La vera sorpresa del torneo di Delray Beach è la presenza dell’australiano Millman in semifinale. John per arrivare ai quarti ha sconfitto inaspettatamente due statunitensi che stanno giocando bene in questo inizio di stagione: Cressy (8) e Giron. La vittoria in due set con Dimitrov (3) falloso e fuori condizione ha completato l’opera.
Non credo che abbia molte opportunità con Opelka (2) che viene dalla vittoria di Dallas della scorsa settimana e questo torneo lo ha già vinto nel 2020.
L’altra semifinale vede in corsa Norrie (1) che ha iniziato la stagione meno bene di come l’aveva finita – ha comunque sconfitto in questo torneo Otte e Sebastian Korda (5) – e Paul (4) che ha lasciato pochi game sia al uzbeko Istomin che al tennista macedone naturalizzato statunitense Kozlov, entrambi qualificati.
La finale Norrie-Opelka mi sembra la più scontata, anche se è difficile prevedere chi riuscirà a fregiarsi del titolo.
Quella che a Rotterdam è stata la semifinale, nel torneo di Marsiglia potrebbe essere la finale. Sono rimasti in gioco Auger (3) nella parte alta e Rublev (2) in quella bassa. Il canadese gioca con il qualificato russo Safiullin che nei quarti di finale ha provocato la vera sorpresa del torneo battendo in modo abbastanza netto Tsitsipas (1).
Il russo è sicuramente un buon talento ed è considerato una grande promessa fin da ragazzino. Nel passaggio Pro non è riuscito a confermarsi. Viene da una stagione discontinua nella quale ha giocato Challenger ma molti lo ricorderanno fare abbastanza bene all’Atp Cup di gennaio dove ha impegnato nel primo set anche Sinner. Con Auger di questo inizio stagione, continuo e sicuro, lo vedo chiuso.
Nella parte bassa del tabellone Rublev ha dovuto faticare abbastanza per avere la meglio dei francesi Gasquet e Pouille. Il primo ha giocato un incontro come se fosse improvvisamente ringiovanito di qualche anno, il secondo, per il quale i francesi avevano molte attese, per dire che sta ritornando il player di qualche anno fa deve essere meno discontinuo nei risultati.
In semifinale Andrej incontra Bonzi (9) che nei quarti ha battuto con irrisoria facilità il russo Karatsev (4) che fino a un anno fa sembrava, con qualche anno di ritardo, la stella nascente del tennis mondiale e che oggi sembra che si stia perdendo nell’anonimato.