Dopo il parziale di 2-0 grazie alla bellissima quanto inaspettata vittoria di Trevisan contro Sakkari, speravamo che oggi sarebbe arrivato il punto decisivo che ci avrebbe portato in finale alla prima edizione della United Cup. Così è stato. Berrettini ha giocato alla pari con Tsitsipas ma non è bastato. Nei momenti decisivi Stefanos ha saputo approfittare di alcuni errori da fondo di Matteo che hanno portato nella metà campo greca il match. Lucia Bronzetti ci ha portato in finale battendo Valentini Grammatikopoulou in due set.
Bronzetti ha fatto il suo nell’incontro più difficile della carriera dal punto di vista emotivo se non da quello tecnico anche se Grammatikopoulou, player abbastanza esperta con la quale aveva perso due volte, poteva rivelarsi un’avversaria difficile benché la classifica mondiale la veda al 199mo posto.
Lucia è carica e concentrata. I suoi colpi partono veloci e profondi dalle corde della racchetta mentre la greca, all’esordio in questa competizione, sembra fin dai primi scambi molto contratta. Santopadre e tutta la panchina azzurra fanno la loro parte e non lasciano mai da sola la riminese.
Dopo pochi minuti Lucia si trova in vantaggio 4-0 grazie a due break ottenuti nei primi due turni di servizio di Valentini. La riminese gioca con profondità e aggressività, il diritto è spesso vincente, il ritmo da fondo è alto. Sul 4-1 Lucia salva due palle break grazie al servizio e soprattutto al diritto che è per lei una vera miniera di punti. Chiude all’ottavo gioco senza rischiare, nonostante un doppio fallo, con autorevolezza. 6-2 Bronzetti.
L’inizio del secondo set è un po’ più equilibrato. La greca nel secondo gioco ha una palla break ma è ancora l’azzurra a far valere il maggior rendimento del suo gioco che è molto propositivo. Scampato il pericolo Lucia continua a percorrere la strada che l’ha vista vincente nel primo set anche con l’aiuto di un po’ di fortuna che prende le sembianze del nastro. Arriva così il break al terzo game. Bronzetti, una volta in vantaggio, non permette più all’avversaria che prova strategie alternative di farsi pericolosa. L’azzurra è sicura, tranquilla e sa come giocare tatticamente ogni punto. E’ bravissima a chiudere al primo match point del nono game. 6-3 Bronzetti.
Bronzetti-Grammatikopoulou 6-2 6-3
Matteo Berrettini, in uno degli incontri più attesi e sicuramenti più belli della United Cup, aveva provato a chiudere la sfida con la Grecia sul 3-0 evitando alla squadra italiana, ai tifosi e soprattutto a Bronzetti sofferenze supplementari. Purtroppo non ce l’ha fatta pur giocando con Stefanos Tsitsipas un buon match nel quale ha vinto il primo set.
La frazione iniziale è apprezzabile fin dai primi game nei quali sia Matteo che Stefanos si sono mostrati in palla. Il ritmo è sostenuto, gli scambi intensi e veloci. Il romano ha rischiato di subire il break al quarto game ma è stato il suo colpo migliore a salvarlo. Nel settimo gioco la situazione si è rovesciata. E’ stato Matteo ad avere l’occasione per fuggire. Con un passante di rovescio andato a segno e con una buona risposta ha brekkato, tenuto a 15 il turno successivo ed è andato a servire per il primo set dopo che Stefanos nel nono ha tenuto il game a 0. L’azzurro nel decimo gioco ha recuperato dallo 0-30 e chiuso in sicurezza senza rischiare ulteriormente. 6-4 Berrettini.
Chi sperava in un cedimento mentale prima ancora che fisico del greco non aveva fatto i conti con Stefanos che non aveva la minima intenzione di cedere. Il secondo parziale è stato equilibrato. Berrettini ha alzato molto il rendimento sulla prima vincendo complessivamente cinque game senza lasciare punti all’avversario. Non si sono viste palle break e il ricorso al jeu decisif ha rispecchiato fedelmente quello che si è visto sul campo. Stefanos ha approfittato di alcuni errori di troppo, in particolare di diritto, del romano che si è lasciato sfuggire l’avversario che ha pareggiato il conto portando il match al terzo set. 7-62 Tsitsipas.
Nel set decisivo, dopo i primi game interlocutori nei quali a dominare è stato il servizio, Matteo al sesto game ha avuto un’occasione ma il rovescio e il servizio di Stefanos hanno permesso al greco di rimanere aggrappato al set. Nel fatidico settimo gioco è stato invece il romano a commettere troppi errori sulla diagonale del rovescio che fino a quel momento aveva tenuto molto bene e a cedere la battuta che gli è costata il match perché il giocatore di Atene rimaneva lucido e non concedeva più nulla sui suoi due turni di servizio. 6-4 Tsitsipas.
Tsitsipas-Berrettini 4-6 7-62 6-4
La vittoria di Bronzetti ci ha portato in finale contro gli Stati Uniti che hanno steso la Polonia con un perentorio 5-0. Partiamo sicuramente sfavoriti perché gli avversari sono più completi. E’ bello comunque esserci a dimostrazione che il movimento italiano anche a livello femminile, dopo alcuni anni di magra una volta che le grandi avevano smesso di giocare, sta risalendo la china.
Se vincessimo sarebbe un’impresa. Berrettini & Co. sono andati oltre le più rosee previsioni e ora è giusto almeno provarci al massimo delle nostre possibilità e senza lasciare nulla di intentato. Siamo certi che lo faranno e comunque vada non rimarremo delusi.