E’ stato sorteggiato stamattina il tabellone di Wimbledon, a mio parere dell’ingiustizia. Non ci saranno i giocatori russi e bielorussi per motivi politici decisi del governo inglese mentre l’Atp ha stabilito di non assegnare punti e annullare comunque quelli dello scorso anno.
Non si tratta ovviamente di una semplice esibizione come molti tentano di far credere ma solo di una edizione di Wimbledon particolare, comunque non apparentabile con quella del 1973, l’anno del boicottaggio.
Mancando Medvedev perché moscovita e Zverev per motivi fisici importanti le prime due teste di serie saranno Djokovic (1) e Nadal (2). Il serbo non dovrebbe avere problemi per entrare negli ottavi: Kecmanovic (25) e forse Opelka (15) potrebbero essere gli avversari più impegnativi. Nadal potrebbe avere nell’olandese van de Zandschulp (21) o in Cilic (14) gli avversari più ostici per arrivare negli ottavi di finale.
Ruud e Tsitsipas sono la 3 e la 4. Entrambi hanno sul loro percorso diversi ostacoli che renderà molto difficile la possibilità di vederli in semifinale. Credo che anche da Alcaraz (5) del quale non conosciamo il rendimento sull’erba, non dobbiamo aspettarci risultati eclatanti almeno per quest’anno.
Per quello che hanno fatto vedere nei tornei precedenti a Wimbledon, Hurkacz (7) e Berrettini (8) sono da considerare degli osservati speciali. Molti erano curiosi di sapere in che parte del tabellone sarebbe finito Kyrgios. Incontrerà al primo turno l’inglese Jubb. Al terzo turno potrebbe incrociare Tsitsipas.
Dall’alto in basso questi gli ipotetici quarti di finale: Djokovic (1)–Alcaraz (5), Ruud (3)–Hurkacz (7), Berrettini (8)–Tsitsipas (4), Auger (6)–Nadal (2).
Ecco il primo turno degli italiani. Sinner (10)–Wawrinka, Griekspoor–Fognini, Tiafoe (23)–Vavassori, Berrettini (8)–Garin, Musetti–Fritz (11), Sonego (27)–Kudla.
Djokovic è alla ricerca del primo Slam dell’anno, Nadal vincendo avrebbe la possibilità di avvicinarsi al Grande Slam. Penso che anche Berrettini creda molto in questa edizione anche se la classifica lo punirà ingiustamente qualsiasi risultato sarà in grado di conquistare.