Non si può certo dire che gli ottavi di finale non ci abbiano divertito. Impossibile o quasi vedere tutto a meno che si abbiano almeno tre collegamenti e si decida di stare dodici ore incollati al video. Qualche volta si è costretti a selezionare, a scegliere e non sempre sono quelle giuste.
La partita di Sinner contro Fritz era d’obbligo, ben sapendo che Jannik avrebbe trovato molte difficoltà – anche quelle ambientali non sono da sottovalutare quando si gioca contro un giocatore di casa –.
L’altoatesino è partito bene, mi ha illuso. Ho sperato nella prima mezz’ora di gioco che potesse vendicare Berrettini, poi ho capito che la partita era più difficile del previsto. Troppe poche prime e una risposta al servizio ad andamento alterno, contro un player che affondava i colpi appena poteva, non sono bastate per scavalcare l’ostacolo.
Sinner si giocherà le residue speranze per le Atp Finals di Torino a Vienna e a Parigi–Bercy ma deve giocare bene già dalla prossima settimana ad Anversa. La corsa la dovrà fare su Ruud che al coperto ha giocato poco e ottenuto finora risultati non rilevanti. Il suo amico Hurkacz lo vedo già sotto la Mole Antonelliana.
Se dicessi che pensavo in una vittoria di Dimitrov contro Medvedev direi una bugia. Del resto già ieri avevo scritto che il risultato finale non sembrava in discussione. Non immaginavo, anche se prevedevo un gran bel match, il ritorno di Dimitrov nel secondo e nel terzo set per come è arrivato. Grigor è un giocatore per il quale, devo ammettere, ho un debole, ma quanti della nuova generazione hanno il timing che ha lui? Se incominciamo a contare ci fermiamo presto.
Ho visto Hurkacz maltrattare Karatsev tornato in modalità signor nessuno e alcune immagini registrate mi hanno fatto capire che Zverev ha fatto lo stesso con Monfils. Il francese ha tenuto nel secondo set ma il tedesco pare ormai abbastanza sicuro dei propri mezzi e sceglie il momento nel quale vuole accelerare.
Tsitsipas non sta giocando il miglior tennis della stagione. Probabilmente, anche se pare spavaldo, sta risentendo delle critiche che gli piovono addosso per i comportamenti al limite del lecito o scorretti dei quali abusa. Con De Minaur ha liberato il braccio solo al terzo set quando le risorse residue dell’australiano sono scivolate via insieme al bel gioco – era ora – mostrato nei primi due.
Onestamente credevo che Ruud continuasse la striscia positiva di vittorie. Schwartzman mi ha ricordato che il tennis non bisogna mai darlo per scontato quando il livello dei giocatori è sufficientemente equilibrato. Per l’argentino ha pesato anche l’esperienza fatta da tantissime battaglie e la mentalità di chi non si dà mai per battuto.
Norrie è una delle sorprese dell’anno. Ha fatto una prima parte di stagione prodigiosa, ha rifiatato, ma nelle ultime settimane è tornato a vincere e a convincere. Nel festival dei break e dei controbreak che ci sono stati nel terzo set contro Paul ha finito per dominare.
Tra Basilashvili e Khachanov ha vinto il player che è capace di alzare il livello del proprio gioco, di stupire con colpi veloci, tecnicamente belli e fluidi. Nikoloz sembra ormai che si sia ripreso da un periodo difficile. Karen non lo vedo mai migliorare né tatticamente né tecnicamente.
Oggi si giocheranno:
Norrie-Schwartzman
Dimitrov-Hurkacz
Domani:
Fritz-Zverev
Basilashvili-Tsitsipas