Le semifinali della parte alta sono quelle che ci aspettavamo. Djokovic-Nadal è l’incontro che secondo molti vale la finale, il penultimo atto ingiusto che dipende esclusivamente dal fatto che non vengono seguite eventuali classifiche di specialità che qualcuno vorrebbe reintrodurre.
Nadal testa di serie n°3 in un torneo che ha vinto per ben tredici volte e che ha fatto suo le ultime quattro è un’ingiustizia.
Medvedev, la numero 2 del seeding, è sicuramente giocatore indoor, basta vedere in che modo ha vinto le Atp Finals di Londra e il torneo di Parigi-Bercy, e da cemento outdoor con due finali Slam all’attivo, ma sulla terra deve imparare ancora troppo per aspirare almeno a una finale Major.
Ne ha approfittato subito Tsitsipas che sulla terra si è formato. Da ragazzino giocava la serie B in Italia con una squadra pugliese, ed ora che è cresciuto abbastanza in fretta ambisce alla finale del Roland Garros. Sarebbe la sua prima in uno Slam.
Lo vedo favorito contro Sascha Zverev che ha avuto dalla sua un tabellone facile, facile per un player del suo valore, per arrivare fino alle semifinali. Zverev è ai miei occhi incomprensibile. Giocatore potenzialmente molto forte, tra le ex next-gen è sicuramente quello che ha vinto di più, ancora oggi mi lascia dubbi sulle sue capacità di esprimersi come futuro numero 1, come vincitore Slam.
E’ ancora molto incostante nel rendimento, alterna momenti felici ad altri nei quali è inguardabile anche nel corso della stessa partita e soprattutto non ha fatto quei passi tecnici – tipo una posizione in campo più avanzata – che dovremmo aspettarci da un giocatore con il suo potenziale.
Certe volte in campo sembra svogliato, poco interessato, confuso.
Nella semifinale contro Tsitsipas, che li ricordo in un match d’esibizione alla prima edizione Next-Gen di Milano, parte a mio parere favorito il greco. La determinazione del giocatore di Atene che si sta traducendo in risultati di primo piano – vedi Montecarlo – è quella di chi vuole arrivare a vincere il più velocemente possibile uno Slam.
Nei quarti contro Medvedev, con il quale aveva precedenti che non lo favorivano e con cui non è in amicizia, ha dimostrato di essere un ottimo giocatore su terra che può alzare ancora l’asticella.
Nella semifinale tra Djokovic e Nadal il favorito logico è il maiorchino perché sul rosso riesce ad esprimersi meglio del serbo che rimane un avversario comunque temibilissimo.
Nell’ultima edizione del Roland Garros Nole raccolse pochissimo. Conoscendo il suo carattere poco indulgente con se stesso ritengo che non si sarà ancora perdonato quella prestazione molto deludente.
Rafa ha finora perso solo un set, quasi senza valore, con Schwartzman, mentre Nole è stato impegnato sia da Musetti che ha giocato i primi due set in modo incantevole che da Berrettini contro il quale avrebbe potuto rischiare più di qualcosa se il match si fosse prolungato al quinto. Il serbo pareva più in riserva di energie dell’italiano. Per me domenica scenderanno in campo Nadal e Tsitsipas come successe il 25 aprile a Barcellona. Quel giorno vinse Rafa per un soffio. Sarebbe ancora il favorito, ma Stefanos gli renderebbe durissima la vita.