato la sorte, il solo a entrare nel main draw è Matteo Arnaldi (1) che solo un best ranking ritardato di pochissime settimane e un numero eccessivo di tennisti con il ranking protetto, che andrebbe regolato meglio, non gli ha permesso di entrare direttamente.
Matteo se l’è dovuta guadagnare la qualificazione e visto che non è certo un erbivoro le tre partite gli serviranno per essere competitivo quando dovrà fare sul serio e un minimo di preparazione e adattabilità pagheranno. Ovviamente dovrà anche essere aiutato dalla buona sorte.
Il ligure che non aveva giocato tornei di preparazione oggi ha avuto la meglio per tre set a 0 del ventottenne portoghese Frederico Ferreira Silva n°188 della classifica mondiale. Nel primo set non si è vista nessuna palla break fino all’undicesimo game quando sul punteggio di parità il giocatore di Sanremo ha brekkato per il 6-5 e quindi chiuso in quello successivo. La seconda e la terza frazione sono scivolate via più facilmente. Nella seconda, nella quale Matteo ha concesso tre punti al servizio, lo strappo decisivo è avvenuto al terzo game, mentre nel terzo ha brekkato al quinto gioco, ha avuto alcune opportunità per chiudere il match al nono e nel successivo ha salvato l’unica palla del controbreak concessa all’avversario.
Wimbledon più che meritato per un giocatore che un anno fa faceva i primi passi nel tennis professionistico.
Arnaldi-Ferreira Silva 7-5 6-4 6-4
Purtroppo sono stati eliminati sia Matteo Gigante che Mattia Bellucci.
Il romano ha perso in modo abbastanza netto dal ventunenne francese Harold Mayot, n°180 della classifica mondiale. Il transalpino non ha lasciato set lungo la strada sconfiggendo Blancaneaux al quale ha lasciato un solo gioco e l’australiano Duckworth che nella sua carriera abbastanza travagliata ha avuto anche dei buoni passaggi. Oggi è stato il turno di Gigante che ha retto solo nel primo set nel quale è andato subito avanti 2-0. Poi il francese ha preso le misure dell’avversario e del campo è ha fatto valere la maggiore predisposizione per questa superficie. Il break è così arrivato nel nono game anche se Matteo ha avuto una opportunità nel successivo per rimettersi in gioco. Nel secondo e nel terzo set Mayot è andato fino al 5-1 per chiudere in entrambi 6-2.
Mayot-Gigante 6-4 6-2 6-2
Purtroppo niente da fare nemmeno per Mattia che aveva nel ventenne svizzero Dominic Stricker n°117 della classifica mondiale un avversario ostico perché dotato di un buon servizio e di un gioco potente che ben si adatta al manto erboso. A Dominic dopo aver vinto il primo set con lo strappo all’ottavo gioco e aver perso il secondo vincendo solo un game, è bastato un break all’ottavo nella terza frazione e uno al settimo nella successiva per chiudere il match. In questi due set Stricker ha concesso quasi niente quando serviva.
Stricker-Bellucci 6-3 1-6 6-3 6-4
Dei sedici che sono partiti è arrivato sino in fondo, come numero della testa di serie e logica voleva, il solo Arnaldi che ormai è sempre più lanciato verso il tennis che conta indipendentemente dal risultato che otterrà alla sua prima esperienza a Wimbledon.