Il bis di Sonego

6 Luglio 2020
Sandro Columbaro

Il torinese tra dubbi e speranze.

Ha vinto di nuovo Sonego, battendo in finale a Perugia il croato Galovic, di casa in Italia.
Agli Assoluti di Todi aveva lasciato un set al primo turno, al torneo giocato nel capoluogo di regione, secondo giro che deve servire ai giocatori, soprattutto italiani, per riprendere il ritmo partita in attesa che la carovana del Tour Atp si rimetta in viaggio, il torinese ha tremato solo in finale dove ha dovuto ritrovare concentrazione, colpi e una buona condizione fisica per avere la meglio del player croato.
Lorenzo era il gran favorito in entrambe le settimane, ha giocato con tennisti di status molto inferiore al suo, ma se si esclude la partita di esordio agli Assoluti dove solo la buona sorte gli ha permesso di passare il turno, non ha rischiato quasi nulla. Ha mostrato una regolarità e una cilindrata nettamente superiori a quelle dei suoi avversari, con sprazzi di ottimo tennis e alcuni momenti esaltanti.
Contro Musetti nell’incontro forse più atteso della settimana di Todi ha giocato la parte centrale del match ad ottimi livelli. L’impressione è che sia sceso in terra umbra per riprendere la condizione e mettere in pratica quello che aveva provato in allenamento con il suo coach Gipo Arbino.

Sabato alla fine della seconda finale vinta con la forza della volontà e solamente quando ha deciso, una volta che i colpi di Galovic avevano perso potenza, di variare i suoi con buone soluzioni tecniche e tattiche si è mostrato sorridente e felice, sicuro di aver compiuto il suo dovere e un ulteriore passo in avanti verso il cammino che lo dovrebbe portare stabilmente, secondo le intenzioni del suo team e le speranze della Federazione, almeno nella top 40.

Non possiamo non vedere, tuttavia, alcuni nei: avversari di seconda fascia e ancora diversi momenti nei quali Lorenzo sembra perdersi con errori e cali di concentrazione che lasciano ancora qualche dubbio anche a chi spera in lui. Gipo sembra fiducioso e vede nel suo percorso quotidiano e nell’impegno assoluto che ci mette per realizzarlo, una crescita costante.
Mentre i suoi connazionali hanno preferito strade diverse per ritrovare la forma, Sonego ha avuto il coraggio di presentarsi da gran favorito in tornei messi a disposizione dalla nostra Federazione dove aveva poco da guadagnare anche in termini economici. Le vittorie servono sempre al morale e ricominciare dal basso dopo tanti mesi di stop si può rivelare una scelta vincente quando nel mese di agosto sul cemento statunitense e tra settembre e ottobre in Europa si giocheranno, se le previsioni e gli intenti saranno confermati, i tornei a cui il torinese, considerate le sue caratteristiche tecniche ed abitudine, tiene particolarmente.

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